A 86 anni laurea con 110 e lode in Filosofia e Scienze e tecniche psicologiche
110 e lode in Filosofia e Scienze e tecniche psicologiche a 86 anni
Una laurea da 110 e lode in Filosofia e Scienze e tecniche psicologiche a 86 anni. E’ quella conseguita al Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione (Fissuf) dell’Università degli Studi di Perugia, da Walfredo Righini, classe 1938, ingegnere elettronico con la passione per la filosofia, discutendo la tesi “Empatia artificiale”; relatore il prof. Francesco Calemi, coordinatore del corso di studio in Filosofia e Scienze e tecniche psicologiche del Fissuf, diretto dal prof. Massimiliano Marianelli.
Nella sua tesi Righini, toscano di Orbetello di nascita, perugino d’adozione, si è occupato di “applicazioni sociali dell'intelligenza artificiale in relazione all'emotività”. “Sono felice per questo traguardo per il quale devo tutto ai miei genitori, Amberto, cameriere, e Maria Luisa, ricamatrice che hanno fatto di tutto per farmi studiare – spiega il dottor Righini -. Dopo le medie ai Salesiani, dapprima al Liceo Classico “Galileo Galilei” a Firenze, dove ho avuto colleghi e colleghe di classe e di sezione straordinari, da Paola Fallaci, giornalista, a Tiziano Terzagni, scrittore, il poeta Silvio Ramat, poi a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria elettronica anche se, in cuor mio volevo, iscrivermi a filosofia”.
Poi la carriera in una multinazionale del settore informatico quale direttore del marketing della filiale dell’Umbria e di parte della Toscana, l’arrivo a Perugia dove si è stabilito alla fine degli anni ’80 insieme alla famiglia. Una volta in pensione ha continuato a coltivare la sua passione per la filosofia, la cosmogonia, l’astronomia e la fisica e più in generale, per il senso della vita. Sino alla decisione, a 81 anni, di iscriversi a Filosofia e Scienze e tecniche psicologiche a UniPg.
La famiglia è stata fondamentale, sottolinea Righini, come testimonia la dedica della sua tesi di laurea: “Ai miei Genitori Maria Luisa e Amberto, cui devo tutto. E al ricordo di mio figlio Lorenzo. Alla mia unica moglie Clara, per pazienza e amore. Ai miei figli Beatrice e Niccolò, ai nipoti Daphne, Elettra, Lou Nathalie, Giacomo, Annalisa e ai generi”.
Ma un pensiero anche a chi lo ha seguito al Fissuf di Perugia: “Agli ottimi, per passione e abnegazione, Professori del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione”. “Tutti sono stati eccezionali per disponibilità e intelligenza, sia nei miei confronti, sia in quelli con gli altri studenti” spiega ancora ricordando come abbia frequentato tutte le lezioni, registrandole una a una e poi trascrivendole.
Il suo prossimo obiettivo? Scrivere un libro insieme a un amico, il professor Pietro Sona, quasi per chiudere il cerchio. “Ho già pensato al titolo, alla toscana ‘In do’ finisce l’mondo’, - conclude -. Vuole essere la risposta alla domanda che rivolgevo di continuo a mio padre: ‘Cosa c’è oltre il mondo e oltre il mare?’”.
La domanda esistenziale che lo ha accompagnato da bambino sino a oggi e che ancora continua ad affascinarlo e incuriosirlo.
Il neo laureato Walfredo Righini