Perugia, 31 gennaio 2022
L’Università degli Studi di Perugia ha contribuito allo sviluppo dell’unica terapia esistente in grado di curare i bambini affetti dalla Leucodistrofia Metacromatica (MLD), una malattia genetica rara fino ad oggi incurabile e letale nei primi anni di vita. La terapia, frutto di un grande e lungo lavoro fra équipe diverse appartenenti a vari enti di ricerca, dal dicembre 2020 ha avuto l’approvazione dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), diventando un farmaco per terapia genica, il Libmeldy. I confortanti risultati ottenuti con il farmaco su 29 bambini affetti da MLD sono stati pubblicati recentemente dalla prestigiosa rivista The Lancet.
Questa terapia per curare i bambini affetti dalla Leucodistrofia Metacromatica (MLD), messa a punto presso il Telethon Institute for Gene Therapy – Ospedale S. Raffaele (TIGET-HSR) di Milano, di cui è responsabile il Prof. Alessandro Aiuti, in collaborazione con Orchard Therapeutics (UK), consiste nel trapianto di midollo di cellule staminali emopoietiche autologhe del paziente, corrette geneticamente con la tecnica della terapia genica, al fine di ripristinare la funzione del gene difettivo.
Nell’ambito di questo progetto biomedico, l’Ateneo di Perugia, ed in particolare la Prof.ssa Sabata Martino e il Dott. Francesco Morena, della sezione di Scienze Biochimiche e Biotecnologiche del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, sezione di cui è responsabile la Prof.ssa Carla Emiliani, hanno contribuito in forma sostanziale sin dalle prime fasi di sviluppo e sperimentazione della terapia, ovvero già dal 2010, con l’inizio della sperimentazione clinica.
Il gruppo perugino, infatti, ha sviluppato e progettato dei saggi biomolecolari miniaturizzati atti a dimostrare la corretta funzione e struttura della proteina terapeutica in piccole quantità di campioni biologici, fornendo così dei parametri utili per il monitoraggio dell’efficacia della terapia, sia nelle fasi iniziali del trattamento sia quelle di sorveglianza post trattamento.
Al fine di sviluppare queste attività di ricerca altamente innovative è stato istituito il Laboratorio Biomolecolare per le Proteine Ricombinati (LBPR), certificato ISO 9001:2015, di cui la Prof.ssa Martino è direttore responsabile, nel quale sono messe a frutto le competenze acquisite nello studio biomolecolare degli enzimi lisosomiali e delle patologie genetiche rare da accumulo metabolico lisosomiale, da sempre oggetto di studio da parte del gruppo coordinato dalla Prof.ssa Emiliani.
Gli esiti della ricerca scientifica sulla Leucodistrofia Metacromatica (MLD), ora pubblicati da The Lancet, sono un'analisi integrata dei risultati dello studio clinico che ha visto protagonisti 29 pazienti pediatrici con diagnosi molecolare e biochimica di MLD ad esordio precoce, in fase pre-sintomatica o precocemente sintomatica: l’innovativo trattamento terapeutico ha prodotto benefici prolungati e clinicamente rilevanti, preservando la funzione cognitiva e lo sviluppo motorio nella maggior parte dei piccoli pazienti e rallentando drasticamente la demielinizzazione e l'atrofia cerebrale.
Il successo di questa strategia terapeutica ha aperto la strada alla cura di altre patologie genetiche da accumulo metabolico lisosomiale, oltre che di altre patologie genetiche.
L'articolo è consultabile all'indirizzo:
DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(21)02017-1
Nella foto, il gruppo della sezione di Scienze Biochimiche e Biotecnologiche.
In primo piano, seduti, il Dott. Francesco Morena e la Prof.ssa Sabata Martino. Al centro, la coordinatrice della sezione, Prof.ssa Carla Emiliani
Perugia, 28 gennaio 2022
Le condoglianze del Magnifico Rettore per la scomparsa della Prof.ssa Ursula Grohmann
Il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, esprime a nome personale e dell'Ateneo le più sentite condoglianze per la prematura scomparsa della Prof.ssa Ursula Grohmann, ordinaria di Farmacologia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Direttore del Centro Universitario di Microscopia Elettronica dell’Università degli Studi di Perugia e ricercatrice di fama internazionale nel campo dei tumori e delle malattie autoimmuni.
Autrice di prestigiose pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero e tra le Top Scientists italiane, la Prof.ssa Grohmann collaborava da tempo anche con il Dipartimento di patologia Albert Einstein College of Medicine di New York.
