Offerta Formativa 2023/24 - Regolamento 2023
Corso di laurea in Scienze e tecnologie agro-alimentari
Presentazione
Obiettivi formativi specifici |
Il CdL in Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, attraverso percorsi formativi differenziati permette di acquisire conoscenze specifiche ed approfondite nei settori delle scienze e tecnologie agro-alimentari ed enologiche, nonché di maturare competenze e professionalità nei processi di produzione, di analisi, di controllo qualità e nelle attività di indagine scientifica, di sperimentazione e di ricerca nei settori suddetti. Le figure professionali che ne emergono ed i loro compiti sono state da tempo definite a livello di organizzazioni nazionali ed internazionali. La formazione è orientata all'acquisizione di conoscenze che coprano tutti gli ambiti relativi alla produzione, alla valutazione e al miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari, alle indagini analitiche di controllo, alla gestione dei processi e alla commercializzazione. Il corso di studi mira pertanto a fornire allo studente: - una visione completa delle attività e dei problemi connessi con la produzione, la sicurezza, la qualità, la distribuzione ed il consumo di prodotti alimentari ed enologici; - la conoscenza teorica e pratica dei metodi chimici, fisici, biochimici, microbiologici e sensoriali per il controllo e la valutazione dei prodotti alimentari ed enologici, delle materie prime e dei semilavorati; - la conoscenza dei sistemi di gestione della sicurezza, della qualità e dell'igiene dei prodotti alimentari; - la conoscenza dei principi dell'alimentazione e della nutrizione finalizzati alla salvaguardia della salute umana in relazione all'età ed alle condizioni fisiologiche; - la conoscenza degli elementi di economia ai fini della organizzazione e dell'economia delle imprese agro-alimentari e viticolo-enologiche. Il percorso formativo si articola in 6 esami al I anno di corso dedicati interamente alle attività di base, 7 esami al II anno (caratterizzanti ed affini degli ambiti delle tecnologie alimentari e della sicurezza e valutazione degli alimenti) e 6 al III anno (caratterizzanti alle quali, oltre ai precedenti ambiti si aggiunge quello economico). Ai 19 esami si aggiungono attività a scelta dello studente (3 CFU al I anno e 9 al II), attività di orientamento (2 CFU al I anno), e un tirocinio pratico applicativo (6 CFU al III anno). Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli. Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i docenti, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali DSA3. In uscita, l'attività di accompagnamento al lavoro è delegata al servizio di Job Placement del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali. Gli aspetti relativi all'organizzazione e alla gestione del CdL sono descritti in questo Regolamento didattico. |
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Descrizione del percorso formativo |
Il corso di studio in breve Il corso in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari permette di acquisire conoscenze specifiche ed approfondite nei settori delle scienze e tecnologie agro-alimentari ed enologiche e di maturare competenze e professionalità nei processi di produzione, di analisi, di controllo qualità degli alimenti e nelle attività di indagine scientifica, di sperimentazione e di ricerca nei settori suddetti. La figura professionale che ne emerge ed i suoi compiti sono stati da tempo definiti a livello di organizzazioni nazionali ed internazionali, in relazione alla necessità di un continuo adeguamento dei prodotti alimentari ed enologici alle esigenze, sempre crescenti, di sicurezza e di garanzia dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo, e alla necessità di un razionale sfruttamento delle risorse dell'ambiente, nel pieno rispetto dello stesso. Il laureato in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dovrà essere pertanto dotato di competenze operative tali da consentirgli di svolgere attività tecniche gestionali e di servizi aziendali, attività di laboratorio e di supporto alla produzione nelle filiere produttive di pertinenza. Il corso in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari è articolato in due curricula: - Tecnologie Agro-alimentari, - Viticoltura ed Enologia. Ha una durata di 3 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. Il numero complessivo di esami è pari a 19, escluso le attività formative a scelta dello studente ed idoneità. Tali attività formative, organizzate su base semestrale e annuale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, etc.). Tutti gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del Dipartimento. |
