Progetto "Oche in vigna"

9 dicembre 2015

Gestire e prendersi cura di un vigneto grazie alle oche, in modo assolutamente eco-sostenibile: questo il nucleo del progetto “Oche in vigna”, i cui risultati verranno presentati domani, giovedì 10 dicembre, alle 15, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3).


Il progetto, realizzato in collaborazione con la cantina Di Filippo, che ha consentito l’introduzione di oche e cavalli nella gestione della vigna biologica, ha ottenuto importanti risultati per il benessere animale, per l’impatto degli animali sul suolo e sull’ambiente, sulla biodiversità ambientale, ma anche sulla qualità della carne e sulla sua salubrità.

“Oche in vigna” prende avvio dal fatto che le oche possono controllare le erbe infestanti, concimare naturalmente migliorando la carica microbica del terreno e facendo al contempo risparmiare risorse economiche per la riduzione delle lavorazioni, delle concimazioni e dell’uso di combustibili fossili. Inoltre, la carne di queste oche allevate al pascolo è eccellente, molto magra, ha un elevato livello di grassi omega 3 e di antiossidanti naturali (caroteni, vitamine, polifenoli).  Le oche vengono introdotte tra i filari della vigna dopo la metà di aprile, evitando che gli animali danneggino il tralcio germogliato della vite: il vigneto diventa, quindi, il luogo dell’allevamento degli animali, che si muovono tra i filari tenendo pulito il terreno, concimando e permettendo di ridurre il lavoro e alcuni trattamento colturali.

Oltre al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, hanno contribuito al progetto il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Ateneo di  Perugia, l’Ecodynamic group dell’Università di Siena, l’Università di Camerino. l’Istituto Zooprifilattico Sperimentale Umbria e Marche, il CRA di Spoleto e lo Spin Off accademico FARE.

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