Insegnamento ORGANIZZAZIONE DELL'ASSISTENZA
Nome del corso di laurea | Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di infermiere) |
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Codice insegnamento | 50525207 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
CFU | 7 |
Regolamento | Coorte 2020 |
Erogato | Erogato nel 2022/23 |
Erogato altro regolamento | |
Anno | 3 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa integrata |
Suddivisione |
DIRITTO DEL LAVORO
Codice | 50009701 |
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CFU | 1 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Management sanitario |
Settore | IUS/07 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Lisa Taschini |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso mira ad offrire agli studenti del Corso di laurea in Scienze Infermieristiche le basi giuridiche necessarie per un approccio consapevole e informato al mondo del lavoro. Si provvederà quindi a studiare gli istituti giuridici fondamentali del contratto e del rapporto di lavoro, pubblico e privato, con specifico riguardo alla sanità. |
Testi di riferimento | S. GIUBBONI, A. DI STASI, V. PINTO, Lezioni di diritto del lavoro, Il Mulino, 2022; oltre ai materiali condivisi a lezione. |
Obiettivi formativi | Il modulo si propone di offrire allo studente un approfondimento mirato sulle problematiche essenziali del diritto del lavoro vigente. L'obiettivo del corso è sviluppare nello studente infermiere un metodo giuridico di approccio alle problematiche presentate nella realtà professionale, che consenta di applicare correttamente le nozioni apprese. |
Prerequisiti | Nessun prerequisito didattico. Cultura generale, attenzione all’attualità del mondo del lavoro e capacità logiche. |
Metodi didattici | Lezioni frontali. |
Altre informazioni | Frequenza fortemente consigliata. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame scritto a risposta multipla in modalità integrata con gli altri moduli dell'insegnamento su piattaforma Libreol. |
Programma esteso | Origine ed evoluzione del diritto del lavoro Libertà e rappresentanza sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. La contrattazione collettiva nel comparto sanità. La subordinazione e la qualificazione dei rapporti di lavoro. Il contratto di lavoro subordinato. I rapporti flessibili di lavoro. Il tempo e il luogo della prestazione di lavoro. Poteri del datore di lavoro. L’inquadramento del lavoratore, le mansioni esigibili e il loro mutamento. La retribuzione. Parità di trattamento e contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro. La sospensione del rapporto di lavoro. L’estinzione del rapporto. Rimedi. |
Canale B
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Lisa Taschini |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il corso mira ad offrire agli studenti del Corso di laurea in Scienze Infermieristiche le basi giuridiche necessarie per un approccio consapevole e informato al mondo del lavoro. Si provvederà quindi a studiare gli istituti giuridici fondamentali del contratto e del rapporto di lavoro, pubblico e privato, con specifico riguardo alla sanità. |
Testi di riferimento | S. GIUBBONI, A. DI STASI, V. PINTO, Lezioni di diritto del lavoro, Il Mulino, 2022; oltre ai materiali condivisi a lezione. |
Obiettivi formativi | Il modulo si propone di offrire allo studente un approfondimento mirato sulle problematiche essenziali del diritto del lavoro vigente. L'obiettivo del corso è sviluppare nello studente infermiere un metodo giuridico di approccio alle problematiche presentate nella realtà professionale, che consenta di applicare correttamente le nozioni apprese. |
Prerequisiti | Nessun prerequisito didattico. Cultura generale, attenzione all’attualità del mondo del lavoro e capacità logiche. |
Metodi didattici | Lezioni frontali. |
Altre informazioni | Frequenza fortemente consigliata. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame scritto a risposta multipla in modalità integrata con gli altri moduli dell'insegnamento su piattaforma Libreol. |