“La straordinaria levatura umana e scientifica della Prof.ssa Ursula Grohmann - sottolinea il Magnifico Rettore - unite al suo sincero amore per la ricerca e al suo appassionato e instancabile impegno al servizio della società civile rimarranno a lungo, quale preziosa eredità, nelle menti e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e di condividerne il pensiero, sempre capace di suscitare autentico entusiasmo, interesse, partecipazione e di stimolare profondi spunti di riflessione e originali prospettive. Siamo, nel dolore della terribile perdita, profondamente grati di aver avuto la possibilità di ascoltare la sua straordinaria prolusione durante l’ultima cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. La Comunità universitaria tutta si stringe in un grande abbraccio intorno alla famiglia".
Perugia, 28 gennaio 2022
A Palazzo Bernabei, sede dell’Università degli Studi di Perugia in Assisi, il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero e il Dott. Luigi Marini, Presidente di VI.VA. Partecipazione e Solidarietà APS Onlus hanno sottoscritto l'accordo quadro di collaborazione per il Sostegno alla salute mentale e Supporto psicosociale. Nel corso dell'incontro cerimonia è stato presentato anche Progetto Together we care - Insieme ci prendiamo cura.
Intervenuti alla cerimonia il Prof. Alfonso Tortorella, Direttore della Cattedra di Psichiatria dell’Università degli Studi di Perugia, la Dott.ssa Maria Serena Galassi, Dottore di ricerca in educazione sanitaria e promozione della salute e socio fondatore di VI.VA. che ha presentato il Progetto Together We Care - Insieme ci prendiamo cura: servizi gratuiti per la salute mentale e il benessere psicofisico, l’Ing. Stefania Proietti, sindaco di Assisi e Presidente della Provincia di Perugia, la Dott.ssa Daniela Monni, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, dal Dott. Marco Grignani, Responsabile della Struttura Complessa di Salute Mentale Area Sud, USL Umbria 1 e l’Assessore al Comune di Bastia Umbra e Presidente della Zona Sociale 3, Daniela Brunelli.
L'accordo quadro prevede attività di ricerca comune; attività di tirocinio presso l’Associazione per gli studenti dell’Ateneo e per i medici in formazione specialistica; percorsi comuni di integrazione e coordinamento delle attività scientifiche e di formazione; progetti finalizzati allo studio e alla realizzazione di strategie e interventi innovativi nella prevenzione e cura dei disturbi e delle fragilità mentali; la ricerca di soggetti terzi per instaurare partnership o avviare progetti di ricerca; organizzare convegni e conferenze a beneficio della cittadinanza, per la sensibilizzazione nei confronti delle tematiche della salute mentale e del benessere psicosociale.
Perugia, 26 gennaio 2022
NOTA BENE
EMBARGO FINO ALLE ORE 00:30 DEL GIORNO 27 GENNAIO 2022
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE
“Oggi, 27 gennaio, ricorre l'anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau da parte delle truppe sovietiche, avvenuto nel 1945. In questa significativa occasione, vogliamo rendere pubblicamente omaggio alla memoria delle vittime dell'Olocausto, riaffermando il nostro impegno incrollabile per contrastare il razzismo, l’antisemitismo, l’intolleranza, la violenza e la prevaricazione, in ogni loro possibile forma e declinazione.
Onoriamo la memoria delle vittime, perché diventi la nostra memoria.
Ricordiamo, affinché le atrocità commesse e subite si trasformino in consapevolezza, vigilanza, responsabilità condivisa, riflessione comune. Ciò che è successo dentro le mura di Auschwitz-Birkenau, di Treblinka e degli altri campi di concentramento, il cui obiettivo era l’annientamento dell’umanità e la cancellazione dalla storia di intere comunità di persone, non riguarda solo le famiglie delle vittime e i loro discendenti. Riguarda tutte e tutti noi e ci investe di un preciso dovere: quello di resistere all’odio, ai crimini, alle atrocità, sempre e comunque, per impedire che ciò che è accaduto possa ripetersi.
Perché ciò si realizzi, però, occorre essere capaci di esprimere dissenso di fronte all’ingiustizia. L’Università degli Studi di Perugia ha recentemente voluto rendere omaggio al Prof. Edoardo Ruffini Avondo, docente dell’Ateneo che novant’anni fa rifiutò di prestare giuramento di fedeltà al regime fascista.
Sono uomini e donne come lui che, nelle notti più oscure della civiltà, quando l’odio e la divisione hanno prevalso sull’amore e sulla solidarietà, hanno acceso una luce di speranza e di vero eroismo, pagato a caro prezzo, in suprema difesa della dignità umana.
