Ancora scoperte archeologiche ad Orvieto

12 agosto 2016

Ad Orvieto, le ricerche archeologiche dirette dall'etruscologa prof.ssa Simonetta Stopponi, dell'Università degli Studi di Perugia, finalizzate principalmente al restauro di alcune strutture murarie già emerse dai precedenti scavi per consentire la valorizzazione del sito e la sua apertura al pubblico, continuano a restituire preziose testimonianze del passato.


Dalla polvere di Campo della Fiera è spuntato infatti un altro mosaico. Dopo quello raffigurante soggetti marini, la 17esima campagna di scavo ai piedi della Rupe restituisce anche un elegante mosaico a tessere nere e scaglie di marmi policromi provenienti da diverse cave del Mediterraneo. Proviene da un nuovo ambiente, a ridosso dell'atrio della prestigiosa residenza romana, sede del magistrato che presiedeva le annuali riunioni presso il Fanum Voltumnae. Il centro della stanza è decorato da un quadro con un fiore a quattro petali. "Questo tipo di pavimento chiamato dai Romani 'scutulatum' - spiegano gli archeologi - era assai costoso sia per l'esecuzione che per i preziosi materiali impiegati".

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