Luoghi di lavoro per il benessere di chi vi opera, UniPg collabora al Progetto SONATA

1 febbraio 2024

Luoghi di lavoro per il benessere di chi vi opera, l'Università degli Studi di Perugia collabora al Progetto SONATA


Rivoluzionare i luoghi di lavoro condivisi nell’era post-COVID nell’ottica del benessere ambientale dei lavoratori e della flessibilità d’uso.

È questo l'obiettivo mission del Progetto internazionale SONATA, finanziato nel quadro del programma Horizon Europe che coinvolge anche l'Università degli Studi di Perugia, insieme ad una serie di altri enti europei: UniPg ha ottenuto un contributo di 428.000 euro destinato al team del Dipartimento di Ingegneria guidato dalla Prof.ssa Anna Laura Pisello.

Il meeting di lancio del progetto è in programma l'1 e il 2 febbraio 2024 presso l'Università belga KU Leuven, che coordina SONATA, finanziato per i prossimi 4 anni con un budget complessivo di 5.7 milioni di euro.

L'incontro scientifico in Belgio segue la firma, da parte della Commissione Europea, del Grant Agreement che ha dato il via al progetto, finanziato nel quadro del programma Horizon Europe.

Coinvolte Università e aziende

Tra i 15 partner coinvolti provenienti da 10 Paesi europei figurano l'Università di Aachen, l'Università di Lubiana, il Technion di Aifa ed entità strategiche di ricerca e sviluppo come il Green Building Council Italia, EValTECH di Bastardo di Giano dell'Umbria, il Collegio Europeo degli Architetti (Architects’ Council of Europe), UN Studio, BGRID e Rockwool.

La collaborazione tra atenei, esperti del settore e organizzazioni chiave promette un approccio completo e innovativo per affrontare le sfide del design degli spazi di lavoro condivisi per il benessere ambientale, la flessibilità d’uso e l’efficienza energetica.

Soluzioni innovative e flessibili

SONATA intende promuovere soluzioni innovative adattive e flessibili sulla base dei dettami del benessere ambientale personalizzato, la produttività e la salute dei lavoratori.

Il contesto attuale vede una diffusa insoddisfazione tra i lavoratori riguardo al design degli spazi di lavoro condivisi, spesso troppo caotici, rumorosi e spersonalizzati rispetto alle esigenze individuali, con conseguenze negative sulla salute, il benessere, la produttività e le relazioni sociali.

Il progetto che coinvolge l'Ateneo di Perugia si propone quindi di sviluppare, testare e 'prototipare' le cosiddette "tecnologie adattive robotizzate" nel design architettonico: dei veri e propri elementi tecnici che siano in grado di adattarsi alle esigenze degli utenti, anche mutevoli nel corso della giornata lavorativa, in cerca di benessere termico, acustico, illuminotecnico e di qualità dell’aria a salvaguardia della salute e della soddisfazione.

Le tecnologie adattive cercano di gestire i rischi per la salute automatizzando una vasta gamma di servizi architettonici. Tuttavia, manca un'evidenza concreta su come misurare oggettivamente l'impatto di tali tecnologie sul benessere e sulla salute, e come ottimizzarle per diverse situazioni di lavoro ibride, magari in spazi di co-working o luoghi di socialità.

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(Prof.ssa Anna Laura Pisello)

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