È compito in primis della Scuola e dell’Università educare le giovani generazioni alla riflessione critica, fornendo gli adeguati strumenti di comprensione del mondo, formando menti consapevoli e incoraggiando l’autonomia di pensiero, espressa in un dialogo civile e costruttivo. Non esistono scorciatoie, non c’è spazio per indifferenza, opportunismi ed egoismi: per questo i luoghi del sapere devono rimanere liberi da logiche politiche e di profitto. In quanto tale autonomia rappresenta una garanzia a tutela di tutte e di tutti e lo strumento principale per costruire un futuro migliore”.
Perugia, 26 gennaio 2022
In occasione del “Giorno della Memoria”, la ricorrenza internazionale designata dalle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto, l’Università degli Studi di Perugia presenta un webinar di riflessione e confronto dal titolo “Il dovere del ricordo e la responsabilità della parola”, aperto al pubblico in modalità streaming sul canale Youtube dell’Università degli Studi di Perugia.
Aprirà il seminario, alle ore 15,30, l’introduzione del Magnifico Rettore Prof. Maurizio Oliviero, cui seguirà l’intervento del Prof. Alon Confino, docente di Storia e studi sull’ebraismo e Direttore dell’“Institute for Holocaust, Genocide, and Memory Studies” della University of Massachusetts, Amherst (USA).
Interverranno quindi la Dott.ssa Maria Luciana Buseghin, antropologa culturale, studiosa di ebraismo e Presidente dell’Associazione Italia-Israele di Perugia, con un approfondimento sul tema: “Olocausto: ricordo, testimonianza, memoria” e il Prof. Mario Tosti, Delegato rettorale per il settore umane risorse e docente di Storia Moderna presso il Dipartimento di Lettere - lingue, letterature e civiltà antiche e moderne dell’Ateneo, con un contributo su: “A 22 anni dalla legge 211 del 20 luglio 2000 – Usi e abusi della memoria”.
Il webinar sarà concluso dal Sig. Gianluca Menichelli, in rappresentanza delle studentesse e degli studenti dell’Università degli Studi di Perugia.
Perugia, 26 gennaio 2022
Verrà firmato domani, giovedì 27 gennaio 2022, alle ore 16, a Palazzo Bernabei, sede dell’Università degli Studi di Perugia in Assisi, l'accordo quadro di collaborazione per il “Sostegno alla salute mentale e Supporto psicosociale”. L’intesa sarà siglata dal Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero e dal Dott. Luigi Marini, Presidente di VI.VA. Partecipazione e Solidarietà APS Onlus.
L’evento sarà aperto dai saluti dell’Ing. Stefania Proietti, sindaco di Assisi, della Dott.ssa Daniela Monni, componente del Comitato di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, e del Dott. Marco Grignani, Responsabile della Struttura Complessa di Salute Mentale Area Sud, USL Umbria 1.
Seguiranno, alle ore 16.30, gli interventi del Prof. Alfonso Tortorella, Direttore della Cattedra di Psichiatria dell’Università degli Studi di Perugia, sul tema “Neurosviluppo e prevenzione: strumenti per ridurre l'impatto delle malattie mentali”, quindi della Dott.ssa Maria Serena Galassi, dottore di ricerca in educazione sanitaria e promozione della salute e rappresentante di VI.VA. Partecipazione e Solidarietà APS Onlus, che presenterà il Progetto Together We Care - Insieme ci prendiamo cura.
Le conclusioni dell’evento saranno affidate al Prof. Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Perugia.
Perugia, 26 giugno 2022
Giovedì 27 gennaio, alle ore 19, sulle frequenze di Umbria Radio InBLu e in contemporanea sull’account Facebook dell’emittente, va in onda “L’Uovo di Colombo”, il programma radiofonico del giovedì sera dedicato alla divulgazione della ricerca scientifica realizzata dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia.
La puntata sarà dedicata al verde urbano, alle problematiche connesse alla sua gestione ma anche ai risvolti positivi di questa presenza per il benessere e la salute dei suoi abitanti; prende spunto dall’iniziativa di divulgazione scientifica “Gli alberi amici degli uomini, nemici degli alberi” realizzata durante la scorsa edizione di Sharper - La Notte dei Ricercatori.
Ospite in studio il Dott. Maurizio Micheli, del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali (DSA3), mentre in collegamento ci saranno i contributi della Dott.ssa Lucia Rocchi (DSA3) e del Dott. Antonio Brunori, Direttore di PEFC Italia.