Programma esteso | Origine ed evoluzione del diritto del lavoro Libertà e rappresentanza sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. La contrattazione collettiva nel comparto sanità. La subordinazione e la qualificazione dei rapporti di lavoro. Il contratto di lavoro subordinato. I rapporti flessibili di lavoro. Il tempo e il luogo della prestazione di lavoro. Poteri del datore di lavoro. L’inquadramento del lavoratore, le mansioni esigibili e il loro mutamento. La retribuzione. Parità di trattamento e contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro. La sospensione del rapporto di lavoro. L’estinzione del rapporto. Rimedi. |
MEDICINA DEL LAVORO
Codice | 50145101 |
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CFU | 1 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Prevenzione servizi sanitari e radioprotezione |
Settore | MED/44 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Angela Gambelunghe |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | il ruolo della Medicina del Lavoro e normative relative alla tutela della salute nei luoghi di lavoro. Rischi presenti nei luoghi di lavoro(fisico, chimico, biologico, organizzativo) e particolare riferimento ai rischi presenti inell'ambito delle professioni sanitarie. |
Testi di riferimento | dispense fornite dal docente medicina del lavoro e Igiene Industriale- Alessio e Apostoli. Ed. Piccin |
Obiettivi formativi | Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo di lavoro. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali presenti nelle diverse popolazioni lavorative con particolare riferimento agli operatori sanitari.; essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità soggettiva del lavoratore e dell’intero gruppo omogeneo di lavoratori. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative al mantenimento della salute del lavoratore sano o malato. Autonomia di giudizio. Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni apprese. Abilità comunicative. Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Capacità d’apprendimento. Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello di salute occupazionale. |
Prerequisiti | non richiesti |
Metodi didattici | lezioni frontali in aula |
Altre informazioni | nessuna |
Modalità di verifica dell'apprendimento | l'esame prevede una prova scritta come test a risposte multiple. la prova ha una durata di circa 40 minuti (30 domande) ed è finalizzata a verificare la capacità di applicare correttamente le conoscenze teoriche e di comprendere le problematiche proposte. |
Programma esteso | LAVORO: le origini, gli sviluppi, il futuro. VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN AMBIENTE SANITARIO: introduzione, organizzazione della prevenzione nelle strutture sanitarie, la sicurezza, gli infortuni e le patologie da lavoro, rischi da agenti fisici, rischi da agenti chimici, gas anestetici, chemioterapici antiblastici, il documento di valutazione del rischio, rischi da organizzazione del lavoro, movimentazione manuale dei pazienti, stress, lavoro a turni e notturno, burn-out. IL RISCHIO BIOLOGICO IN AMBIENTE SANITARIO: obbligo di denuncia all'autorità sanitaria, obbligo di denuncia all'INAIL e tutela assicurativa, classificazione dei settori a rischio, criteri per valutare il rischio biologico, rischio biologico nel personale sanitario, infezioni di maggior interesse epidemiologico, modalità di trasmissione degli agenti biologici, catena delle infezioni, relazione dose-risposta, misura dell'esposizione, infortuni a rischio biologico, sorveglianza sanitaria (visite mediche ed accertamenti strumentali). RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO. RISCHI e PATOLOGIA DA AGENTI FISICI. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): definizioni, normativa di riferimento, classificazione, regole generali sull'utilizzo dei DPI, la marcatura dei DPI, DPI per le vie respiratorie, DPI per mani/cute, DPI oculari, DPI per il capo, calzature, DPI per l'udito. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI: introduzione, la prevenzione e la gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico per gli arti superiori e per il rachide, metodi di valutazione (OCRA, NIOSH, Snook Ciriello), Metodologia per la valutazione del rischio da movimentazione manuale pazienti nei reparti di degenza, La scelta degli ausili ergonomici per la riduzione del rischio: criteri e procedure, La gestione aziendale del rischio da movimentazione manuale pazienti: difficoltà e procedure. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: LAVORO A TURNI E LAVORO NOTTURNO: definizioni, effetti del lavoro a turni sulla sfera psicofisica, normativa, aspetti preventivi, Salute riproduttiva e attività lavorativa, mobbing, stress e burnout. |
