Congresso medico alla Sala dei Notari

1 dicembre 2016

Domani venerdì 2 e sabato 3 dicembre, a Perugia, nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, si terrà il Terzo Congresso nazionale “Il laboratorio clinico, l’aterotrombosi e il tromboembolismo”.


 Al convegno, organizzato dal prof Paolo Gresele, docente dell’Università di Perugia, in collaborazione con il prof. Raffaele De Caterina, dell’Università degli Studi di Chieti, parteciperanno circa duecento tra medici, studiosi e ricercatori. 

 Il congresso tratterà, con le relazioni dei maggiori esperti italiani, le novità nel campo dei biomarcatori dell’aterotrombosi, dei nuovi farmaci anticoagulanti e del monitoraggio delle terapie antitrombotiche vecchie e nuove.

Tra i relatori è prevista la presenza del Prof. Peter Libby, del Brigham & Women's Hospital di Boston (Stati Uniti), uno dei maggiori esperti mondiali su questi temi ed in particolare sull’aterosclerosi, e che ha dato alcuni dei contributi fondamentali sul ruolo dell’infiammazione nelle malattie cardiovascolari.

Il congresso è rivolto a medici internisti, cardiologi, encocrinologui, ematologi, angiologi, reumatologi, ginecologi, medici di medicina generale, biochimici clinici, patologi clinici, specialisti in malattie metaboliche e diabetologia, laboratorio di genetica medica, medicina trasfusionale, scienza dell’alimentazione e dietetica, biologi, tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, nonché tecnici di laboratorio biomedico interessati alle tematiche dell’aterotrombosi.

Le malattie aterotrombotiche e tromboemboliche includono l’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale, le malattie delle arterie degli arti inferiori e la trombosi venosa profonda, l’embolia polmonare e il cardioembolismo, e rappresentano nel complesso le prime cause di morte e invalidità.

Alla base di queste patologie ci sono l’aterosclerosi e le condizioni di trombofilia. I meccanismi scatenanti queste malattie sono stati oggetto di intensi studi e di numerose scoperte negli ultimi anni. L’identificazione precoce delle condizioni che portano allo sviluppo dell’aterosclerosi e l’esatta valutazione del rischio trombo- e cardio-embolico sono punti essenziali per mettere in opera misure di prevenzione dell’aterotrombosi e del tromboembolismo. La ricerca di indicatori biologici (bio-marcatori) capaci di evidenziare precocemente lo sviluppo di queste malattie ha portato a importanti avanzamenti che hanno permesso di identificare più accuratamente i pazienti da trattare tempestivamente, riducendo così il rischio di andare incontro ad infarto, ictus e tromboembolia. Tra questi avanzamenti, di particolare rilevanza è lo sviluppo di nuovi e più efficaci farmaci anticoagulanti.

Un’altra tematica attuale di grande rilievo medico in questo ambito è la ricerca delle modalità migliori per monitorare gli effetti dei farmaci antitrombotici attualmente disponibili ed la possibilità di ottimizzarne l’efficacia terapeutica, soprattutto ora che i farmaci disponibili sono aumentati di numero e di efficacia, con molte recenti importanti scoperte.

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