Durante il programma si parlerà del ruolo che il patrimonio verde urbano - di cui gli alberi sono la componente principale e la più visibile - ha nelle città. Nei contesti urbani, infatti, la componente verde svolge numerose specifiche funzioni che contribuiscono a rendere la vita dei cittadini più sostenibile nonché a mitigare le conseguenze dei cosiddetti cambiamenti climatici.
“L’Uovo di Colombo” va in onda a Perugia sui 92.000Mz e a Terni sui 105.300Mz e sul canale Facebook @umbriaradioinblu.
Il programma è realizzato nell’ambito delle attività di divulgazione scientifica coordinate dal Prof. Roberto Rettori, delegato rettorale per il settore Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica ed è condotto in studio dalla giornalista Laura Marozzi, responsabile dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale, social media e grafica Unipg. Tutte le puntate possono essere riascoltate e riviste alla pagina YouTube ufficiale Unipg.
La replica del programma andrà in onda sulle frequenze di Umbria Radio InBlu sabato 29 gennaio alle ore 12.
Perugia, 20 gennaio 2022
Premiato SOLIB, un progetto Unipg per il monitoraggio e la manutenzione dei ponti autostradali
Il progetto SOLIB – Software for LIfe-cycle costing of Bridges, coordinato dalla Professoressa Ilaria Venanzi, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) dell’Università degli Studi di Perugia, è risultato fra i vincitori del concorso per idee progettuali innovative promosso da Argo Innovation Lab, il programma di MOVYON e ELIS Innovation Hub creato con l'obiettivo di generare opportunità di ricerca e sviluppo tra MOVYON (gruppo Autostrade per l'Italia) e le migliori eccellenze del sistema della ricerca italiano.
Il progetto SOLIB consentirà la realizzazione di un software di analisi del costo di ciclo di vita dei ponti stradali equipaggiati con sistemi di monitoraggio strumentale, così da assicurare la gestione ottimale delle risorse economiche da investire per il controllo e la manutenzione dei ponti medesimi.
La proposta progettuale dell’Ateneo perugino è uno dei 6 progetti selezionati per il finanziamento tra gli oltre 50 presentati, a livello nazionale, da Università e centri di Ricerca di eccellenza. Argo Innovation hub, infatti, stimola centri di ricerca, spin-off universitari, startup e ricercatori di confrontarsi e proporre soluzioni innovative da applicare alle infrastrutture gestite da Autostrade per l'Italia.
Il progetto SOLIB, coordinato dalla Professoressa Venanzi, vede anche il coinvolgimento del Prof. Filippo Ubertini e di altri ricercatori del DICA attivi nell’ambito delle ricerche del Consorzio Interuniversitario Fabre, consorzio il cui obiettivo è la valutazione del rischio e il monitoraggio dei ponti della rete autostradale italiana.
Foto 1 Premiazione professoressa Ilaria Venanzi
Foto 2 Premiazione professoressa Ilaria Venanzi
Perugia, 19 gennaio 2022
Il ‘finto oro’ di Cimabue ai raggi X del sincrotrone
Scoperto il fenomeno responsabile dello scurimento della doratura ne La Maestà di Santa Maria dei Servi a Bologna, grazie alle indagini di un team di ricerca guidato da Cnr-Scitec e Università di Bologna. Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Analytical Atomic Spectrometry, ha esaminato campioni del “pigmento dorato”, adoperato dal pittore fiorentino come sostitutivo della più costosa foglia di metallo. Il risultato è utile per mettere a punto strategie di conservazione preventiva
Non è tutto oro quel che luccica. Il detto sembra attagliarsi bene ai dipinti di arte sacra nei quali al posto della costosa foglia d’oro, venne utilizzata una miscela composta da polvere d’argento metallico ed orpimento cioè un pigmento giallo “simigliante all’oro”, così come definito da Cennino Cennini, (Il Libro dell’Arte, Capitolo XLVII), destinato con il tempo a scurire e perdere lucentezza. La celebre Maestà di Santa Maria dei Servi, opera di Cimabue custodita nella omonima chiesa di Bologna, (1280-128 5ca., tempera e oro su tavola) è tra le opere interessate da questo processo di imbrunimento. Per capire le cause del fenomeno un team di ricerca guidato dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche "Giulio Natta" (Scitec) del Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e l’Università di Anversa (Belgio), ha esaminato il capolavoro cimabuesco. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista «Journal of Analytical Atomic Spectrometry» https://pubs.rsc.org/en/content/articlehtml/2021/ja/d1ja00271f
Letizia Monico, ricercatrice del Cnr-Scitec primo autore dell’articolo, ha fatto luce sul problema, rivelando che l’imbrunimento delle decorazioni “finto oro” del trono della Maestà è primariamente imputabile all’umidità e che tale fenomeno può aggravarsi se la pittura viene esposta alla luce.