Canale B
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Emilio Paolo Abbritti |
Docenti |
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Ore |
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MEDICINA LEGALE E BIOETICA
Codice | 50145102 |
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CFU | 2 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Prevenzione servizi sanitari e radioprotezione |
Settore | MED/43 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 2 |
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Docente responsabile | Massimo Lancia |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Medicina Legale in ambito Penale e Civile. Bioetica. Principali leggi che regolano la professione. Il rapporto con il paziente. |
Testi di riferimento | Cicognani A, Fallani M, Pelotti S. Medicina Legale. Società editrice Esculapio, Bologna 2019. |
Obiettivi formativi | Consapevolezza del quadro etico e giuridico nel quale opera il professionista sanitario |
Prerequisiti | Non previsti |
Metodi didattici | Lezioni frontali |
Altre informazioni | |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale |
Programma esteso | Inquadramento normativo della professione. Il codice deontologico. La Medicina Legale Penalistica: gli elementi essenziali del reato, la causalità materiale, gli elementi psicologici del reato, i delitti contro la vita, i delitti contro l'incolumità personale. Il consenso informato. Eutanasia e accanimento terapeutico. Interruzione volontaria della gravidanza. La medicina Legale Civilistica: responsabilità civile, danno alla persona, responsabilità professionale. Tutela INAIL ed Inalidità civile. |
Canale B
CFU | 2 |
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Docente responsabile | Cristiana Gambelunghe |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Medicina Legale in ambito Penale e Civile. Bioetica. Principali leggi che regolano la professione. Il rapporto con il paziente. |
Testi di riferimento | Cicognani A, Fallani M, Pelotti S. Medicina Legale. Società editrice Esculapio, Bologna 2019. |
Obiettivi formativi | Consapevolezza del quadro etico e giuridico nel quale opera il professionista sanitario |
Prerequisiti | Non previsti |
Metodi didattici | Lezioni frontali |
Altre informazioni | |
Modalità di verifica dell'apprendimento | esame scritto: 30 domande a risposta multipla (con 3 risposte ciascuna). Ogni domanda vale 1 punto se corretta; risposta sbagliata -0.25; non risposta 0 punti. Tempo assegnato 45 minuti |
Programma esteso | Inquadramento normativo della professione. Il codice deontologico. La Medicina Legale Penalistica: gli elementi essenziali del reato, la causalità materiale, gli elementi psicologici del reato, i delitti contro la vita, i delitti contro l'incolumità personale. Il consenso informato. Eutanasia e accanimento terapeutico. Interruzione volontaria della gravidanza. La medicina Legale Civilistica: responsabilità civile, danno alla persona, responsabilità professionale. Tutela INAIL ed Inalidità civile. |
MODELLI ORGANIZZATIVI DELL'ASSISTENZA - MODULO I
Codice | 50155101 |
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CFU | 1 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Scienze infermieristiche |
Settore | MED/45 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Rosita Morcellini |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Contestualizzazione della tematica. Excursus storico concettuale di riferimento. Lo sviluppo dei modelli organizzativi dell'assistenza. I principali modelli di riferimento nell'attualità. Lo sviluppo di ruolo della professione infermieristica nel contesto sanitario in evoluzione. |
