Offerta Formativa - Regolamento 2023

Corso di dottorato in Biotecnologie

Descrizione

Descrizione del progetto
Il Dottorato in Biotecnologie è rivolto alla preparazione di ricercatori laureati in discipline scientifiche provenienti da differenti aree dei settori biotecnologici, biologici, agrari, veterinari, fisici, chimici e medici. Non a caso, il collegio include docenti derivanti da cinque aree CUN: 02, 03, 05, 06 e 07 che imprimono una forte connotazione trans-settoriale. Tale intersettorialità è coordinata da un forte progetto unitario centrale che è quello di fornire ai dottorandi una visione ampia delle problematiche e delle soluzioni scientifiche e tecniche offerte dalle moderne biotecnologie. In questo modo, alla varietà dei problemi scientifici, presentati dai diversi gruppi afferenti al dottorato, corrisponde la disponibilità ampia in termini di strumentazione condivisibile, metodiche che vengono diffuse fra dottorandi e una vasta discussione dei singoli progetti di tesi con ciascun dottorando da parte di tutti i docenti del collegio nelle varie fasi dalla prima proposta fino alla formulazione finale.
La formazione è incentrata su un approccio fortemente multidisciplinare e trasversale focalizzata sull’approccio del “problem solving” per preparare professionisti capaci di affrontare le sfide nelle imprese e negli enti di ricerca e di ricerca sia pubblici che privati. Il percorso formativo è studiato per fornire una base scientifica e tecnica comune, pur lasciando piena libertà ai dottorandi per quanto riguarda la formazione specifica, soprattutto inerente al progetto di dottorato loro affidato. La formazione comune è finalizzata alla conoscenza di approcci scientifici e di tecnologie tradizionali e fortemente innovativi quali le “omiche” (genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica, lipidomica), il gene editing e i sistemi di analisi ad alto rendimento e ad elevata risoluzione (microscopia elettronica, spettroscopia, bio-Brillouin etc.). Particolare cura viene dedicata alle metodologie e agli approcci legati alla progettazione dell’esperimento, alla comprensione approfondita e alla gestione bioinformatica e biostatistica dei dati ottenuti, in modo da permettere agli studenti di elaborare la loro tesi con criteri scientificamente coerenti e rigorosi. Trattandosi di un dottorato a caratter internazionale, convenzionato con tre atenei stranieri (che non partecipano con borse) viene curato anche tutto il complesso di competenze relative alla comunicazione scientifica orale e scritta in lingua inglese, con diversi strumenti, fra i quali la Winter School in Biotechnology, interamente in inglese con relatori internazionali di elevato livello scientifico e incontri con imprenditori del settore.
La formazione complessiva di ciascun dottorando ruota intorno allo specifico progetto, presentato in fase di selezione e successivamente perfezionato con l’intervento del tutor e del co-tutor. Per ottimizzare la progettazione e l’esecuzione del progetto, sono previste sessioni di discussione e di analisi dei dati in cui i dottorandi sono invitati a sottoporre i loro risultati per un brainstorming con il collegio e gli altri studenti.
Per quanto concerne il merito delle attività di ricerca, il dottorato in biotecnologie si occupa di svariati argomenti. Una lista non esaustiva include:
1. sviluppo, caratterizzazione e impiego di materiali nanostrutturati, progettazione e realizzazione di tessuti su scaffold realizzati in materiali innovativi.
2. messa a punto di metodologie e analisi delle caratteristiche fisico-chimiche di substrati di interesse biotecnologico e medico
3. indagine delle proprietà ottiche, delle proprietà fotofisiche e della dinamica degli stati eccitati di nuovi fluorofori, fotosensibilizzatori e biosensori
4. studio degli effetti di farmaci anti-infiammatori nella funzione delle cellule staminali ematopoietiche e nell’insorgenza dei tumori ematologici.
5. Studio delle basi molecolari delle patologie, con particolare riferimento a quelle neoplastiche e neurodegenerative
6. sviluppo di preparati enzimatici in forma libera e legata a substrati, analisi di esosomi e del lipidoma
7. studio della degradazione delle biomasse con sistemi fisici, enzimatici e microbiologici e dei sistemi di disinquinamento e di contenimento delle contaminazioni
8. interazioni microbiche e dei microrganismi con gli altri esseri viventi; analisi, valutazione, salvaguardia e sfruttamento della biodiversità microbica
9. Bioinformatica, gestione di database, sviluppo di pipeline ad hoc.
10. Studi e applicazioni interdisciplinari sulla sostenibilità
Da questa descrizione sommaria si evince come gli argomenti trattati siano relativi alle biotecnologie in senso lato e siano volte a fornire un quadro ampio e variato cui possano attingere le aziende che operano in convenzione con il dottorato a vario titolo di collaborazione.
Obiettivi del corso
Obiettivo generale del Corso è fornire una preparazione approfondita nella ricerca biotecnologica, con finalità che vanno dalla ricerca di base al trasferimento in campi industriali e di scienze della vita. Il Corso si articola in tre curricula:
-Biotecnologie Mediche, incentrato sulla diagnostica molecolare e clinica e sullo sviluppo di terapie innovative e personalizzate
-Biotecnologie Molecolari e Industriali, incentrato sulle tecnologie microbiologiche, molecolari e cellulari per drug discovery, per lo sviluppo di processi industriali e per le biotecnologie ambientali
-Biomateriali e Biodispositivi, incentrato sullo sviluppo e caratterizzazione di micro e nano materiali e dispositivi per green chemistry e life science.
Gli obiettivi formativi, sono distribuiti fra l’attività didattica, la sperimentazione intorno al progetto di dottorato e le attività di scambio scientifico basate su congressi, scuole, workshope etc.
- Obiettivo dell’attività didattica è fornire un quadro ampio e multidisciplinare delle attività e delle discipline che ruotano attorno al mondo delle biotecnologie. La metodologia è quella della lezione frontale, ma anche della discussione e del brainstorming, in modo da favorire lo sviluppo di sistemi di apprendimento e di condivisone del ragionamento tecnico e scientifico che siano poi utili nei vari ambiti lavorativi in cui i dottorandi si troveranno ad operare.
- Obiettivo dell’attività progettuale è naturalmente lo svolgimento del progetto in Italia e in parte all’estero nella sede scelta dal tutor e dal dottorando. Tale obiettivo viene raggiunto non solo con il lavoro nelle sedi preposte, ma anche con un’attività di scambio, critica e difesa delle ipotesi adottate e dei risultati conseguiti.
- Obiettivo dell’attività congressuale è sia quello di mantenere aggiornati i tesisti negli ambiti specifici, sia quello di favorire la loro capacità di presentazione nelle varie situazioni dai congressi ufficiali ai workshop alle varie iniziative di divulgazione che si presentano in varie occasioni nel corso del triennio.
- L’obiettivo di trasferimento industriale è perseguito a livello dei singoli gruppi e delle relative cooperazioni con ditte esterne che siano interessate a protezione brevettuale, adozione di nuove tecnologie o anche semplicemente soluzione di problemi di ottimizzazione di processo.