Per ottenere tale risultato scientifico, molto rilevante per la messa a punto di strategie di conservazione preventiva dell’opera, sono stati analizzati un paio di micro-frammenti accuratamente prelevati da campiture inscurite della pala cimabuesca. L’indagine è stata effettuata sia con metodi di microspettroscopia vibrazionale in laboratorio, sia con tecniche impieganti sorgenti ai raggi X presso l’infrastruttura europea di sincrotrone ESRF (Grenoble, Francia) ed il sincrotrone nazionale tedesco PETRA III-DESY (Amburgo, Germania).
“Le micro-analisi effettuate al sincrotrone ci hanno permesso di dimostrare che l’imbrunimento è dovuto alla formazione di solfuro d’argento, un composto nero, che, per intenderci, è lo stesso materiale responsabile dell’annerimento di tanti oggetti o gioielli fatti d’argento. La trasformazione chimica, promossa dall’ esposizione all’ umidità e/o alla luce, è accompagnata dalla formazione di ulteriori composti di degrado biancastri, quali solfati ed arseniati”, spiega la Monico.
“Lo studio del dipinto è stato integrato con indagini su provini pittorici a tempera invecchiati artificialmente, preparati utilizzando una miscela di orpimento ed argento metallico, molto simile a quella identificata nelle decorazioni “finto oro” del trono de La Maestà del Cimabue. I risultati mostrano che l’orpimento originale (chimicamente un trisolfuro d’arsenico) per reazione con l’argento metallico si trasforma in solfuro d’argento e in ossidi d’arsenico in condizioni di elevata umidità relativa percentuale e/o in presenza di luce” aggiunge Aldo Romani, professore associato dell’Università degli Studi di Perugia, e co-autore del lavoro.
Si è così giunti alla conclusione che due sono i fattori su cui agire per mitigare e rallentare l’avanzamento del processo d’imbrunimento de la Maestà: esporre il dipinto a livelli di umidità relativa percentuale non superiori a circa il 30% e mantenere l'illuminazione ai valori standard previsti per i materiali pittorici sensibili alla luce.
“L’analisi sia del dipinto sia di provini pittorici di laboratorio, con tecniche d’indagine tra loro complementari e caratterizzate da elevata specificità, sensibilità e risoluzione laterale, ha permesso di comprendere l’origine ed evoluzione di complessi processi di degrado. Tale approccio potrà quindi essere sfruttato con successo per esaminare opere d’arte eseguite con una tecnica analoga a quella del Cimabue e che soffrono di simili problemi di conservazione”, conclude Silvia Prati, professore associato dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ed altro autore corrispondente del lavoro assieme a Monico.
La doratura caratterizza molti dipinti realizzati da celebri Maestri dell’arte sacra italiana del tardo Medioevo, come ad esempio Cimabue, Giotto, Duccio di Buoninsegna, Pietro Lorenzetti. L’oro, simbolo di regalità e devozione a Dio, era adoperato in foglia per impreziosire sfondi e dettagli decorativi; tuttavia, a causa dei suoi costi elevati, l’uso era in genere circoscritto alla creazione dei dettagli più preziosi, come le aureole.
Link da cui scaricare le immagini e didascalie https://filesender.garr.it/?s=download&token=811bbd0c-d343-413e-aa4e-417b868a06d0
La scheda
Chi: Istituto di scienze e tecnologie chimiche "Giulio Natta" (SCITEC) del Consiglio nazionale delle ricerche, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e l’Università di Anversa (Belgio)
Che cosa: scoperto il fenomeno responsabile dello scurimento della doratura ne ‘La Maestà di Santa Maria dei Servi’ a Bologna. Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Analytical Atomic Spectrometry, link all’articolo https://pubs.rsc.org/en/content/articlehtml/2021/ja/d1ja00271f
Per informazioni: Letizia Monico, Istituto di scienze e tecnologie chimiche "Giulio Natta" (Scitec) del Consiglio nazionale delle ricerche, tel. 0755855569, cell. 349/4984507, e mail: letizia.monico@cnr.it (recapiti per uso professionale da non pubblicare)
Perugia, 19 gennaio 2022
Giovedì 20 gennaio alle ore 19, sulle frequenze di Umbria Radio InBLu e in contemporanea sull’account Facebook dell’emittente, va in onda “L’Uovo di Colombo”, il programma radiofonico del giovedì sera dedicato alla divulgazione della ricerca scientifica realizzata dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia.
