Congresso su "Il laboratorio clinico, l'aterotrombosi e il tromboembolismo"

28 novembre 2016

Nei giorni di venerdì 2 e sabato 3 dicembre, la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, a Perugia, ospiterà il Terzo Congresso “Il laboratorio clinico, l’aterotrombosi e il tromboembolismo” al quale parteciperanno circa duecento studiosi e ricercatori.


L’incontro, di notevole rilevanza scientifica, è organizzato dal prof Paolo Gresele, docente dell’Università di Perugia, in collaborazione con il prof. Raffaele De Caterina, dell’Università degli Studi di Chieti.

Il congresso tratterà, con relazioni dei maggiori esperti italiani, le novità nel campo dei biomarcatori dell’aterotrombosi, dei nuovi farmaci anticoagulanti e del monitoraggio delle terapie antitrombotiche vecchie e nuove.

Tra i relatori il Prof. Peter Libby, del Brigham & Women's Hospital di Boston (Stati Uniti), uno dei maggiori esperti mondiali su questi temi ed in particolare sull’aterosclerosi, e che ha dato alcuni dei contributi fondamentali sul ruolo dell’infiammazione nelle malattie cardiovascolari.

Il congresso è rivolto a medici internisti, cardiologi, encocrinologui, ematologi, angiologi, reumatologi, ginecologi, medici di medicina generale, biochimici clinici, patologi clinici, specialisti in malattie metaboliche e diabetologia, laboratorio di genetica medica, medicina trasfusionale, scienza dell’alimentazione e dietetica, biologi, tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici di laboratorio biomedico interessati alle tematiche dell’aterotrombosi.

Le malattie aterotrombotiche e tromboemboliche includono l’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale, le malattie delle arterie degli arti inferiori e la trombosi venosa profonda, l’embolia polmonare e il cardioembolismo, e rappresentano nel complesso le prime cause di morte e invalidità.

Alla base di queste patologie ci sono l’aterosclerosi e le condizioni di trombofilia. I meccanismi scatenanti queste malattie sono stati oggetto di intensi studi e di numerose scoperte negli ultimi anni. L’identificazione precoce delle condizioni che portano allo sviluppo dell’aterosclerosi e l’esatta valutazione del rischio trombo- e cardio-embolico sono punti essenziali per mettere in opera misure di prevenzione dell’aterotrombosi e del tromboembolismo. La ricerca di indicatori biologici (bio-marcatori) capaci di evidenziare precocemente lo sviluppo di queste malattie ha portato a importanti avanzamenti che hanno permesso di identificare più accuratamente i pazienti da trattare tempestivamente, riducendo così il rischio di andare incontro ad infarto, ictus e tromboembolia.

Tra questi avanzamenti, di particolare rilevanza è lo sviluppo di nuovi e più efficaci farmaci anticoagulanti.

Un’altra tematica attuale di grande rilievo medico in questo ambito è la ricerca delle modalità migliori per monitorare gli effetti dei farmaci antitrombotici attualmente disponibili ed ottimizzarne pertanto l’efficacia terapeutica, soprattutto ora che i farmaci disponibili sono aumentati di numero e di efficacia, con molte recenti importanti scoperte.

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