Testi di riferimento | Storia e filosofia dell'assistenza infermieristica. Infermieristica generale e teorie del nursing. Edoardo Manzoni ELSEVIER 1996. Il modello delle prestazioni infermieristiche. Marisa Cantarelli ZANICHELLI 2017. L'INFERMIERE CASE MANAGER. Dalla teoria alla prassi. Paolo Chiari - Antonella Santullo - McGRAW - HILL EDUCATION 2010. CURARE CHI NON PUO' GUARIRE. HOSPICE: cure palliative e approccio interdisciplinare. A cura di Giorgio Cavicchioli. FRANCO ANGELI/SANITA'. INNOVAZIONE E GOVERNANCE delle professioni sanitarie. Bruno Cavaliere - Edoardo Manzoni - Franco Piu. CEA 2015. |
Obiettivi formativi | Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di: contestualizzare le diverse tipologie di organizzazione dei servizi sanitari negli assetti socio demografici in evoluzione. Comprendere il senso e le dinamiche concettuali che hanno prodotto i cambiamenti nella professione. Conoscere i principali modelli di riferimento ed ispirazione delle attuali organizzazioni. Proiettarsi con visione lungimirante, in ottica innovativa, rispetto alle impostazioni di ruolo. Conoscere gli orientamenti attuali di gestione dei diversi setting assistenziali sia ospedalieri che territoriali. Rilevare l'importanza delle infrastrutture tecnologiche a sostegno delle operatività infermieristiche. Conoscere gli aspetti centrali, di sistema, nella prevenzione e gestione dell'evento avverso. Conoscere gli elementi organizzativi caratterizzanti i setting assistenziali con limitazione delle libertà personali degli assistiti. |
Prerequisiti | Conoscenza almeno generale dei contesti operativi ospedalieri e territoriali. Conoscenza generalista dei bisogni assistenziali e delle principali modalità di risposta. Conoscenza degli strumenti di pianificazione dell'attività infermieristica. |
Metodi didattici | Lezioni frontali interattive. Esercitazioni su tematiche d'interesse all'insegnamento anche attraverso l'utilizzo della rete informatica per la ricerca. Brainstorming e restituzione al gruppo. |
Altre informazioni | ----- |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale individuale. |
Programma esteso | Il sistema per la salute. Evoluzione storica della professione infermieristica. Il contributo dei teorici. Evoluzione storica dei modelli organizzativi dell'assistenza: modelli tecnici, modelli professionalizzanti (assistenza per piccole équipe, primary nursing, case management infermieristico). Il modello delle prestazioni infermieristiche. Il modello di analisi di complessità assistenziale. Organizzazione per intensità di cure e complessità assistenziale. Modello a responsabilità gestionale infermieristica della Unità Operativa. |
Canale B
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Palmiro Riganelli |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Contestualizzazione della tematica. Excursus storico concettuale di riferimento. Lo sviluppo dei modelli organizzativi dell'assistenza. I principali modelli di riferimento nell'attualità. Lo sviluppo di ruolo della professione infermieristica nel contesto sanitario in evoluzione. |
Testi di riferimento | Storia e filosofia dell'assistenza infermieristica. Infermieristica generale e teorie del nursing. Edoardo Manzoni ELSEVIER 1996. Il modello delle prestazioni infermieristiche. Marisa Cantarelli ZANICHELLI 2017. L'INFERMIERE CASE MANAGER. Dalla teoria alla prassi. Paolo Chiari - Antonella Santullo - McGRAW - HILL EDUCATION 2010. CURARE CHI NON PUO' GUARIRE. HOSPICE: cure palliative e approccio interdisciplinare. A cura di Giorgio Cavicchioli. FRANCO ANGELI/SANITA'. INNOVAZIONE E GOVERNANCE delle professioni sanitarie. Bruno Cavaliere - Edoardo Manzoni - Franco Piu. CEA 2015. |
