Anno Accademico 2018/19 - Regolamento 2016

Corso di laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
La caratteristica distintiva degli studi in Scienze politiche in Italia, che è tradizionalmente valorizzata nella Facoltà/Dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo perugino, è costituita dalla interdisciplinarietà. Per operare correttamente ed efficacemente in ambito sociale, politico e amministrativo occorre possedere conoscenze generali e specifiche nei settori storico, giuridico, economico e sociologico. Tali conoscenze sono tenute insieme e rielaborate per mezzo di una metodologia idonea a produrre quella sintesi che appare necessaria a quanti professionalmente intendano porsi nell'ottica dei problemi di una società complessa come l'attuale. Il processo contemporaneo di mondializzazione/globalizzazione, oltre a richiamare tutta la tradizione di studi internazionalistici, che nell'ambito delle Scienze Politiche ha sempre trovato il suo luogo d'elezione, non fa che rendere la necessità di una formazione interdisciplinare, sia nei contenuti sia nelle metodologie, ancora più urgente.
Ciò porta a concludere che il laureato in Scienze Politiche e Relazioni internazionali deve:
- possedere conoscenze e metodologie culturali e professionali di tipo interdisciplinare, tali da consentirgli di valutare e gestire, in modo innovativo, problematiche pubbliche e private in una società complessa;
- avere padronanza del metodo della ricerca empirica in campo storico-politologico, sociologico, statistico ed economico-quantitativo, particolarmente utile alla figura dell'operatore pubblico;
- possedere analoga capacità nell'uso del metodo comparativo, che vale tanto nel campo giuridico quanto in quello storico-politico e politico-sociale;
- conoscere e praticare le principali lingue europee, al fine di operare con competenza sia nel quadro professionale europeo sia nel più ampio contesto delle carriere internazionalistiche.
La formazione del laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali è di taglio spiccatamente multidisciplinare, a partire da un inquadramento storico di ampio respiro che, muovendo dall'approfondimento delle scaturigini moderne dello Stato, giunge a confrontarsi con le dinamiche socio-politich, istituzionali ed economiche più tipiche del mondo contemporaneo. Gli studi affrontati nel corso di laurea offrono al laureato anche le conoscenze giuridiche adeguate alla gestione delle attività pubbliche e alla regolazione delle attività private. Per il raggiungimento di siffatti obiettivi formativi, il corso fornisce conoscenze di base interdisciplinari, realizzando, attraverso uno stretto coordinamento fra i diversi insegnamenti, un percorso attraverso il quale lo studente viene messo in grado di utilizzare una pluralità di strumenti concettuali e operativi al fine di interpretare correttamente fenomeni complessi. All'approccio multidisciplinare si unisce una formazione di settore orientata all'approfondimento delle tematiche gestionali e organizzative tipiche del settore pubblico e di quello privato.
Dopo un biennio comune, il cui obiettivo è di favorire una solida preparazione di base, lo studente può orientarsi tra diversi percorsi formativi:
- uno di taglio internazionalistico, volto a fornirgli conoscenze e competenze sempre più richieste sul mercato del lavoro, dove si assiste alla progressiva internazionalizzazione di ogni carriera professionale per le quali sia richiesta la laurea. Il tutto con adeguata padronanza degli strumenti storici, giuridici, economici e sociali necessari ad interpretare le dinamiche internazionali.
- uno di taglio politologico, volto a fornirgli conoscenze e competenze tanto di carattere teorico quanto di carattere empirico, utili a formare una figura professionale di analista della politica, in grado di padroneggiare le mutevoli dinamiche politico-istituzionali, economico-sociali e organizzative della società contemporanea, e/o a favorire un impegno diretto nella vita civile e politica.
- uno di taglio amministrativistico, che gli consente di acquisire la capacità di operare ad un livello intermedio nel settore pubblico amministrativo, in quello privato, con particolare riferimento ai servizi alla collettività, e nel terzo settore. In particolare, sarà messo in grado di impiegare gli strumenti della comunicazione e dell'informazione applicati al settore pubblico e ai settori privati; di interpretare efficacemente le politiche pubbliche e gli atti di indirizzo; di partecipare attivamente ai percorsi di miglioramento dell'efficienza del settore pubblico.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali (SPRI) si propone di formare laureati in grado di esaminare e interpretare le dinamiche contemporanee socio-politiche ed economiche, interne e internazionali, secondo una prospettiva interdisciplinare, che permetta di inquadrare le questioni legate al governo della società e alla soddisfazione dei suoi bisogni in maniera complessiva. A tal fine il corso fornisce conoscenze di base nei campi economico, giuridico, politologico, sociologico, storico e linguistico e, attraverso un adeguato coordinamento fra i diversi insegnamenti, lo studente viene messo in grado di utilizzare una pluralità di strumenti concettuali. Il laureato è così nelle condizioni di impiegare il proprio titolo in una pluralità di impieghi lavorativi nei settori pubblico e privato e di proseguire nella propria formazione sia attraverso una formazione multidisciplinare avanzata, sia approfondendo, attraverso corsi più mirati, la propria conoscenza in uno degli ambiti della formazione di base.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per l'ammissione al corso è necessario aver acquisito un diploma di Scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo.
Per la proficua frequenza del corso lo studente deve essere in possesso delle conoscenze di base relative alla cultura e alla storia contemporanea, che vengono di norma fornite attraverso la frequenza di una scuola media superiore. L'effettiva acquisizione di tali conoscenze viene accertata dal Dipartimento attraverso una prova scritta alla quale gli immatricolati sono tenuti a partecipare. Il regolamento didattico del corso di studio specifica le caratteristiche della prova e gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da soddisfare durante il primo anno a seguito di un esito non positivo.
Modalità di ammissione
Gli studenti debbono sostenere una prova di accesso la cui funzione è unicamente quella di consentire la verifica della preparazione iniziale con riferimento al possesso di conoscenze culturali e storiche, linguistiche e logico-matematiche. La prova consiste in un test composto da 30 domande a risposta multipla. Qualora l’esito della prova fosse ritenuto non sufficiente, l’accesso al corso di laurea è comunque consentito, ma lo studente è tenuto a svolgere obbligatoriamente, durante il primo anno, attività di recupero deliberate dal Consiglio di Dipartimento.
Orientamento in ingresso
La Commissione orientamento, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti e in raccordo con le strutture d'Ateneo, ha varato un calendario di 12 incontri con le scuole umbre e delle regioni limitrofe. Ad essi si aggiungono i seminari e le lezioni che molti docenti del Dipartimento tengono, su invito, presso istituti d'istruzione superiore del territorio.
Per raggiungere i bacini d'utenza extra-regionali ha avviato uno studio preliminare per la realizzazione di video e altri materiali da diffondere per via telematica e tramite i social network.
In considerazione dell'alternanza scuola/lavoro introdotta dalle nuove norme, la Commissione ha organizzato nel secondo semestre un pacchetti di incontri per gli studenti nei quali si presenteranno, anche sotto forma di laboratori e casi studio, le professioni alle quali si può accedere con i percorsi di studio offerti dal DISP.
Per verificare l'efficacia delle attività svolte, la Commissione ha sottoposto agli studenti un questionario attinente agli strumenti e alle motivazioni che li hanno guidati nella scelta del corso di laurea. Gli esiti della rilevazione sono in corso di elaborazione e contribuiranno a organizzare e definire l'attività d'orientamento dei prossimi mesi.