La puntata sarà dedicata al tema dello sviluppo di materiali per l’aerospazio, affrontato durante la scorsa edizione di Sharper - La Notte dei Ricercatori -, nel corso di un incontro presso il Caffé letterario della Biblioteca Comunale di Terni.
La trasmissione radiofonica offrirà l’occasione per conoscere le attività del gruppo Scienza e tecnologia dei materiali (STM) del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) presso il Polo Scientifico e Didattico di Terni, un laboratorio all’avanguardia dove, fra le numerose attività, si sviluppano e testano i materiali in grado di resistere alle altissime temperature di un propulsore per lanciatori a razzo.
Ospite in studio il Dott. Maurizio Natali, mentre in collegamento da Terni ci saranno il Prof. Luigi Torre, coordinatore del gruppo Scienza e tecnologia dei materiali (STM) e il Dott. Marco Rallini, assegnista di ricerca collaboratore del gruppo STM, entrambi afferenti al DICA.
“L’Uovo di Colombo” va in onda a Perugia sui 92.000Mz e a Terni sui 105.300Mz e sul canale Facebook @umbriaradioinblu.
Il programma è realizzato nell’ambito delle attività di divulgazione scientifica coordinate dal Prof. Roberto Rettori, delegato rettorale per il settore Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica ed è condotto in studio dalla giornalista Laura Marozzi, responsabile dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale, social media e grafica Unipg.
La replica del programma andrà in onda sabato 22 gennaio alle ore 12.
Perugia, 19 gennaio 2022
Anna Laura Pisello, Professoressa associata del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, è risultata vincitrice di uno dei finanziamenti dell’ERC Starting Grant Competition, il programma per la ricerca e l’innovazione dell’European Research Council (ERC), riservato ai ricercatori che abbiano completato il dottorato di ricerca da due a sette anni e dedicato ai settori di ricerca pioneristici.
Un bando altamente competitivo, nel quale la Professoressa Pisello è risultata vincitrice con il progetto di ricerca: “HELIOS, the new generation of scalable urban HEat isLand mitigatIOn by means of adaptive photoluminescent radiative cooling Skins”, ottenendo, appunto, un milione e mezzo di euro. L’Erc Starting Grant assegnato lla Professoressa Pisello, inoltre, è il primo conseguito dall'Ateneo nel settore scientifico-disciplinare della Fisica tecnica.
“Tema del progetto HELIOS – spiega la Professoressa Pisello - è lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di produrre il raffrescamento passivo, cioè realizzato senza uso di energia, sfruttando alcune caratteristiche delle superfici urbanizzate, dagli edifici agli spazi esterni, quali piazze, strade, coperture di vario genere, esposte al sole e all’aperto”.
L'obiettivo di HELIOS è l’ideazione di materiali innovativi in grado di costituire una sorta di pellicola superficiale che mitighi la cosiddetta “isola di calore” urbana, che mette a rischio le condizioni di salute di più del 50% della popolazione globale che vive in aree urbane dense ed inquinate.
“Le soluzioni che HELIOS si propone di individuare – prosegue la Prof.ssa Pisello - consentiranno di migliorare il comfort ambientale interno ed esterno agli edifici, compromesso dal rischio di sovrariscaldamento urbano. Tali materiali innovativi dovranno anche essere in grado di modulare la propria azione in base alla temperatura e all’umidità esterne, così da evitare fenomeni potenzialmente dannosi di sottoraffrescamento, come per esempio in inverno o nei climi rigidi”.
La Professoressa Anna Laura Pisello
Perugia, 14 gennaio 2022
#UniPgOrientaExpress: dal 24 gennaio al 24 febbraio 2022, 80 webinar tenuti dalle ricercatrici e dai ricercatori attivi nelle 5 aree tematiche scientifica, tecnico-scientifica, medico-sanitaria, umanistica ed economico-giuridico-sociale dell’Università degli Studi di Perugia illustreranno alle studentesse e agli studenti delle classi IV e V delle scuole superiori i contenuti e le opportunità offerte dai corsi di laurea dei 14 dipartimenti dell’Ateneo.