Obiettivi formativi | Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di: contestualizzare le diverse tipologie di organizzazione dei servizi sanitari negli assetti socio demografici in evoluzione. Comprendere il senso e le dinamiche concettuali che hanno prodotto i cambiamenti nella professione. Conoscere i principali modelli di riferimento ed ispirazione delle attuali organizzazioni. Proiettarsi con visione lungimirante, in ottica innovativa, rispetto alle impostazioni di ruolo. Conoscere gli orientamenti attuali di gestione dei diversi setting assistenziali sia ospedalieri che territoriali. Rilevare l'importanza delle infrastrutture tecnologiche a sostegno delle operatività infermieristiche. Conoscere gli aspetti centrali, di sistema, nella prevenzione e gestione dell'evento avverso. Conoscere gli elementi organizzativi caratterizzanti anche i setting assistenziali con limitazione delle libertà personali degli assistiti. |
Prerequisiti | Conoscenza almeno generale dei contesti operativi ospedalieri e territoriali. Conoscenza generalista dei bisogni assistenziali e delle principali modalità di risposta. Conoscenza degli strumenti di pianificazione dell'attività infermieristica. |
Metodi didattici | Lezioni frontali interattive. Esercitazioni su tematiche d'interesse all'insegnamento anche attraverso l'utilizzo della rete informatica per la ricerca. Brainstorming e restituzione al gruppo Discussine di casi |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame scritto individuale a stimolo chiuso con risposta aperta |
Programma esteso | Il sistema per la salute. Evoluzione storica della professione infermieristica. Il contributo dei teorici. Evoluzione storica dei modelli organizzativi dell'assistenza: modelli tecnici, modelli professionalizzanti (assistenza per piccole équipe, primary nursing, case management infermieristico). Il modello delle prestazioni infermieristiche. Il modello di analisi di complessità assistenziale. Organizzazione per intensità di cure e complessità assistenziale. Modello a responsabilità gestionale infermieristica della Unità Operativa. |
MODELLI ORGANIZZATIVI DELL'ASSISTENZA - MODULO II
Codice | 50155201 |
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CFU | 1 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Management sanitario |
Settore | MED/45 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Valerio Di Nardo |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Specifiche organizzative dei modelli ospedalieri e territoriali; Modelli organizzativi innovativi; Ambiti di responsabilità dell'infermiere nei diversi modelli. |
Testi di riferimento | Innovazione e governance delle professioni sanitarie. Di Bruno Cavaliere, Edoardo Manzoni, Franco Piu. 2015, Casa Editrice Ambrosiana. I principi dell’organizzazione professionale dell’infermiere – Viaggio nella professione infermieristica. Paola Ripa, Piera Bergomi, Enrico Frisone, Duilio Loi. 2013, Maggioli Editori. |
Obiettivi formativi | Conoscere caratteristiche, punti di forza e elementi di debolezza dei diversi modelli organizzativi e assistenziali; Conoscere il contributo che la tecnologia e le competenze avanzate possono fornire ai vari modelli; Conoscere l'ambito proprio di responsabilità dell'infermiere nei diversi modelli; |
Prerequisiti | Conoscenza degli strumenti operativi per la pianificazione dei piani di assistenza; Conoscere i bisogni di salute attuali e emergenti; Conoscere i principali servizi sanitari presenti sul territorio nazionale. |
Metodi didattici | Lezione frontale; Discussione; Brainstorming. |
Altre informazioni | ---- |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame scritto |
Programma esteso | Modelli Assistenziali in area critica: Il metodo Tri.Co.; Il Triage; Il See &Treat e il Fast Track in pronto soccorso; La Centrale Operativa 118 e il NUE 1-1-2. Modelli Assistenziali Ospedalieri Dal Pronto soccorso alla degenza; Il sistema di Bed Management; Degenza ordinaria e degenza a ciclo breve e/o programmata; Unità Operative a gestione infermieristica; Modelli Assistenziali Territoriali: La Sanità territoriale e il Distretto; La medicina d'iniziativa; Le Case della Salute; Il Chronic care model. L'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Le cure di fine vita, cure palliative, Hospice; modelli di riferimento organizzativo. Le RSA (residenze sanitarie assistite) - Case del sollievo. Il sistema d'integrazione Ospedale/Territorio; le dimissioni protette. L'infermiere di famiglia e di comunità. Ambulatorio Infermieristico. L'infermiere nella farmacia dei servizi. |
Canale B
