Insegnamento DIRITTO DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI
Nome del corso di laurea | Politiche e servizi sociali |
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Codice insegnamento | A001414 |
Curriculum | Progettazione delle politiche sociali |
Docente responsabile | Federica Mannella |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2023 |
Erogato | Erogato nel 2024/25 |
Erogato altro regolamento | |
Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | IUS/10 |
Anno | 2 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Nell’ambito del corso saranno approfonditi i seguenti temi: Parte prima: Il regionalismo italiano e la sua evoluzione. Il Titolo V della Costituzione e l’adeguamento ad esso del quadro legislativo ordinario: profili problematici. La potestà statutaria: ordinaria e speciale prima e dopo le leggi di riforma costituzionale. L’organizzazione delle Regioni. La forma di governo regionale. Il Consiglio. Il Presidente. La Giunta. Il Consiglio delle autonomie locali. Le funzioni delle Regioni. Le funzioni normative. Le funzioni amministrative. L’autonomia finanziaria. La partecipazione alle funzioni statali. I poteri dello Stato nei confronti delle Regioni. Il contenzioso costituzionale. Il giudizio di legittimità in via diretta prima e dopo la riforma. I conflitti tra Stato e Regioni. Il regionalismo differenziato: riforme in itinere. Parte seconda: Origine ed evoluzione delle autonomie locali. La potestà statutaria e regolamentare. Organi e funzioni del Comune. Le Province e le Città metropolitane dopo la Legge Delrio. Gli strumenti di raccordo fra Regioni ed Enti locali. Il sistema dei controlli. La responsabilità degli amministratori e dipendenti degli enti locali. |
Testi di riferimento | E. Carloni, F. Cortese, Diritto delle autonomie territoriali, Cedam. L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, ultima edizione. |
Obiettivi formativi | Il corso si propone di offrire allo studente l’acquisizione degli elementi teorici e applicativi inerenti il sistema delle autonomie territoriali nell'ordinamento costituzionale italiano. Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente deve dimostrare di avere una adeguata conoscenza della materia, che non sia limitata alla semplice assunzione di nozioni, ma anche alla capacità di critica e di argomentazione. Fondamentale è anche la dimostrazione di aver compreso, e di saper utilizzare, il linguaggio tecnico-giuridico. Inoltre, la capacità di comprensione va rilevata dalla capacità di saper collegare i vari istituti e i vari aspetti caratterizzanti la materia, proprio per evitare una ripetizione mnemonica e sterile degli argomenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente dovrà rivelare una adeguata maturazione, dimostrando di sapere spiegare con riferimento ad esempi pratici e a fattispecie concrete di attualità politica la natura ed il carattere degli argomenti studiati, al fine di coglierne la ratio, i principi ispiratori e i diversi collegamenti. |
Prerequisiti | - Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti dovranno essere in grado di comprendere gli elementi teorici ed applicativi inerenti il sistema delle autonomie territoriali nell’ordinamento italiano, nonché di elaborare idee originali sulla base di una comprensione sistematica e criticamente consapevole delle conoscenze acquisite. - Conoscenza e capacità di comprensione applicate Gli studenti frequentanti utilizzeranno la conoscenza degli elementi teorici ed applicativi inerenti il sistema delle autonomie territoriali dell’ordinamento italiano per l’analisi di fattispecie concrete sottoposte alla loro attenzione dal docente. - Autonomia di giudizio: Gli studenti dovranno dimostrare capacità di indagare, sulla scorta degli strumenti conoscitivi acquisiti, gli esiti applicativi delle riforme costituzionali del sistema delle autonomie italiano e di elaborare autonomamente al riguardo una valutazione critica, giuridicamente supportata, anche utilizzando una prospettiva comparatistica con i modelli di regionalismo e federalismo presenti nel panorama internazionale. - Abilità comunicative: Agli studenti frequentanti sarà offerta la possibilità di migliorare la propria capacità di esposizione articolata ed organica degli elementi acquisiti, nonché di comunicazione chiara delle personali riflessioni maturate, anche attraverso esercitazioni in aula. - Capacità di apprendere Gli studenti frequentanti che si confronteranno con l’analisi di una serie di casi pratici, avranno l’occasione di verificare in concreto ed in itinere le competenze acquisite o implementate durante il corso, i propri punti di forza e di debolezza, sì da intervenire tempestivamente, anche con l’aiuto del docente, a colmare eventuali lacune nella propria preparazione di base. |
Metodi didattici | A lezione verranno esposti analiticamente gli argomenti di cui al programma pubblicato e saranno indicati testi e materiali didattici per ulteriori approfondimenti in ordine ai numerosi profili problematici del riparto di competenze fra Stato, Regioni ed enti locali nell’ordinamento italiano. Gli studenti frequentanti potranno svolgere approfondimenti e relazioni/esercitazioni su temi di maggiore attualità e interesse. |
Altre informazioni | Rispetto al programma d'esame pubblicato, per gli studenti frequentanti è previsto un programma dedicato, basato su materiali e analisi sviluppati nel corso delle lezioni. Sarà previsto settimanalmente, da parte del docente, un orario di ricevimento degli studenti per eventuali chiarimenti e spiegazioni, che si terrà presso la propria stanza, sita in Via A. Pascoli n. 33 (ex facoltà di giurisprudenza), 2° piano, Dipartimento di Scienze Politiche, Area di Studi Giuridici. Il giorno e l'orario sarà segnalato nella pagina relativa all'insegnamento del docente. Nel corso del semestre di insegnamento il docente sarà comunque sempre disponibile per gli studenti prima e dopo ciascuna lezione. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La prova d'esame si terrà in forma orale. All’esame orale viene richiesto al candidato di dimostrare l’apprendimento sistematico e analitico dei principi e degli istituti inerenti l’assetto organizzativo e funzionale delle Regioni e degli Enti locali, dei loro rapporti reciproci e di quelli con lo Stato. Il voto finale viene attribuito alla luce dell’esito del colloquio orale, da cui deve emergere conoscenza e capacità di comprensione degli argomenti trattati, nonché di elaborazione di idee critiche ed originali circa l’assetto attuale dei rapporti fra Stato, Regioni ed Enti locali. |
Programma esteso | Il regionalismo italiano e la sua evoluzione. Il nuovo Titolo V della Costituzione e l’adeguamento ad esso del quadro legislativo ordinario: profili problematici. La potestà statutaria: ordinaria e speciale prima e dopo le leggi di riforma costituzionale. L’organizzazione delle Regioni. La forma di governo regionale. Il Consiglio. Il Presidente. La Giunta. Il Consiglio delle autonomie locali. Le funzioni delle Regioni. Le funzioni normative. Le funzioni amministrative. L’autonomia finanziaria. La partecipazione alle funzioni statali. I poteri dello Stato nei confronti delle Regioni. Il contenzioso costituzionale. Il giudizio di legittimità in via diretta prima e dopo la riforma. I conflitti tra Stato e Regioni. Il regionalismo differenziato e le riforme in itinere. Origine ed evoluzione delle autonomie locali. La potestà statutaria e regolamentare. Organi e funzioni del Comune. Le Province e le Città metropolitane dopo la Legge Delrio. Gli strumenti di raccordo fra Regioni ed Enti locali. Il sistema dei controlli. La responsabilità degli amministratori e dei dipendenti degli enti locali. |