Sono previsti inviti alle scuole del territorio per assistere ai seminari organizzati nell'ambito de “I mercoledì di Scienze Politiche” in occasione dei quali vengono affrontate tematiche di attualità con un approccio utile alla comprensione da parte di un pubblico vasto.

Parte della attività di informazione e orientamento è svolta attraverso le brochures informative e i contenuti del sito web del Dipartimento. E' possibile, inoltre, incontrare i docenti della Commissione Orientamento.

Nel mese settembre sono previste giornate di presentazione del corso di laurea, degli sbocchi occupazionali, dei servizi offerti ecc.

Gli iscritti al corso partecipano ad una prova di verifica della preparazione iniziale, al fine di accertare quali sono le conoscenze iniziali possedute e fornire indicazioni sulle attività di recupero utili ad una migliore fruizione del corso di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
Gli studenti che lo richiedano possono avvalersi di un tutor individuale che li supporti nelle scelte relative al piano degli studi e nell'affronto delle difficoltà che dovessero emergere.

I docenti a tal fine designato dal corso di studio sono
BELLELLI Alessandra
SIRIANNI Guido
ZANETTIN Federico
RASPADORI Fabio
CARLONI Enrico

Sono inoltre previsti tutor identificati tra gli studenti capaci e meritevoli, ai sensi della legge n. 170/2003.


Per la scelta del tirocinio è previsto uno sportello apposito che ascolta le esigenze e le aspirazioni dello studente e lo orienta verso la soluzione più idonea al completamento della formazione.

È inoltre previsto un servizio di tutorato rivolto agli studenti stranieri in ingresso e agli studenti italiani che si recano per periodi di studio presso università estere convenzionate.