Conoscenze richieste per l'accesso |
L'accesso al CdL in Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso, non vincolante per l'iscrizione, volto a individuare eventuali lacune formative da colmare individualmente con la frequenza dei corsi preliminari organizzati del Dipartimento DSA3 e delle attività di supporto effettuate durante lo svolgimento dei singoli insegnamenti. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL. |
Modalità di ammissione |
Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea. 1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3. 2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA. Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente. 3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3. Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16. Il test si tiene in tre appelli le date sono indicate nel sito del DSA3 vedi link. |
Orientamento in ingresso |
Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha partecipato alle attività proposte dall'Ateneo. Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento nell'ambito di AgriUmbria 2022 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione. Per i Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento (PCTO) il DSA3 propone i seguenti laboratori: - Laboratorio di Biologia - Laboratorio di Patologia Vegetale - Laboratorio di Miglioramento Genetico Animale - Laboratorio di Microbiologia - Laboratorio di Micropropagazione - Laboratorio di Bioeconomia. |
Orientamento e tutorato in itinere |
Attività svolte dal DSA3
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Numero degli iscritti |
Dai dati di Ateneo, nell’ultimo triennio relativi alle caratteristiche degli studenti in ingresso, alla fase di accesso al corso, alla regolarità del percorso formativo con un focus sulle esperienze all’estero emerge quanto di seguito riportato. I dati sono aggiornati al 4 agosto 2021. INGRESSO: Nell’a.a. 2020/2021 il numero degli iscritti è pari a 219. Il confronto con la rilevazione dello scorso anno mostra infatti che il numero di iscritti al CdS risulta in aumento di 2 punti, passando da 217 a 219. Peraltro, tali tendenze si inseriscono in un quadro caratterizzato da progressivo miglioramento. Si osserva, una lieve flessione del numero di studenti iscritti in corso nell’a.a. 2020/2021. Tale percentuale risulta del 74%, determinando un aumento del numero degli iscritti fuori corso (26%). Rimane invariato il numero di studenti part-time (4). Gli immatricolati puri risultano essere 56, contro i 65 dell'anno precedente. L’analisi del profilo degli immatricolati puri del CdS di STAGAL evidenzia una massiccia percentuale degli studenti, oltre la metà, proviene dalla regione Umbria (59%). Da sottolineare che la quota di iscritti provenienti da fuori regione è notevole (39%) e, che solo il 2% ha provenienza estera. Va segnalata la presenza di un legame importante tra diploma conseguito e ambito disciplinare degli studi universitari intrapresi. Dal collettivo esaminato emerge, infatti, che il 48% proviene da istituti tecnici, il 21% dai professionali, il 18% è in possesso della maturità scientifica, il 7% di quella classica, del tutto marginale, infine, il liceo artistico (4%) e diploma straniero (2%). Concentrando l’attenzione sul voto del diploma, si osservano differenze importanti rispetto al voto medio di diploma, che è compreso per il 52% nel range tra 60-79, per il 36% tra 80-99 e per l’11% ha avuto una carriera scolastica tendenzialmente più brillante (100). PERCORSO La serie storica evidenzia come i dati relativi ai flussi in uscita siano tendenzialmente stabile negli ultimi anni, dove si registra un dato invariato rispetto all’a.a. precedente per il mancato rinnovo (24), per trasferimenti ad altri corsi (4) e abbandoni per rinuncia (11). Un apprezzabile miglioramento si osserva, invece per i flussi in entrata, sono 6 gli studenti che hanno chiesto e ottenuto il trasferimento da altro corso. La regolarità negli studi, che misura la capacità di concludere il corso di laurea nei tempi previsti dall’ordinamento, ha mostrato nell’ultimo a.a. 2020/2021 una leggera flessione. Rispetto alla ricognizione dell’a.a. 2019/2020, si registra un calo sensibile della percentuale di studenti iscritti al I anno che ha superato esami curriculari (56%) acquisendo un minor numero di 14,23 CFU, all’opposto, però, il voto medio è migliorato di oltre 1 punto, passando da 23,5 a 24,7. Negli anni