Dal punto di vista cronologico, gli obiettivi generali dei dottorandi sono:
1° anno: apprendimento di conoscenze teoriche e sperimentali con lezioni e attività di laboratorio, sotto tutoraggio.
2° anno: sviluppo del progetto di ricerca, partecipazione a congressi, partecipazione ad attività didattica e di training.
3° anno: ricerca e aggiornamento continuo, stesura della tesi sperimentale. Ogni anno gli studenti partecipano attivamente alla Winter School on Biotechnology con ricercatori di fama internazionale, membri del Collegio Docenti e ricercatori e manager industriali.
Sbocchi occupazionali
Scopo del dottorato è quello di sviluppare capacità di tipo progettuali, sperimentali e analitiche fino al raggiungimento di autonomia di ricerca e gestione di progetti per favorire l’occupazione dei dottorandi dopo il conseguimento del titolo nei seguenti settori:

1- Allocazione nel campo della ricerca (università ed altri istituti di ricerca pubblici e privati). La crescente complessità dei compiti dei ricercatori scientifici in vari tipi di istituzioni, richiede personale preparato nelle discipline scientifiche fondamentali, nello specifico del campo di impiego, ma soprattutto versato al “probelm solving”, all’attività in gruppi di ricerca di varie dimensioni e alla flessibilità operativa.


2- Allocazione nelle industrie biotecnologiche, nelle aziende/enti pubblici e privati operanti nel settore dei servizi e nello specifico:
a. laboratori di ricerca e sviluppo di imprese chimiche (chimica fine, bioenergetica, materiali innovativi), farmaceutiche, agro-alimentari, imprese interessate alla utilizzazione di sistemi biologici per microsensori;

b. reparti di produzione e controllo di qualità nelle imprese biotecnologiche ed altre imprese interessate all’innovazione biotecnologiche quali le imprese chimiche e farmaceutiche, le aziende di produzione e formulazione, le aziende interessate alle produzioni agro-alimentari, le aziende di pet food, le imprese interessate alla utilizzazione di sistemi biologici per microsensori; etc.

c. Aziende impegnate nella valorizzazione e nel recupero delle biomasse anche con scopi di produzione energetica

d. laboratori di diagnostica; laboratori di sviluppo e produzione di saggi molecolari e/o cellulari;

e. laboratori di sviluppo e produzione di biosensori e sistemi innovativi per la diagnostica ed il monitoraggio ambientale;

f. aziende di servizi negli ambiti connessi con le biotecnologie industriali, quali laboratori di analisi e di controllo biologico, di pianificazione di attività industriali orientate allo sviluppo sostenibile;

g. enti preposti alla elaborazione di brevetti.


3- Allocazione nel settore delle biotecnologie ambientali e della protezione ambientale, in particolare enti preposti al monitoraggio della biodiversità, dell’inquinamento ambientale e al recupero ambientale;

4- Allocazione nell’ambito del SSN e medico veterinario.

5- - Allocazione nel settore trasversale della progettazione e della gestione di progetti.

Il monitoraggio della occupazione dei dottorandi dopo il conseguimento del titolo ha evidenziato che non ci sono disoccupati, che non ci sono occupati in mansioni diverse da quelle per cui il dottorato li ha preparati, che diversi occupano posti di dirigenza, che almeno alcuni stanno lavorando per creare aziende proprie e che alcuni altri sono o soso stati occupati all’estero.
Condividi su