Insegnamento STORIA DEL SISTEMA POLITICO ITALIANO

Nome del corso di laurea Politica, amministrazione, territorio
Codice insegnamento GP003640
Curriculum Management delle amministrazioni e dei servizi
Docente responsabile Loreto Di Nucci
Docenti
  • Loreto Di Nucci
Ore
  • 63 Ore - Loreto Di Nucci
CFU 9
Regolamento Coorte 2023
Erogato Erogato nel 2023/24
Erogato altro regolamento
Informazioni sull'attività didattica
Attività Caratterizzante
Ambito Storico
Settore M-STO/04
Anno 1
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento Italiano.
Contenuti Il corso analizza la parabola del sistema politico italiano in età repubblicana, scegliendo come fuoco tematico la cosiddetta Seconda repubblica. Ovvero il passaggio dalla democrazia dei partiti alla democrazia dell’alternanza e le innumerevoli anomalie che tale passaggio ha portato con sé: partiti personali, dilagare dell’antipolitica, movimenti populisti. Un'attenzione particolare sarà dedicata ai governi dell'ultima legislatura (2018-2023), con un carattere monografico riassumibile nel titolo "La parabola dell'antipolitica e la destra al governo"
Testi di riferimento Per la parte generale :
- S. Colarizi, M. Gervasoni, La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica (Laterza, 2012)
- L. Cafagna, La grande slavina (Marsilio, 2012)

E', inoltre, prevista una lettura a scelta tra tre testi:
- Giovanni Orsina, La democrazia del narcisismo. Breve storia dell'antipolitica, Marsilio, 2018
- Simona Colarizi, Passatopresente. Alle origini dell'oggi 1989-1994, Laterza, 2022
- Paolo Macry, La destra italiana. Da Guglielmo Giannini a Giorgia Meloni, Laterza, 2023

Per gli studenti non frequentanti è prevista una lettura integrativa a scelta tra due testi:
1) Agostino Giovagnoli, La Repubblica degli italiani 1946-2016 (Laterza)
2) Giovanni Orsina, Una democrazia eccentrica. Partitocrazia, antifascismo, antipolitica (Rubbettino)
Obiettivi formativi Al termine del corso gli studenti dovranno essere capaci di individuare con esattezza le radici storiche della crisi italiana. Una crisi che ha radici geopolitiche e storiche. Da un lato, la perdita di rilevanza strategica che l’Italia ha registrato dopo il crollo dell’Unione Sovietica. E, dall’altro, il sommarsi di una crisi fiscale, di una crisi istituzionale e di una crisi morale. La capacità di risalire alle radici della crisi italiana è il prerequisito per dimostrare di conoscere in dettaglio le leggi elettorali (legge Mattarella, legge Calderoli); le riforme costituzionali varate nell’arco del ventennio preso in esame; e la metamorfosi dei partiti politici. Più in generale, gli studenti dovranno essere in grado di maneggiare agevolmente concetti come «democrazia del pubblico», «democrazia partecipativa», «antipolitica», «populismo», «personalizzazione della politica».
Prerequisiti E' richiesta una conoscenza degli assetti costituzionali, delle leggi elettorali e dei principali partiti politici del Novecento italiano.
Metodi didattici Il corso prevede poche lezioni frontali, poiché sarà strutturato in forma prevalentemente seminariale. Il che significa che in aula verranno letti e discussi testi insieme agli studenti. Ad ogni studente verrà poi assegnato un argomento da approfondire, sicché egli dovrà reperire la bibliografia relativa e poi illustrare a colleghi e docente i risultati della sua ricerca.
Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale.
Per gli studenti frequentanti l'esame verterà sullo studio dei libri di testo indicati e sui temi dibattuti a lezione.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso Programma:
Il corso di Storia del sistema politico italiano coprirà l’intera vicenda dell’età repubblicana. Durante la prima lezione verranno fatti alcuni richiami al sistema politico nell’età del liberalismo classico, a quello del liberalismo democratico e infine a quello fascista. Il che vuol dire che non mancheranno rimandi allo Statuto albertino, alla Carta del Lavoro (la Costituzione materiale del fascismo), alla riforma della legge elettorale del 1882, all’introduzione del suffragio universale maschile nel 1912 e alla legge Acerbo del 1923. Dopo questi brevi cenni introduttivi, si affronterà subito il periodo della transizione, perché è durante il biennio 1943-1945, con gli atti fondativi del CLN, che vengono rafforzati dalla scelta proporzionalistica e parlamentaristica dei Costituenti, che prende forma il sistema politico democratico-repubblicano. In sequenza, verranno poi esaminati i seguenti temi: le elezioni del 18 aprile del 1948; gli anni del centrismo; la legge truffa del 1953; i fatti del luglio 1960; i governi di unità nazionale; gli anni Ottanta e l’ascesa di Bettino Craxi; la caduta del muro di Berlino e i suoi riflessi sul sistema politico italiano; la nascita di un partito antisistema; il crollo della Prima Repubblica e l’avvento della democrazia dell’alternanza. Assumendo come terminus a quo il doppio cortocircuito, interno e internazionale, rappresentato dal crollo del comunismo e dalla scoperta della città delle tangenti, ci si concentrerà sull’entrata in politica di un imprenditore che dà vita ad un partito carismatico-padronale. Un partito espressione di una violenta ondata antipolitica e che promette un “nuovo miracolo italiano”. Seguendo la parabola del berlusconismo si analizzerà la trasformazione della forma-partito, con il dilagare dei partiti personali, il passaggio dalla democrazia dei partiti alla democrazia dell’alternanza, nonché l’irruzione di un movimento antipolitico e populista come il «Movimento Cinquestelle».
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