Meeting internazionale ad Agraria

7 ottobre 2015

Meeting internazionale giovedì 8 e venerdì 9 ottobre nell’Aula Magna di Agraria, a Borgo XX Giugno a Perugia, nel corso del quale sarà ricordata la figura e l’opera del prof. Franco Magni, fisiologo italiano scomparso nel 2005, per molti anni docente ordinario dell’Università degli Studi di Perugia.


Il convegno sarà aperto in Aula Magna giovedì, alle ore 9,30 dal Magnifico Rettore Franco Moriconi e dall’intervento delle autorità accademiche. Si parlerà delle attività internazionali dell’Ateneo e in particolare del progetto “Medea”.

Alle 10 il prof. Lamberto Maffei terra una relazione sul “Sistema nervoso e l’ambiente”. La sessione pomeridiana sarà aperta (ore 15) dall’intervento della prof. Paola Bagnoli su “Franco Magni e la Fisiologia generale a Pisa: il contributo degli invertebrati alle Neuroscienze”. La prima giornata si chiuderà con la visita guidata dei convegnisti all’Orto medievale e alla Chiesa di  San Pietro.

La giornata di venerdì sarà dedicata alle Biotecnologie. Il primo intervento, sempre nell’Aula Magna di Agraria, è del prof. Munis Dundar, presidente di European Biotechnology Thematic Nework Association (EBTNA) che ha promosso il meeting. Tra gli interventi della giornata anche quello del prof. Fabio Veronesi, docente del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, e membro del Senato accademico dell’Ateneo di Perugia.

IL PROFILO

 

Franco Magni (Volterra 6 febbraio 1930-Perugia 29 luglio 2005) è stato un fisiologo italiano.

Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa nel 1955 presentando una tesi

sull’elettrofisiologia dell’occhio svolta presso l’Istituto di Fisiologia sotto la direzione di Giuseppe Moruzzi. Nel 1959-60 quale vincitore di una borsa della Fondazione Rockfeller

frequenta come honorary fellow l’Istituto di Fisiologia della Australian National University diretto da Sir John Eccles dedicandosi a ricerche sulla inibizione presinaptica.

I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Physiology nel 1960-61 ed hanno rappresentato la base per l’attribuzione del premio Nobel a John Eccles. Dopo il suo ritorno nell’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa ha esteso questa ricerca agli insetti pur continuando a lavorare sulla sostanza reticolare.

Le ricerche sugli insetti sull’analisi della funzione visiva dei ragni sono poi state estese ai meccanismi di lampeggiamento delle lucciole. In questo settore è riuscito a dimostrare la regolazione ormonale del lampeggiamento e la funzione biologica. Questa ricerca gli è valsa il

premio dell’Accademia dei Lincei nel 1974.

Nel 1970, quale vincitore di concorso pubblico di Fisiologia Generale, è stato chiamato dalla Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa. Nel 1978 è stato chiamato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia a coprire la cattedra di Fisiologia Umana. In questo periodo si è occupato di studiare i meccanismi neuronali nelle sanguisughe ed ha iniziato una ricerca sull’innervazione vagale del fegato e la sua influenza sulle funzioni stesse.

Nel 1987 ha iniziato una nuova linea di ricerca concernente l’interazione del sistema nervoso con il sistema immune, in particolare ha studiato il controllo vagale sul rilascio dei linfociti da parte del timo. In ultimo si è occupato dei danni legati alla riperfusione del miocardio dopo ischemia studiando in particolare l’influenza dei radicali liberi e dell’ossido nitrico presente nelle cellule endoteliali sulla funzione miocardica e sul flusso coronarico. Inoltre ha coordinato il dottorato in Neurobiologia che in seguito alla presentazione del progetto al Ministero è diventato Dottorato Internazionale. Presidente della biblioteca della Facoltà di Medicina e

Chirurgia È stato coordinatore di diversi progetti europei nell’ambito del programma SOCRATES e del progetto “METE- Medical Assistance and Therapy” nell’ambito del programma Leonardo da Vinci.

È autore di 136 pubblicazioni prevalentemente su riviste internazional (molte di esse su Journal of Physiology) ed è autore di tre monografie dedicate all’elettrofiosiologia e alla fisiologia umana.

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