successivi al primo, il voto medio agli esami superati (25,99) rimane pressoché invariato. Il confronto con le precedenti rilevazioni evidenzia un tendenziale miglioramento del numero di studenti che durante il percorso formativo ha maturato un’esperienza di studio nell’ambito dei programmi dell’Unione europea (Programma Erasmus+ e Programma Erasmus+ Mobilità per Traineeship) e degli altri programmi riconosciuti dal corso (Accordi quadro). Se assente negli anni precedenti questo fenomeno ha coinvolto l’0,46% degli studenti iscritti (dati riferiti al 30/04/2021). Si evidenzia la contrazione generalizzata della mobilità in uscita causata dall’epidemia da Covid-19. Tale contrazione si manifesta però con intensità diversa tra i CdS triennali e magistrali. USCITA Il numero dei laureati si è sensibilmente ridotto, passando da 46 nell’anno solare 2019 a 31 del 2020. Fra i laureati, il 65% conclude gli studi in corso. Molto elevato è Il voto medio di laurea che risulta inferiore a 90 9,7%, compreso nel range tra 91- 105 per il 64,5%, mentre per il 25,8% è compreso tra 106- 110. Il 76,6% dei laureati del corso di laurea in STAGAL (laurea triennale), dopo il conseguimento del titolo, decide di proseguire il percorso formativo iscrivendosi a un corso magistrale che per il 53,3% rappresenta il naturale proseguimento del proprio iter formativo. |
Risultati in termini di occupabilità |
Per favorire l’occupabilità di studenti, laureandi e neolaureati del Corso di studi sono stati organizzati una serie di seminari e con esperti e rappresentanti del mondo del lavoro ed inoltre consultazioni con le parti sociali: Le informazioni sono reperibili nel quadro B5 della scheda SUA. Il rapporto di indagine 2020, che derivano dalle informazioni fornite dalla banca dati Almalaurea, fotografa la situazione occupazionale dei laureati di di Scienze e Tecnologie Agroalimentari classe (L-26) (STAGAL) a 1 anno dal conseguimento del titolo (https://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2020&corstipo=L&ateneo=70023&facolta=1351&gruppo=tutti&pa=70023&classe=10020&postcorso=0540106202600003&isstella=0&annolau=1&condocc=2&iscrls=tutti&disaggregazione=&LANG=it&CONFIG=occupazione). Tale valutazione ha coinvolto: 44 laureati del 2019 a 1 anno dalla laurea. Fra i 44 laureati a un anno dal conseguimento del titolo di studio, 35 hanno partecipato all'indagine condotta da AlmaLaurea nel 2020. Tuttavia, per un’analisi più accurata degli esiti occupazionali dei laureati di STAGAL e maggiormente confrontabile con altri dati, sono stati coinvolti solo i laureati che non lavoravano al momento della laurea: quindi il collettivo esaminato scende a 29. Il confronto tra i dati rilevati a livello di ateneo e classe totale di atenei porta ad analoghe considerazioni. Dall’analisi dei dati AlmaLaurea, si evince che il collettivo esaminato aveva un'età media alla laurea di 24,3 anni e un voto di laurea medio pari a 102,3/110. La durata media degli studi si è allungata a 4,0 anni. Per esaminare le performance occupazionali dei laureati di STAGAL, è interessante considerare che il 72,4% dei laureati dopo il conseguimento del titolo è iscritto ad un corso di laurea ed inoltre, che il 65,5% dei laureati, è attualmente iscritto ad un corso di laurea magistrale. Tale scelta appare in calo rispetto al quadro rilevato a livello di Ateneo e di classe su totale che è pari al 71% e 71,9%, rispettivamente. La principale motivazione alla base di tale scelta è legata ad aspetti di natura lavorativa: il 23,8% intende migliorare le possibilità di trovare lavoro e il 14,3% ritiene che la laurea magistrale sia una condizione necessaria per trovare lavoro, così come per migliorare l’attuale situazione lavorativa in termini di inquadramento/stabilizzazione, mansioni e retribuzione. Il 61,9% è spinto, invece, dal desiderio di migliorare la propria formazione culturale. A fronte di quanti hanno deciso di iscriversi a un corso di laurea magistrale, la parte restante (27,6%) conclude la propria formazione universitaria con la laurea triennale di STAGAL. Le ragioni di tali percentuali sono in parte da attribuire al fatto che il curriculum in Viticoltura ed Enologia (VE) del corso permette l'acquisizione del titolo di enologo, così come previsto dalla Legge n. 129/ 1991 che regolamenta questa professione. Tutt’altro che trascurabile la popolazione che lamenta la mancanza di un corso di laurea magistrale nell’ambito disciplinare di suo interesse (25%), che tra l’altro può, almeno in parte, essere legato al curr. VE, non essendo presente nell’Ateneo Perugino un corso