Ricerca pubblicata su Pharmaceutical Biology

2 settembre 2015

La cipolla “Rossa di Toscana”, coltivata a Cannara, presenta il più alto valore di polifenoli e la maggiore capacità antiossidante, determinando, inoltre, un più elevato incremento medio delle cellule immunitarie antitumorali/antinfettive NK CD16+.


E’ quanto stabilito dagli studi condotti nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Perugia dal gruppo di ricerca coordinato dal Direttore, Professor Benedetto Natalini e composto da Roccaldo Sardella, Maura Marinozzi, Federica Ianni e dall’oncologo Vincenzo Formica dell’Ospedale Universitario di Tor Vergata a Roma.

La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Pharmaceutical Biology, ha messo a confronto le tre cultivar - Rossa di Toscana, Borettana di Rovato e Dorata di Parma -, ampiamente coltivate nel territorio del Comune di Cannara e fornite dal locale Consorzio dei Produttori della Cipolla.

Si tratta del terzo studio (dopo i due pubblicati sulle riviste internazionali Journal of International Scientific Publications: Agriculture and Food e International Journal of Food Properties) in cui l’attenzione dei ricercatori del laboratorio di Analisi farmaceutica del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche perugino era stata indirizzata alla valutazione quantitativa e alla comparazione del grado di pungenza delle tre cultivar.

Lo stesso gruppo di ricercatori si è prefissato l’obiettivo di paragonare il contenuto totale di fenoli e la relativa capacità antiossidante totale di estratti idroalcolici ottenuti dai bulbi delle tre cultivar. “Tutti i metodi sono stati completamente validati prima del loro impiego per la determinazione quantitativa – spiega il professor Natalini -. Gli estratti fenolici sono stati anche testati in vitro per la loro capacità di indurre, nell’uomo, la proliferazione di cellule del sistema immunitario ed in particolare i linfociti NK CD16+, conosciuti per il loro ruolo contro il cancro e i processi infettivi. La ‘rossa di Toscana’, coltivata a Cannara, è risultata essere la cipolla con i risultati più interessanti per il contenuto di polifenoli, capacità antiossidante ed attività sul sistema immunitario”.

Una nuova frontiera nella lotta contro i tumori vede nell’amplificazione delle risposte immunitarie uno strumento terapeutico e preventivo contro il cancro. Considerando che sia l’immunomodulazione sia l’immunostimolazione possono essere favorite da particolari regimi alimentari e analizzando le evidenze sperimentali ottenute dal gruppo di Ricerca coordinato dal Prof. Natalini, la cultivar Rossa di Toscana di Cannara potrebbe essere considerata un potenziale “alimento funzionale”.

Gli interessanti risultati, recentemente descritti sulla rivista Pharmaceutical Biology, rappresentano solo il punto di partenza. I Ricercatori del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche intendono infatti proseguire e approfondire gli studi con l’obiettivo di collezionare dati scientifici in grado di caratterizzare in modo ancor più rigoroso e far emergere le potenzialità dell’eccellente prodotto dell’agricoltura Umbra, i cui risultati verranno riportati in un Convegno di prossima organizzazione.

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