I webinar rappresentano, quindi, un’occasione importante sia per approfondire argomenti già conosciuti, sia per scoprirne altri del tutto nuovi, così da maturare una maggiore consapevolezza rispetto ai propri interessi e alle proprie aspirazioni e compiere al meglio la scelta post diploma del percorso formativo universitario.
Il primo appuntamento, in programma lunedì 24 gennaio, dalle ore 15 alle ore 16, sarà dedicato a “Il diritto di scegliere e il dovere di farlo”: la dottoressa Valeria Lorenzini, Responsabile dell'Ufficio di Coordinamento Counselling e Osservatorio per Studenti e Laureati, illustrerà come l'orientamento universitario aiuti a capire come affrontare in modo consapevole la scelta del percorso di studi.
I webinar possono rientrare nelle attività dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento previa stipula di apposita Convenzione; per gli studenti è previsto il rilascio dell’attestato di partecipazione.
Il programma e l’iscrizione ai webinar al link: https://www.unipg.it/servizi/orientamento/scuola/unipgorientaexpress?view=elencoeventi
L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Orientamento, Inclusione e Job Placement e dall’Ufficio di Coordinamento Counselling e Osservatorio per Studenti e Laureati dell’Università degli Studi di Perugia.
Per informazioni: servizio.orientamento@unipg.it
Perugia, 14 gennaio 2022
Il Prof. Maurizio Biasini, docente di Fisica Sperimentale all’Università degli Studi di Perugia, è stato nominato addetto scientifico a Washington. Il conferimento dell’incarico da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), è stato annunciato dalla Direzione generale Sistema Paese della Farnesina.
Il Prof. Biasini, afferente al Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo, svolge la sua attività di ricerca nel campo della fisica delle particelle elementari, in particolare nello studio sperimentale delle interazioni fondamentali con esperimenti agli acceleratori, in costante collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ha lavorato all’esperimento CMS all’acceleratore LHC del CERN, all’esperimento Babar presso lo Stanford Linear Accelerator Center negli Stati Uniti, all’esperimento Belle2 presso il laboratorio KEK in Giappone e all’esperimento L3 sull’acceleratore LEP del CERN, per i quali ha rivestito incarichi di ricerca, manageriali e di responsabilità; ha inoltre condotto esperimenti per lo sviluppo di rivelatori di radiazione da utilizzare in campo medico. È co-autore di oltre 1000 pubblicazioni.
Ha ricoperto vari ruoli nell’INFN, compreso quello di membro del Consiglio Direttivo di designazione MIUR.
Dal 2011 al 2015 ha svolto l’incarico di addetto scientifico presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, nei settori della ricerca, dell’ambiente e delle telecomunicazioni, con speciale attenzione a CERN, Organizzazione Mondiale Meteorologia (WMO) e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), dimostrando, ha evidenziato la Farnesina, una spiccata propensione alla diplomazia scientifica e alla promozione del sistema scientifico e tecnologico italiano all’estero.
Perugia, 13 gennaio 2022
Ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con colleghi dell’Istituto Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), hanno messo a punto un nuovo metodo ecologico e sostenibile attraverso il quale è possibile trasformare biomasse di scarto in prodotti organici ad alto valore aggiunto, utilizzabili come additivi alimentari o biofertilizzanti. La tecnica è stata validata in laboratorio e riconosciuta come nuovo brevetto nazionale.
Il gruppo autore dell’invenzione oggetto di brevetto è costituito dalle ricercatrici e ricercatori Unipg del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie – la Prof. Carla Emiliani, la Dott.ssa Eleonora Calzoni e il Dott. Alessio Cesaretti - e del Dipartimento di Fisica e Geologia – il Prof. Daniele Fioretto, il Prof. Francesco Cottone e il Dott. Alessandro Di Michele -, e dalle ricercatrici della sede di Perugia dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM) del CNR, la Dott.ssa Silvia Caponi e la Dott.ssa Silvia Tacchi.
Nello specifico, attraverso un approccio multidisciplinare il gruppo di ricerca ha messo a punto e brevettato un bioreattore in grado di recuperare la componente proteica dei prodotti di scarto - in particolare gli scarti della lavorazione delle aridocolture oleaginose del territorio umbro, attraverso un processo di idrolisi enzimatica, convertendo così un rifiuto in risorsa, in un’ottica di economia circolare.
Perugia, 12 gennaio 2022
Giovedì 13 gennaio alle ore 19, sulle frequenze di Umbria Radio InBLu e in contemporanea sull’account Facebook dell’emittente, va in onda “L’Uovo di Colombo”, il programma radiofonico del giovedì sera dedicato alla divulgazione della ricerca scientifica realizzata dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia.