di laurea magistrale in ambito enologico. Sarà interessante monitorare l’evoluzione di tale indice alla luce della nuova offerta formativa che ha portato ad una rimodulazione del corso di laurea magistrale in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti articolandolo in tre curricula specifici (Tecnologie Alimentari (TA), Tecnologie Olivicolo-Olearie (TOO) e Tecnologie Birrarie (TB)). La nuova offerta formativa è erogata a partire dall’a.a. 2020-2021. Nel 71,4% dei casi la laurea magistrale rappresenta il proseguimento 'naturale' della laurea triennale, la restante quota (19%), invece, orienta la propria scelta verso un corso di laurea magistrale che rientra nel medesimo settore disciplinare pur non rappresentando il proseguimento 'naturale'. Il 58% migra direttamente verso la laurea magistrale, attiva presso lo stesso Ateneo, sebbene sia erogata un’ampia offerta formativa distribuita in tutta Italia. A tale positivo risultato si associa un’elevata soddisfazione (8,3/10) da parte di chi ha confermato questa scelta. A chi ha deciso di iscriversi ad un corso di laurea magistrale si affianca una quota importante (58,6%) di laureati che non lavorano, non cercano lavoro, ma sono impegnati in un corso universitario o in un tirocinio/praticantato (sono compresi quanti risultano impegnati in dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, master universitari, etc…) A un anno dal conseguimento del titolo della laurea di STAGAL, il tasso di occupazione è del 24,1% ed evidenzia una differenza tra uomini e donne, a favore dei primi. L’esito della condizione occupazionale mostra che i tempi di ingresso nel mercato del lavoro dopo la laurea (mesi, in media), considerando il tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro, è in media di 3 mesi. Anche per questo indice, si confermano le tradizionali differenze di genere, infatti, sono occupati solo gli uomini per il 38,9%. L’analisi delle caratteristiche del lavoro svolto, e in particolare della tipologia di contratto lavorativo, evidenzia delle marcate differenziazioni fra settore pubblico e privato e in accordo con le recenti riforme nell’ambito del diritto del lavoro (job acts, ect…). A un anno dal conseguimento del titolo gli occupati assunti con un contratto non standard o contratti formativi rappresentano rispettivamente il 42,9% e 28,6% dei laureati di STAGAL. Purtroppo, una quota consistente il 14,3% coinvolge gli occupati senza contratto o altro autonomo. Si ritiene interessante valutare l’efficacia della laurea nell’attività lavorativa, considerando l’utilizzo delle competenze acquisite durante gli studi. A tale riguardo, si rileva che per il 71,4% dei laureati occupati a un anno il titolo utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea. All’opposto, tale percentuale scende in misura consistente tra gli occupati a livello di ateneo (44,1%) e classe totale di atenei (59,6%). L’indagine di AlmaLaurea 2020 approfondisce le caratteristiche delle aziende che occupano il collettivo esaminato. L’incidenza degli occupati nel settore pubblico è diminuita e coinvolge il 14,3%, mentre decisamente più frequente è essere impiegati nel settore privato (85,75). La coerenza tra percorso di studi concluso e relativa attività professionale emerge, tra l’altro, prendendo in considerazione il ramo di attività economica dell’azienda dove il laureato ha trovato lavoro. In particolare, il 42,9% e il 28,6% degli occupati sono assorbiti rispettivamente dall’industria manufatturiera e dal settore agricolo, mentre il 14,3% si distribuisce in egual misura tra istruzione e ricerca e consulenze. Nel 2020 la retribuzione mensile netta (media in euro) a un anno dal titolo è per i laureati di STAGAL pari a 1.417. Livelli di retribuzione decisamente superiori rispetto alle retribuzioni rilevate a livello di ateneo (1.082) e classe totale di atenei (1.102). Questo valore registrato nel 2020 rappresenta il più alto valore nei livelli retributivi degli ultimi anni. La soddisfazione generale per il lavoro svolto a un anno dalla laurea è tendenzialmente più brillante che in media raggiunge l’8,8 su una scala 1-10, rispetto a quelle registrate a livello di ateneo e classe totale di atenei 7,7 su massimo di 10. In conclusione, il rapporto di indagine 2020 che restituisce una fotografia della situazione occupazionale dei laureati STAGAL, secondo le informazioni fornite dalla banca dati Almalaurea, mostra un progressivo miglioramento per quasi tutti gli indicatori considerati nel confronto con quelli rilevati livello di ateneo e classe totale di atenei. |