COLLEGE ITALIA A NEW YORK

L’Università degli Studi di Perugia aderisce al Centro Interuniversitario di Formazione Internazionale (H2CU - Honors Center of Italian Universities - http://www.h2cu.org) che è proprietario di mini-appartamenti nel College Italia, un residence situato a New York, allo scopo di promuovere l'attività di formazione e ricerca di studenti, neolaureati, dottorandi e specializzandi, assegnisti, professori e ricercatori, presso università, istituzioni, enti sia pubblici che privati con sede a New York. Nell’ambito di questo Centro, l’Università degli Studi di Perugia è proprietaria di 9 posti letto. La gestione della residenza è affidata al comitato di gestione, presieduto dal direttore del centro e costituito da un rappresentante di ogni membro proprietario. I periodi di fruizione sono tre: Spring Term (dal 1 gennaio al 31 maggio); Summer Term (dal 1 giugno al 20 agosto); Fall Term (dal 1 settembre al 31 dicembre, anche se si consiglia di liberare le stanze entro il 23 dicembre).

Può fare domanda chi intende trascorrere un periodo di formazione, studio o ricerca presso Università, Istituzioni, Enti sia pubblici che privati con sede a New York.

Le modalità di presentazione della domanda sono disciplinate dal Regolamento di Ateneo per l'accesso al College Italia. Per accedere, occorre inviare domanda entro le seguenti scadenze: 30 settembre (per lo Spring Term), 28 febbraio (per il Summer Term), 15 maggio (per il Fall Term).

La domanda deve essere presentata sia online tramite il sistema H2CU Residence di cui al seguente link https://www.h2cu.org/drupaluni/dipartimento_/college-italia sia via email al seguente indirizzo: delegato.internazionalizzazione@unipg.it, inserendo in copia conoscenza l’indirizzo ufficio.relint@unipg.it

ACCORDI QUADRO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Gli Accordi Quadro sono accordi di cooperazione equiparabili a protocolli di intenti, poiché, di norma, non prevedono specifici finanziamenti e contengono ipotesi generali di collaborazione interuniversitaria internazionale.
Gli Accordi Quadro di Cooperazione vengono stipulati con i seguenti obiettivi principali:
- instaurare o approfondire rapporti di collaborazione culturale e scientifica con Istituzioni estere nel settore della didattica e della ricerca;
- sostenere il processo di internazionalizzazione dell'Ateneo favorendo la mobilità, in entrata e in uscita, in tutti i settori e a tutti i livelli.
È possibile attivare i suddetti accordi anche con Istituzioni non universitarie.
Gli Accordi Quadro, a seguito dell’approvazione degli Organi Accademici, una volta resi esecutivi mediante la firma del Rettore, sono validi per tutto l’Ateneo.
È opportuno che l’Accordo Quadro sia redatto in forma breve e generale e quindi dovrà contemplare soltanto:
• la descrizione sommaria delle possibili attività di cooperazione (scambio di personale docente, staff e di ricerca, di studenti, dottorandi, assegnisti di ricerca, di materiale didattico e scientifico; collaborazione alla ricerca; promozione di iniziative comuni, ecc.);
• la decorrenza e la durata dell’accordo (massimo 5 anni);
• le condizioni di eventuale rinnovo (non è previsto il rinnovo tacito);
• la condizione che l’accordo non comporti oneri a carico dei contraenti;
• una Scheda informativa contenente le principali informazioni relative all’Ateneo e all’Istituzione partner, riguardanti, tra l’altro, i nominativi del referente amministrativo e del coordinatore scientifico dell’accordo, utili anche al fine di fornire indicazioni di contatto per facilitare le attività previste.
Possono, inoltre, essere indicati i settori/aree disciplinari coinvolti e le modalità di attuazione e di verifica delle attività di cooperazione.
Ulteriori indicazioni su aspetti, quali ad esempio esonero dalle tasse universitarie, assicurazioni, oneri a carico dei contraenti, riconoscimenti di curricula, ecc., saranno previste in protocolli attuativi da stipulare secondo appositi schemi.
Questa distinzione tra accordo quadro di cooperazione e protocolli attuativi trova ragione nella diversa entità degli impegni e nel coinvolgimento di differenti soggetti responsabili.

