Insegnamento DIRITTO INTERNAZIONALE
Nome del corso di laurea | Scienze politiche e relazioni internazionali |
---|---|
Codice insegnamento | 10001909 |
Curriculum | Relazioni internazionali |
Docente responsabile | Emanuele Cimiotta |
Docenti |
|
Ore |
|
CFU | 9 |
Regolamento | Coorte 2023 |
Erogato | Erogato nel 2024/25 |
Erogato altro regolamento | |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline giuridiche |
Settore | IUS/13 |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | I. Centralizzazione e decentralizzazione nella disciplina internazionale dell’uso della forza armata. La disciplina sull’uso della forza come elemento strutturale dell’ordinamento internazionale. Il divieto di uso individuale della forza armata nel diritto internazionale generale. La legittima difesa e le altre possibili eccezioni al divieto di uso decentrato della forza. L’amministrazione centralizzata della forza ad opera delle Nazioni Unite; le funzioni del Consiglio di sicurezza e dell’Assemblea generale; le operazioni militari autorizzate e istituite dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni regionali, in particolare, la NATO. II. Le fonti del diritto internazionale. Fonti a formazione decentrata: il diritto internazionale consuetudinario; i principi generali del diritto; i trattati internazionali; la codificazione del diritto internazionale. Fonti a formazione centralizzata: gli atti delle organizzazioni internazionali; le dichiarazioni di principi. Istituzionalizzazione e bilateralismo nei rapporti fra fonti: le relazioni fra norme internazionali nella prospettiva tradizionale; le nuove tendenze; il diritto cogente. Frammentazione e unitarietà dell’ordinamento internazionale; i conflitti fra norme internazionali. III. I soggetti dell'ordinamento internazionale. Gli Stati come enti a soggettività piena; la sovranità; le vicende degli Stati, la loro formazione e la loro estinzione; le prerogative riconnesse alla soggettività piena. Soggetti a soggettività parziale; le organizzazioni internazionali e altri soggetti, tra cui in particolare gli insorti e i movimenti di liberazione nazionale. Le Nazioni Unite: struttura e funzioni. La trasformazione delle organizzazioni internazionali e il fenomeno delle organizzazioni sovranazionali. IV. La soluzione delle controversie. Le tecniche tradizionali di soluzione delle controversie: mezzi diplomatici e mezzi giudiziari. L’arbitrato; le corti permanenti; la CPGI e la CIG; altri organi giudiziari specializzati. Il coordinamento fra diversi mezzi di soluzione delle controversie e il problema dell’unità dell’ordinamento internazionale. La soluzione delle controversie e la tutela di interessi collettivi. V. La disciplina della responsabilità internazionale dello Stato. Il rapporto bilaterale di responsabilità: elemento soggettivo ed elemento oggettivo; la colpa. Il contenuto della responsabilità: le conseguenze sostanziali e le conseguenze strumentali dell’illecito. Le contromisure e i loro limiti. La responsabilità per atti leciti. Il rapporto collettivo di responsabilità statale: gli obblighi erga omnes; la violazione del diritto cogente e la responsabilità. Il coordinamento dei vari regimi nel rapporto di responsabilità. VI. Concezioni universaliste e concezioni unilateraliste nei rapporti fra diritto internazionale e diritto interno. Le concezioni classiche: le teorie moniste; le teorie dualiste. La nozione di norme self-executing. I rapporti fra diritto internazionale e diritto interno nelle Costituzioni statali contemporanee. L’ordinamento italiano: l’adattamento al diritto internazionale consuetudinario; l’adattamento al diritto internazionale convenzionale; l’adattamento a sentenze internazionali e ad atti delle organizzazioni internazionali. Il diritto internazionale nei rapporti interni: sviluppi recenti. |
Testi di riferimento | E. Cannizzaro, Diritto internazionale, VI ed., Torino, Giappichelli, 2023. In alternativa, C. Focarelli, Diritto internazionale, VII ed., Wolters Kluwer Cedam, Milano, 2023 (ad esclusione delle pp. 272-278, 281-339, 388-395, 442- 455, 479-532, 585-592, 634-645, 695-705). Per la preparazione dell’esame occorre esaminare anche gli atti normativi e le principali decisioni giudiziarie riportate nel libro di testo e disponibili in Unistudium. Gli studenti frequentanti possono preparare l’esame attraverso letture guidate del libro di testo e dei materiali indicati a lezione e disponibili in Unistudium. |
Obiettivi formativi | Il Corso intende favorire una conoscenza dei metodi di analisi e dei contenuti essenziali della disciplina. Esso ha come filo conduttore il rapporto fra la tradizionale struttura decentrata dell’ordinamento internazionale e le più moderne tendenze alla istituzionalizzazione delle funzioni di produzione, accertamento e garanzia delle sue norme. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza dei tratti e dei problemi principali della materia, con particolare riguardo alle caratteristiche distintive dell’ordinamento e della comunità internazionale rispetto agli ordinamenti nazionali e alle loro comunità territoriali. Conoscenze applicate e capacità di comprensione: capacità di interpretazione e analisi delle principali funzioni di organizzazione dell’ordinamento internazionale, con particolare riguardo alla continua tensione tra la loro rispettiva centralizzazione e decentralizzazione. Autonomia di giudizio: capacità di affrontare criticamente le questioni cruciali e più attuali della materia. |
Prerequisiti | È consigliata la conoscenza del Diritto pubblico e del Diritto privato e la capacità di comprendere brevi testi in lingua inglese. |
Metodi didattici | Didattica frontale in aula e seminari di approfondimento su temi specifici. Partecipazione attiva degli studenti alla discussione delle questioni più attuali del diritto internazionale. Possibilità di prevedere la presentazione in aula di brevi ricerche da parte di gruppi di studenti. |
Altre informazioni | La frequenza del corso è consigliata ma non obbligatoria. Per l’assegnazione delle tesi di laurea si terrà conto della frequenza del corso, dell'interesse manifestato per la materia, del voto riportato all’esame e della capacità di consultare testi in lingua inglese o francese. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale, della durata di 15/20 minuti, con possibilità di prevedere verifiche intermedie scritte riservate agli studenti frequentanti, il cui esito complessivo costituirà il voto finale. Nella determinazione del voto finale si terrà conto dell'attiva partecipazione dello studente alle discussioni che si svolgeranno in aula. |