A Veterinaria terza edizione Master 2° livello

18 gennaio 2016

Venerdì 12 Febbraio 2016, alle ore 09.00, presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, via San Costanzo 4, 06126 PERUGIA, verrà formalmente inaugurata la terza edizione del Master di 2° livello in dairy productionmedicine – DPM - con un workshop dal titolo: “Produzione, salubrità, benessere e sostenibilità: il fondamentale contributo della dairy production medicine.


Interverranno Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’Ateneo di Perugia; Fernanda Cecchini, Assessore all’agricoltura, cultura e ambiente della Regione Umbria; Piero Ceccarelli, Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Perugia; Silvano Severini, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. Coordina il Workshop Cristiano Boiti, decano del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia. Relazioni Programmate: Maurizio Monaci, Direttore del Master Dairy Production Medicine, Alessandro Fantini, Presidente della Società Italiana di Buiatria; Teresa Anna Cantisani, Direttore della Struttura complessa di Neurofisiopatologia - Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia e Jud Heinrichs, Professor of Dairy Science - Penn State University ( PA) USA.

 

La DPM è la risposta professionale della medicina veterinaria alle ormai ineludibili e condivisibili richieste dal cittadino-consumatore di disporre di latte salubre, sicuro e disponibile per tutti, prodotto da animali allevati in condizione di benessere nel rispetto dell’ambiente, e dove l’impiego del farmaco è ridotto all’indispensabile.

Per rispondere a questo complesso impegno, il buiatra è chiamato, comunque, a mantenere fede alla sua mission, vale a dire quello di curare e prevenire le malattie delle bovine,  oltre quello d’essere sempre più parte integrante del processo produttivo del latte.

La DPM fornisce ai buiatri gli strumenti conoscitivi necessari ad un approccio olistico alle patologie d’allevamento e alla salubrità delle produzioni.

L’approccio olistico, altro non è che la conoscenza di tutti quei fattori eziologici e di rischio - genetici, nutrizionali, manageriali, ambientali e sanitari - che possono interferire sulle performance delle bovine, il loro benessere, l’impatto ambientale - inteso anche come gestione e controllo delle zoonosi e i residui nel latte.

Questa implementazione di conoscenze e competenze, impone al buiatra un aggiornamento professionale ordinato e sistematico; in questo modo, potrà esercitare appieno le evidenze scientifiche in sinergia  con le esperienze maturate nell’esercizio della professione.

All’avvio della sua terza edizione, il Master ritiene sia propedeutico trattare nel workshop, su come gestire l’enorme attività della comunità scientifica (big data), e nel dare sistematicità e qualità all’aggiornamento professionale.

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