La puntata sarà dedicata al CAMS, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, prendendo spunto da IN-CAMS – I colori dei musei scientifici - l’iniziativa di divulgazione scientifica realizzata in collaborazione con il collettivo di illustratori, disegnatori e fumettisti “Becoming X” durante la scorsa edizione di Sharper - La Notte dei Ricercatori.
Ospite in studio il Prof. David Grohmann, direttore del Centro, mentre in collegamento ci saranno il Dott. Sergio Gentili (CAMS) e l’artista e illustratore Marco Leombruni (Becoming).
L’attenzione sarà focalizzata sul significato e sul ruolo che i musei scientifici hanno nella divulgazione scientifica e nello sviluppo delle attività di ricerca, nonché sui molti tesori custoditi dal CAMS, protagonisti con IN-CAMS di una inedita valorizzazione nel segno dell’arte.
“L’Uovo di Colombo” va in onda a Perugia sui 92.000Mz e a Terni sui 105.300Mz e sul canale Facebook @umbriaradioinblu.
Il programma è realizzato nell’ambito delle attività di divulgazione scientifica coordinate dal Prof. Roberto Rettori, delegato rettorale per il settore Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica ed è condotto in studio dalla giornalista Laura Marozzi, responsabile dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale, social media e grafica Unipg.
La replica del programma andrà in onda sabato 15 gennaio alle ore 12.
Perugia, 11 gennaio 2022
Finanziamento ministeriale di oltre 900mila euro per il progetto “Giustizia Agile” al gruppo formato da Università degli Studi di Perugia, università della Regione Lazio (Università degli Studi della Tuscia, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Roma Tre, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale) e della Regione Toscana (Università degli Studi di Firenze, Università di Pisa, Università degli Studi di Siena, Scuola Superiore Universitaria S. Anna, Scuola IMT Alti Studi di Lucca).
Il Progetto, coordinato dall’Università degli Studi della Tuscia, è stato presentato nell’autunno 2021 in risposta al bando competitivo pubblicato dal Ministero della Giustizia nell’ambito dell’Asse 1 - Azione 1.4.1 del PON Governance 2014-2020, finalizzato a individuare e premiare progetti di collaborazione tra università e tribunali e volto a realizzare uno degli obiettivi più ambiziosi e decisivi del PNRR: una migliore organizzazione della macchina giudiziaria, con tempi più rapidi di decisione da parte dei tribunali civili e penali.
Tra i sei progetti finanziati, quello presentato dal gruppo di università dell’Italia centrale è coordinato dall’Università degli Studi della Tuscia e composto da altri quattro atenei del Lazio, cinque della Toscana e l'Università degli Studi di Perugia, con il coinvolgimento dei Dipartimenti di Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e informatica ed Economia, nelle persone dei Proff. Andrea Sassi, Mauro Bove, Carlo Fiorio, Mariangela Montagna, Rossella Fonti, Chiara Cariglia, Francesca Tizi, Giuseppe Liotta, Emilio Di Giacomo, Walter Didimo, Carla Binucci, Fabrizio Montecchiani, Luca Grilli, Stefano Bistarelli, Francesco Santini, Cristiano Perugini e di 15 assegnisti di ricerca da reclutare ad hoc,
Il progetto, che potrà contare su un finanziamento ministeriale totale di 8 milioni di euro, contribuirà a rendere la macchina della giustizia più moderna ed efficiente. Le università metteranno a disposizione dei distretti giudiziari di Roma, Firenze e Perugia le proprie competenze in area giuridica, economica, ingegneristica e informatica al fine di realizzare tre principali obiettivi:
- istituire e potenziare presso i tribunali l’Ufficio per il processo, destinato a supportare il lavoro dei giudici e dei cancellieri;
- ridurre drasticamente gli arretrati giudiziari, così da garantire la ragionevole durata dei processi;
- aggiornare la formazione universitaria, orientandola alle nuove esigenze delle figure professionali del comparto giustizia, incluse quelle legate all’innovazione tecnologica, all’individuazione di soluzioni green (con il superamento definitivo del cartaceo) e all’adozione di modalità intelligenti di riorganizzazione del lavoro.
"Giustizia Agile" si propone quindi di rende la giustizia italiana più efficiente e, al contempo, più attenta ai bisogni dei cittadini. L’intento condiviso è sviluppare le sinergie necessarie a superare un deficit strutturale del nostro sistema-paese e rafforzarne il grado di civiltà e la competitività a livello europeo e internazionale.