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Palmiro Riganelli |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Le specifiche organizzative nei diversi setting assistenziali. Autonomie ed integrazioni nella rete dei servizi ospedalieri e territoriali. Le tecnologie al servizio delle organizzazioni. Modelli di riferimento nella prevenzione e gestione del rischio clinico. Modelli organizzativi anche in setting ass.li a limitazione delle libertà personali. |
Testi di riferimento | Storia e filosofia dell'assistenza infermieristica. Infermieristica generale e teorie del nursing. Edoardo Manzoni ELSEVIER 1996. Il modello delle prestazioni infermieristiche. Marisa Cantarelli ZANICHELLI 2017. L'INFERMIERE CASE MANAGER. Dalla teoria alla prassi. Paolo Chiari - Antonella Santullo - McGRAW - HILL EDUCATION 2010. CURARE CHI NON PUO' GUARIRE. HOSPICE: cure palliative e approccio interdisciplinare. A cura di Giorgio Cavicchioli. FRANCO ANGELI/SANITA'. INNOVAZIONE E GOVERNANCE delle professioni sanitarie. Bruno Cavaliere - Edoardo Manzoni - Franco Piu. CEA 2015 |
Obiettivi formativi | Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: Contestualizzare le diverse tipologie di organizzazione dei servizi sanitari negli assetti socio demografici in evoluzione. Comprendere il senso e le dinamiche concettuali che hanno prodotto i cambiamenti nella professione. Conoscere i principali modelli di riferimento ad ispirazione delle attuali organizzazioni. Proiettarsi con visione lungimirante, in ottica innovativa, rispetto alle impostazioni di ruolo. Conoscere gli orientamenti attuali di gestione dei diversi setting assistenziali sia ospedalieri che territoriali. Rilevare l'importanza delle infrastrutture tecnologiche a sostegno delle operatività infermieristiche. Conoscere gli aspetti centrali, di sistema, nella prevenzione e gestione dell'evento avverso Conoscere gli elementi organizzativi caratterizzanti i setting ass.li con limitazioni delle libertà personali dell'assistito. |
Prerequisiti | Conoscenza almeno generale dei contesti operativi territoriali ed ospedalieri. Conoscenza generalista dei bisogni assistenziali e delle principali modalità di risposta ad essi. Conoscenza degli strumenti di pianificazione dell'assistenza. |
Metodi didattici | lezioni frontali interattive. Brainstorming e restituzione di gruppo. Esercitazioni con impiego della rete informatica per la ricerca su tematiche attinenti allo specifico ambito disciplinare. Discussione di casi |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame scritto individuale a stimolo chiuso con risposta aperta |
Programma esteso | Unità Operative per post-acuti a gestione infermieristica. Modelli ass.li in Area Critica. Il Triage nel primo soccorso. See &Treat - Fast Track. Modelli D'integrazione in Area Critica. Degenze a ciclo breve: modelli di riferimento. La Sanità territoriale: organizzazione di rete. La medicina d'iniziativa e le Case della Salute. Il Chronic care model. L'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Le cure di fine vita, cure palliative, Hospice; modelli di riferimento organizzativo. Le RSA (residenze sanitarie assistite) - Case del sollievo. Ambulatorio Infermieristico. Il sistema d'integrazione Ospedale/Territorio; le dimissioni protette. L'infermiere di famiglia e di comunità. L'infermiere nella farmacia dei servizi. Infermieristica psichiatrica: modelli organizzativi. Infermieristica penitenziaria: modelli organizzativi. Il Risk management; assetti di definizione organizzativa. Il modello di gestione della tecnologia (Healt technology assessment). |
ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE SANITARIA
Codice | 50107501 |
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CFU | 1 |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Prevenzione servizi sanitari e radioprotezione |
Settore | MED/42 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Canale A
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Cristina Lavorgna |
Docenti |
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Ore |
