Due docenti dell’Università degli Studi di Perugia nell’elenco degli scienziati più influenti al mondo

30 novembre 2018

Si tratta della Prof.ssa Patrizia Pucci, del Dipartimento di Matematica e Informatica e del Prof. Filippo De Angelis, nuovo acquisto dell’Ateneo proveniente dall’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari del CNR, il quale prenderà servizio, dal prossimo 1 dicembre, in qualità di professore ordinario presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, uno dei Dipartimenti di Eccellenza premiati dal MIUR.


La Prof.ssa Pucci si occupa principalmente di modelli governati da equazioni alle derivate parziali di tipo locale e non locale che hanno interessanti applicazioni in campo fisico, economico, biologico e statistico. I modelli coprono anche problemi legati alla geometria differenziale, alla scienza dei materiali, alla meteorologia e ad altri campi. Da segnalare, inoltre,  un altro dei soli quattro matematici italiani presenti nell'elenco, la Prof.ssa Raffaella Servadei,  laureata in Matematica a Perugia e che ha collaborato proprio con la Prof.ssa Pucci dopo il dottorato.

Il Prof. De Angelis si occupa principalmente dello sviluppo di materiali di nuova generazione per la produzione di energia. E’ degno di nota, inoltre, che Dott. Edoardo Mosconi, che ha conseguito il Dottorato a Perugia ed è attualmente anch'egli membro della sede locale dell'ISTM-CNR, sia un altro dei soli cinque chimici italiani presenti nell'elenco.

L’indagine annuale condotta da Clarivate Analytics- la compagnia che gestisce il più accreditato sistema di monitoraggio della ricerca scientifica a livello mondiale, ossia Web-of-Science – della quale sono appena stati pubblicati i risultati, ha identificato circa 6000 nominativi degli scienziati ritenuti più influenti sulla scena mondiale sulla base delle citazioni ricevute dalle rispettive ricerche. Solo una novantina di scienziati italiani compaiono nell'elenco.

“È un riconoscimento che ovviamente fa molto piacere – ha dichiarato il Magnifico Rettore Franco Moriconi – soprattutto perché è la riprova della costante attenzione all’innalzamento della qualità della ricerca, anche attraverso il reclutamento di nuovi docenti, e più in generale del livello accademico dell’Ateneo: un ulteriore sprone per continuare a migliorare e a farci valere sulla scena nazionale e internazionale.”

I risultati completi dell’indagine sono consultabili all’indirizzo: https://hcr.clarivate.com

 

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