LIFE CLIVUT: l’importanza del verde contro i cambiamenti climatici
L’importanza del verde contro i cambiamenti climatici
Presentati a Perugia i risultati del Progetto europeo LIFE CLIVUT ottenuti nelle città pilota di Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais
“Nelle città il verde tenuto bene, curato, ampio, contribuisce fortemente al contrasto ai cambiamenti climatici”. Lo ha sottolineato questa mattina, nel corso della conferenza finale del progetto LIFE CLIVUT (Climate Value of Urban Trees), a Perugia, nella Sala dei Notari, il professore Marco Fornaciari da Passano, coordinatore scientifico del progetto che ha studiato gli effetti ambientali ed ecosistemici degli alberi all’interno delle città.
Il progetto LIFE CLIVUT, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale(DICA) dell'Università degli Studi di Perugia, ha sviluppato e testato con successo la progettazione e gestione del verde urbano come strumento efficace di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici in quattro città pilota: Perugia, Bologna, Salonicco (Grecia) e Cascais (Portogallo).
Qui l’audio intervista del Prof. Marco Fornaciari da Passano
Gli interventi istituzionali
All’odierna conferenza finale sono intervenuti, in apertura, il professore Fausto Elisei, Pro Rettore Vicario dell’Ateneo perugino, il professore Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale di UniPg, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, l’assessore municipale ai lavori pubblici Otello Numerini, Francesco Grohmann, dirigente della Regione Umbria per il settore Foreste, montagne, sistemi naturalistici; moderatore Diego Mattioli, Noesis European Development Consulting.
Il professor Elisei, nel portare il saluto del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero, ha sottolineato il ruolo dell’Università degli Studi di Perugia in un progetto come LIFE CLIVUT di grande interesse e attualità che punta sul verde per rendere più vivibili le città; con l’ Ateneo di Perugia che, attraverso anche molte altre attività di ricerca, opera sempre di più nella direzione della sostenibilità diffusa nei territori.
Nel suo intervento il direttore Gigliotti ha voluto ricordare la figura della professoressa Flaminia Ventura, prematuramente scomparsa, che, affiancata dal professor Fornaciari da Passano, dal professor Orlandi, da altri collaboratori del DICA, hanno creato il progetto LIFE CLIVUT, presentato alla Comunità Europea, ottenendo il finanziamento. Un progetto che punta sì alla ricerca, ha rimarcato il professore Gigliotti, ma che funziona solo se c’è una stretta e attenta collaborazione tra l’ente di ricerca e il territorio, a cominciare, in questo caso, dal Comune di Perugia, che ha sempre sostenuto CLIVUT.
Il sindaco Romizi ha ringraziato l’Ateneo di Perugia per aver creduto nella città e nel progetto, esprimendo apprezzamento per le modalità di lavoro e per l’opportunità di una rivisitazione dell’approccio al verde. L’assessore municipale Numerini e Grohmann, sul fronte della Regione Umbria, hanno evidenziato come ci si è mossi e come si sta lavorando, sul piano pratico, per far sì che le buone pratiche, sulla scorta di studi e ricerche mirate sul territorio, siano sempre più implementate.
I giovani pronti a impegnarsi
È seguita, poi, la presentazione dei risultati di LIFE CLIVUT alla cittadinanza intervenuta nella Sala dei Notari e a coloro che hanno seguito l’evento, in collegamento, da moltissimi Paesi del mondo, con l’illustrazione delle esperienze a Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais.
“Sappiamo che le città sono fortemente inquinate, caratterizzate da un fenomeno che si chiama ‘isola di calore’, dovuto al riscaldamento, al traffico, alle polveri sottili e a tanto altro causato dall’uomo – ha spiegato ancora il professore Fornaciari da Passano -. Le piante possono essere dei benefici per l’uomo in termini di ombreggiamento, di sottrazione di questi inquinanti, di emissioni di CO2. Le città che sono dotate di più verde ovviamente stanno meglio in salute di quelle che non lo hanno; inoltre gli alberi hanno performance diverse e migliori a seconda della specie: penso al cipresso, all’ulivo, una pianta molto interessante da questo punto di vista. Anche l’aumento della sensibilità dei cittadini a queste tematiche è stato un altro dei risultati ottenuti dal progetto. Si è visto, inoltre, che i giovani sono molto sensibili a queste tematiche, mediate anche attraverso l’uso dei social, e sono pronti a mettere in campo comportamenti ecosostenibili”.
Soluzioni innovative e sostenibili per il pianeta
Illustrate, inoltre, le soluzioni innovative e sostenibili per la creazione e la gestione del verde urbano, con un focus particolare sul suo ruolo nella mitigazione del cambiamento climatico e nell'adattamento alle sfide ambientali.
È stata anche l’occasione per promuovere la cooperazione tra le diverse istituzioni e per creare una rete di scambio di conoscenze a livello europeo.
Un elemento chiave del progetto LIFE CLIVUT è stato l'approccio di coprogettazione e co-attuazione, coinvolgendo attivamente le amministrazioni, i cittadini riuniti in varie forme, imprese e studenti di scuole di ogni ordine e grado.
Ulteriori informazioni: https://www.lifeclivut.eu/
(Nella foto, da sinistra: Francesco Grohmann, Giovanni Gigliotti, Fausto Elisei, Diego Mattioli, Andrea Romizi e Otello Numerini)