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Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Tipologie di sistemi sanitari ¿ Organizzazione ed evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale Strutture centrali e strutture periferiche del Servizio Sanitario Nazionale Programmazione sanitaria e strumenti per il controllo di gestione |
Testi di riferimento | VITALE F., ZAGRA M., “Igiene epidemiologia e organizzazione sanitaria orientate per problemi” (Elsevier,2017).¿ |
Obiettivi formativi | Conoscere i principali aspetti strutturali, organizzativi e gestionali dell’assistenza sanitaria primaria, delle attività di prevenzione e dell’ospedale, incluse le problematiche relative all’integrazione di tali servizi tra loro. Descrivere e mettere a confronto i principali modelli organizzativi della sanità, analizzandone le caratteristiche specifiche e le differenze. Conoscere le attribuzioni del “management”. Individuare e valutare i problemi di salute della popolazione. Programmare attività ed interventi sanitari capaci di rispondere in modo appropriato ai bisogni di salute emersi.¿ ¿ |
Prerequisiti | Conoscenza dei fondamenti dell'epidemiologia |
Metodi didattici | Lezioni frontali |
Altre informazioni | Contatti docente: cristina.lavorgna@unipg.it |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Prova scritta finale da svolgersi sulla piattaforma LibreEOL. Il test consiste in un totale di 40 domande (del tipo vero/falso, risposta singola e risposta multipla) e ha una durata complessiva di 60 minuti. |
Programma esteso | Modelli di sistemi sanitari ¿(mutualistici, universalistici, libero mercato) La struttura organizzativa dei sistemi sanitari ¿ I rapporti professionali, il coordinamento e la direzione ¿ Il Personale Sanitario ¿ L’organizzazione del sistema sanitario italiano ¿ L’Unità Sanitaria Locale ¿ Primary Health Care e Distretti Sanitari ¿ Il Dipartimento di Prevenzione ¿ L’Ospedale¿ Efficacia, efficienza, equità ¿ I Livelli Essenziali di Assistenza¿ I Bisogni, la domanda e l’offerta di prestazioni sanitarie¿ La programmazione degli interventi sanitari ¿ |
Canale B
CFU | 1 |
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Docente responsabile | Cristina Lavorgna |
Docenti |
|
Ore |
|
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Tipologie di sistemi sanitari ¿ Organizzazione ed evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale Strutture centrali e strutture periferiche del Servizio Sanitario Nazionale Programmazione sanitaria e strumenti per il controllo di gestione |
Testi di riferimento | VITALE F., ZAGRA M., “Igiene epidemiologia e organizzazione sanitaria orientate per problemi” (Elsevier,2017).¿ |
Obiettivi formativi | Conoscere i principali aspetti strutturali, organizzativi e gestionali dell’assistenza sanitaria primaria, delle attività di prevenzione e dell’ospedale, incluse le problematiche relative all’integrazione di tali servizi tra loro. Descrivere e mettere a confronto i principali modelli organizzativi della sanità, analizzandone le caratteristiche specifiche e le differenze. Conoscere le attribuzioni del “management”. Individuare e valutare i problemi di salute della popolazione. Programmare attività ed interventi sanitari capaci di rispondere in modo appropriato ai bisogni di salute emersi.¿ ¿ |
Prerequisiti | Conoscenza dei fondamenti dell'epidemiologia |
Metodi didattici | Lezioni frontali |
Altre informazioni | Contatti docente: cristina.lavorgna@unipg.it |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Prova scritta finale da svolgersi sulla piattaforma LibreEOL. Il test consiste in un totale di 40 domande (del tipo vero/falso, risposta singola e risposta multipla) e ha una durata complessiva di 60 minuti. |
Programma esteso | Modelli di sistemi sanitari ¿(mutualistici, universalistici, libero mercato) La struttura organizzativa dei sistemi sanitari ¿ I rapporti professionali, il coordinamento e la direzione ¿ Il Personale Sanitario ¿ L’organizzazione del sistema sanitario italiano ¿ L’Unità Sanitaria Locale ¿ Primary Health Care e Distretti Sanitari ¿ Il Dipartimento di Prevenzione ¿ L’Ospedale¿ Efficacia, efficienza, equità ¿ I Livelli Essenziali di Assistenza¿ I Bisogni, la domanda e l’offerta di prestazioni sanitarie¿ La programmazione degli interventi sanitari ¿ |