L'area umanistica e la Cina

1 febbraio 2016

Il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia organizza il convegno “Patrimoni culturali e scambi universitari con la Cina. Le attività di internazionalizzazione dell’area umanistica: didattica e ricerca”, che si terrà giovedì 4 febbraio 2016 alle ore 10,15 nell’Aula Tesi del Dipartimento in Piazza Ermini 1.


Dopo i saluti del Rettore dell’Università di Perugia prof. Franco Moriconi, del dott. Sergio Maffettone, Console Generale d’Italia a Chongqing e del prof. Tan Hong, Prorettore della Chongqing University of Arts and Sciences (CUAS), discuteranno dell’argomento la prof.ssa Elena Stanghellini, delegata del Rettore per le relazioni internazionali, il prof. Mario Tosti, direttore del dipartimento di Lettere, la prof.ssa Ester Bianchi, docente di sinologia, la prof.ssa Cristina Papa, coordinatrice del Corso di laurea magistrale in Scienze socioantropologiche per l’integrazione e la sicurezza sociale, il dott. Daniele Parbuono, docente alla CUAS e UniPg, e il prof. Luigi Russi, direttore del CLA. Il prof. Angelo Capecci, direttore del Dipartimento, introdurrà e coordinerà l’iniziativa e il prof. Marco Moschini, delegato all’internazionalizzazione del Dipartimento, chiuderà i lavori.

L’iniziativa è finalizzata a dare conto dell’intensa attività di internazionalizzazione del nostro Ateneo rivolta a  diversi atenei cinesi nel campo delle scienze umane e sociali; costituisce inoltre un’occasione di informazione e di confronto per docenti, ricercatori, studenti e dottorandi sul ruolo dell’internazionalizzazione nella didattica e nella ricerca in un’area del mondo molto interessata alla cultura europea e in particolare a quella italiana.

Gli accordi siglati finora riguardano dipartimenti di antropologia, di lingue e letterature, di studi culturali (incluso l’ambito turistico) e di studi sinologici di sette diverse università della Repubblica Popolare Cinese: tre atenei di Qingdao (Shandong), uno di Zhengzhou (Henan), due atenei di Chengdu (Sichuan) e uno di Chongqing; a questi si aggiunge l’accordo con il prestigioso Institute of History and Philology dell’Academia Sinica (Taiwan). In tutti i casi sono stati attivati scambi di ricercatori e docenti (coinvolgendo, negli scorsi due anni, due docenti italiani e due cinesi) e di studenti (30 studenti italiani hanno trascorso un semestre in Cina; 20 studenti cinesi hanno studiato lingua italiana e altre discipline umanistiche a Perugia) dei dipartimenti di Filosofia e di Lettere.Destinati  in particolare a studenti dell’ area umanistica sono disponibili in questo anno ben 30 borse per università cinesi. Si tratta di numeri che l’ ateneo si impegna ad incrementare anche attraverso iniziative mirate che riguardano singoli corsi di laurea e specifiche aree di ricerca. Di particolare rilevanza è la sigla di un accordo attuativo recente con la Chongqing University of Arts and Sciences, presso cui è stato costituito il China-Europe Cultural Heritage Center (Centro di ricerca sul patrimonio culturale antropologico) con l’obiettivo di realizzare scambi e ricerche nel campo dell’antropologia culturale e sociale. All’interno del Centro è stato costituito un Istituto di Lingua e Cultura Italiana finalizzato a insegnare la lingua italiana agli studenti di Antropologia e beni culturali della CUAS che vorranno proseguire gli studi a Perugia iscrivendosi alla per l’integrazione e la sicurezza sociale afferente al Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione. Gli studenti, al loro rientro a Chongqing, dopo aver ottenuto la laurea italiana, potranno iscriversi al terzo e ultimo anno della Laurea magistrale locale in antropologia, conseguendo di fatto il doppio titolo. Analogamente in prospettiva i laureati  magistrali  perugini in Scienze socioantropologiche potranno  frequentare un terzo anno alla CUAS conseguendo anch’ essi un doppio titolo cinese.

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