PROTOCOLLI ATTUATIVI

I Protocolli Attuativi prevedono ipotesi definite di collaborazione e forme diverse di impegno (economico, di servizio e istituzionale) da parte dei contraenti. A seguito dell’approvazione da parte delle Strutture proponenti, una volta resi esecutivi mediante la firma del Rettore, sono efficaci esclusivamente per le Strutture che li hanno proposti e approvati per competenza.
A titolo esemplificativo possono avere per oggetto:
• mobilità di personale docente e staff (in presenza, virtuale o blended);
• attività di ricerca;
• iniziative comuni (convegni, seminari, ecc.);
• scambio di materiale didattico;
• produzione di pubblicazioni e diffusione di risultati relativi ad attività comuni.
Nel caso in cui tali accordi comportino oneri finanziari, le Parti contraenti si impegnano a reperire, anche presso finanziatori esterni all’Università, i fondi necessari alla realizzazione delle attività.
Il Protocollo Attuativo deve contenere per ogni tipologia di attività:
• le finalità specifiche;
• i settori/aree disciplinari coinvolti;
• la descrizione dettagliata delle attività di cooperazione, la loro durata e la sede di svolgimento;
• la qualifica delle persone coinvolte;
• le modalità di attuazione;
• i nomi del/dei docente/i responsabile/i del coordinamento delle attività previste dall’accordo (Coordinatore/i scientifico/i);
• gli apporti di natura economica delle parti contraenti e l’indicazione delle voci di bilancio sulle quali graveranno queste spese;
• la decorrenza e la durata del Protocollo Attuativo (massimo 5 anni e comunque non oltre la durata dell’Accordo Quadro al quale sia eventualmente subordinato);
• le clausole di salvaguardia (in merito a eventuali modifiche, recesso, ecc.);
• una clausola che tuteli i diritti di proprietà industriale derivanti da eventuali risultati di attività comuni, se di reciproco interesse, e nel rispetto delle normative di Ateneo e delle leggi nazionali vigenti;
• una Scheda informativa contenente le principali informazioni relative all’Ateneo e all’Istituzione partner, riguardanti, tra l’altro, i nominativi del referente amministrativo e del coordinatore scientifico del protocollo, utili anche al fine di fornire indicazioni di contatto per facilitare le attività previste.
Nel caso di protocolli attuativi che prevedano più attività di scambio, ciascuna attività dovrà essere trattata in modo evidente ed esaustivo, mediante articoli specifici o mediante allegati, i contenuti dei quali dovranno essere sottoposti all’approvazione degli Organi di Ateneo competenti.
Sono opportuni protocolli attuativi distinti per ogni singola tipologia di collaborazione attivata, per una migliore definizione dei contenuti e delle responsabilità dei soggetti coinvolti e per agevolare l’iter di approvazione.

PROTOCOLLO ATTUATIVO PER LO SCAMBIO STUDENTI

I Protocolli Attuativi per lo Scambio Studenti, che sono accordi bilaterali tra le Istituzioni, disciplinano periodi di mobilità (in presenza, virtuale o blended) da svolgersi nell’ambito di un Accordo Quadro.
Le modalità dello scambio devono essere definite nel testo del protocollo o in un apposito allegato, che diviene parte integrante del protocollo e che deve esplicitamente indicare, per entrambe le parti:
a) per quali Strutture, settori, aree disciplinari è valido il protocollo;
b) la durata del periodo di scambio;
c) il numero massimo di studenti che si intende reciprocamente scambiare ogni anno;
d) la soluzione adottata relativamente al problema della copertura assicurativa, che è in ogni caso obbligatoria;
e) la soluzione adottata relativamente al problema del pagamento delle tasse di iscrizione, di esame, di accesso ai laboratori e ai servizi;
f) la soluzione adottata relativamente al problema del riconoscimento presso la sede inviante degli esami sostenuti presso la sede ospitante;
g) la soluzione adottata relativamente ai problemi di inserimento nel corso di laurea e di riconoscimento degli esami svolti per gli studenti che completano il ciclo di studi presso la sede ospitante;
h) le modalità di accoglienza (supporto per l’alloggio, pasti, trasporti, ecc.);
i) le procedure utilizzate per informare gli studenti delle possibilità di scambio e le modalità di selezione adottate;
j) gli apporti di natura economica delle parti contraenti (es. copertura assicurativa degli studenti in uscita e in entrata, eventuale esonero dalle tasse universitarie, ecc.) e l’indicazione delle voci di bilancio sulle quali graveranno queste spese;
k) una clausola che tuteli i diritti di proprietà industriale derivanti da eventuali risultati di attività comuni, se di reciproco interesse, e nel rispetto delle normative di Ateneo e delle leggi nazionali vigenti;
l) una Scheda informativa contenente le principali informazioni relative all’Ateneo e all’Istituzione partner, riguardanti, tra l’altro, i nominativi del referente amministrativo e del coordinatore scientifico del protocollo, utili anche al fine di fornire indicazioni di contatto per facilitare la mobilità degli studenti.
I contributi di mobilità in uscita sono destinati a studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Dottorato, Master o Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Perugia che presso l’Università partner intendono:
• frequentare insegnamenti e sostenere i relativi esami;
• svolgere ricerche finalizzate alla stesura di tesi;
• svolgere periodi di tirocinio formativo a fini didattici, in quanto parte integrante del corso di studio.
Tale periodo di studio/tirocinio all’estero deve essere parte integrante del percorso didattico di ogni studente e godere del pieno riconoscimento accademico. In particolare, per quanto attiene agli studenti iscritti ai corsi di laurea, è necessario che il periodo di studio/tirocinio all’estero preveda l’attribuzione di CFU curriculari.

PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER L’ATTIVAZIONE DI ACCORDI QUADRO DI COOPERAZIONE E PROTOCOLLI ATTUATIVI

Prima della proposta di un accordo quadro e/o un protocollo attuativo con un’Istituzione estera, il docente responsabile dell’accordo, indicato dalla Struttura proponente, è tenuto a contattare gli uffici dell’Area Relazioni Internazionali per verificare se esistano già accordi in vigore stipulati con la medesima Istituzione. Nel caso in cui non sia già attivo un accordo con le medesime specifiche di contenuto di interesse del docente proponente, questi potrà sottoporre il testo del nuovo accordo che intende avviare all’Area Relazioni Internazionali per una verifica tecnico-amministrativa dei contenuti, anche sotto il profilo della coerenza con la normativa e i regolamenti vigenti.
Il docente proponente (Coordinatore scientifico dell’accordo) dovrà provvedere a trasmettere all’Area Relazioni Internazionali, tramite sistema di protocollo informatizzato Titulus, la seguente documentazione:

1) delibera con la quale la Struttura proponente approva l’accordo o il protocollo attuativo, completo degli allegati debitamente compilati e comprensivi dei dati dell’Istituzione partner. Il testo dell’accordo o del protocollo attuativo e degli eventuali allegati, dovrà essere caricato nel sistema Titulus anche in formato editabile (.doc, .docx, .odt) e inviato all’indirizzo e-mail: ufficio.relint@unipg.it;

2) lettera di intenti dell’Istituzione partner con la quale viene espresso l’interesse a stipulare l’accordo di collaborazione.
Gli uffici dell’Area Relazioni Internazionali verificheranno che l’accordo sia conforme agli schemi approvati dal Senato Accademico e conseguentemente procederanno ad avviare l’iter di approvazione dello stesso agli Organi Accademici e a sottoporlo alla firma del Rettore.

SOTTOSCRIZIONE, CONSERVAZIONE E DIFFUSIONE

L’Area Relazioni Internazionali sottopone, dopo l’approvazione degli organi di Ateneo, il testo dell’accordo (o del protocollo attuativo) alla firma del Rettore e lo invia per la controfirma all’Istituzione partner. L’accordo dovrà essere sottoscritto preferibilmente con firma digitale, se prevista da entrambe le Istituzioni.
Qualora non sia possibile procedere con la firma digitale da parte di entrambe le Istituzioni, l’Area Relazioni Internazionali invierà, tramite corriere, l’originale dell’accordo già sottoscritto dal Rettore, in duplice copia, all’Istituzione partner, salvo espressa richiesta da parte della Struttura proponente o del Coordinatore scientifico di procedere all’invio in autonomia. Una volta perfezionata la procedura di sottoscrizione, l’Istituzione partner dovrà inviare all’Area Relazioni Internazionali un originale dell’accordo sottoscritto.

Modelli per la stipula di Accordi Quadro di Cooperazione

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