Sicurezza informatica, in corso la sfida fra hacker etici con CyberChallenge.IT. Il prof. Bistarelli firma la prefazione di “The Fallen Dreams: Diario di un Hacker”

6 aprile 2020

L’emergenza Coronavirus non ferma le attività di ricerca e didattica nell’ambito della sicurezza informatica all’Università degli Studi di Perugia.


E’infatti in corso di svolgimento il CyberChallenge.IT 2020, programma italiano gratuito di addestramento alla cyber security per ragazze e ragazzi nati tra il 1996 e il 2003 (16 - 23 anni compiuti nel 2019): si svolge in questo periodo (da marzo a maggio), in via telematica, con l’adesione di 16 sedi universitarie, fra cui anche l'Ateneo perugino

CyberChallenge.IT (https://cyberchallenge.it) è un programma del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Consorzio Interuniversitario per l'Informatica (CINI).

“L’iniziativa rappresenta un'opportunità di imparare, divertirsi e gettare le basi per una carriera nel campo della cyber security” spiega il professor Stefano Bistarelli, del Dipartimento di Matematica e Informatica di Perugia e direttore del Nodo perugino del Cyber Security National Lab.

 

stefano bistarelli

                 (Il Prof. Stefano Bistarelli)

 

Il programma di addestramento di queste settimane culminerà in una gara locale (8-9 giugno) e una nazionale in cui si confronteranno le squadre delle 16 università italiane coinvolte. I migliori avranno la possibilità di entrare a far parte della Squadra Nazionale Italiana di Cyber-defender e concorrere, dal 4 al 6 novembre 2020, all'European Cybersecurity Challenge, previsto a Vienna.

Il professor Bistarelli ha anche firmato, in questo periodo, la prefazione del volume, fresco di stampa, “The Fallen Dreams: Diario di un Hacker” di Demian Kurt con le note e il glossario a cura di Vincenzo Digilio. 

“Dal punto di visto tecnologico – sottolinea il professor Bistarelli - il libro innesca continui richiami ad una storia di cybercrime egregiamente spiegati nelle note aggiunte a piè pagina che rendono il testo apprezzabile anche ad un neofita. Al tempo stesso invece, chi certe cose le ha vissute o almeno conosciute, ne riscopre l’immortalità. È così che leggere di Mirai, di trojan, di spoofing invoca nel lettore più attento la ricerca di approfondimenti e suggerisce nuovi punti di vista che ne arricchiscono le competenze. Oltre che una avvincente lettura il libro potrebbe essere usato come un indice cronologico di tecnologie e problematiche di sicurezza da affrontare in un corso più prettamente indirizzato alle competenze cyber security”.

“The Fallen Dreams: Diario di un Hacker”, narra “la storia di un ragazzo che combatte tra stringhe di codice per hackerare la sterile quotidianità che i media ci vendono come ‘vita’, nel tentativo di ricercare quel codice sorgente che ci riporta alla nostra più profonda identità”.


Il romanzo di formazione di un hacker, dunque, e uno sguardo da insider su un (sotto)mondo quasi sempre ignorato o mis-rappresentato. Ma soprattutto un viaggio nella dimensione etica dell’hacking: una panoramica sugli strumenti che, in una società oggi più che mai votata all’adozione acritica di tecnologie di sorveglianza e controllo, consentono di squarciare il velo dell’apparenza per esporre le contraddizioni del contemporaneo e individuare vie d’uscita possibili.

 

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