Per gli studenti che intendono proseguire la propria formazione in un corso di laurea magistrale sono previste occasioni di presentazione e illustrazione dei corsi attivati nel Dipartimento, unitamente alla possibilità di seguire lezioni pilota degli insegnamenti impartiti nei corsi di laurea magistrali.

In applicazione delle Leggi n.104/92 e n.17/99 "sull'assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate", l'Università degli studi di Perugia ha attivato iniziative intese a garantire agli studenti disabili pari opportunità nella fruizione del percorso universitario. Per ulteriori informazioni si veda https://www.centrale.unipg.it/servizi/studenti-con-disabilita-e-dsa

Il Consiglio di Dipartimento nomina inoltre un docente responsabile dei servizi per gli studenti diversamente abili.
Numero degli iscritti
Anno Accademico.....................2012/13..................2013/14.................2014/2015

Iscritti al 1°..................................149..........................159...........................121
Iscritti al 2°..................................136..........................114...........................127
Iscritti al 3°..................................104..........................118.............................96
Laureati....................................... 67........................... 99.............................12


I dati segnalano un calo nelle iscrizioni al corso di studio. E' da considerare però la sostanziale tenuta del corso nel passaggio da primo al secondo anno, con una netta diminuzione degli abbandoni rispetto agli anni precedenti. Il buon successo sotto questo profilo dipende dall'investimento sulle azioni di sostegno agli studenti. Resta importante lavorare sull' orientamento anche al fine di rafforzare le motivazioni degli studenti nella scelta del corso di studio e la consapevolezza dell'impegno necessario.
Risultati in termini di occupabilità
...............................................................Corso..........................Totale Ateneo(1)

Tasso di occupazione(2)
a 1 anno...................................................23%................................23%

Laureati attualmente iscritti ad un corso di laurea magistrale(3)
a 1 anno....................................................73%................................62%

Laureati che non lavorano, non cercano lavoro, ma sono impegnati in un corso universitario o in un tirocinio/praticantato(4)
a 1 anno....................................................43%.................................43%

Occupati che, nel lavoro, utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea
a 1 anno.....................................................6%..................................32%

Guadagno mensile netto in euro (medie)
a 1 anno....................................................623..................................779


Indagine 2013: 124 laureati (108 intervistati) a 1 anno. Per una migliore confrontabilità della documentazione, si riportano i dati relativi ai soli laureati che non lavoravano al momento della laurea. (1) Totale relativo al solo tipo di laurea (di primo livello, magistrale o a ciclo unico) in cui rientra questo corso.
(2) sono considerati occupati tutti coloro che dichiarano di svolgere una qualsiasi attività, anche di formazione o non in regola, purché retribuita.
(3) sono considerati anche i laureati iscritti ad un corso a ciclo unico, al corso in Scienze della Formazione primaria, nonché ad un corso di secondo livello presso una delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale.
(4) sono compresi quanti risultano impegnati in dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, master universitari e, per i laureati di primo livello, altri corsi di laurea (di qualunque tipo, compresi i corsi attivati presso una delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale).


COMMENTI
Il tasso di occupazione ad un anno rientra nella media di ateneo e corrisponde in linea di massima alla media nazionale che secondo i dati di Almalaurea è pari al 24%. Le caratteristiche di un corso di laurea triennale nella classe delle lauree in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, infatti, sono tali da privilegiare come esito della laurea di primo livello la prosecuzione in un corso di laurea magistrale. A testimonianza di questo, infatti, la percentuale di coloro che dopo la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali a Perugia proseguono gli studi è sensibilmente più elevata rispetto alla percentuale di ateneo e anche rispetto a quella nazionale. Questo testimonia una buona riuscita del corso che avvia effettivamente agli studi magistrali una elevata quantità di laureati. Ciò dipende anche dall'investimento fatto sulla articolazione delle formazione di base che il Dipartimento fornisce attraverso il corso di laurea e che assicura una ampia possibilità di scelta di possibile prosecuzioni in sede di laurea magistrale.
L'aspetto sul quale invece è necessario intervenire è la professionalizzazione di coloro che decidono di concludere i loro percorso con la laurea triennale o che in ogni caso decidono di approcciarsi subito al mondo del lavoro. Quel che rileva a questo proposito è il dato per cui, pur non essendo il tasso di occupazione ad un anno più basso di quello di ateneo né sensibilmente diverso da quello nazionale, la percentuale di coloro che dichiarano di utilizzare le competenze acquisite durante il corso di laurea è estremamente basso ed anche il guadagno mensile medio è inferiore alla media di ateneo e alla media nazionale. Ciò rende necessario un maggiore investimento sulla professionalizzazione dei laureandi e sulla offerta, oltre che di strumenti che consentono l'acquisizione di conoscenze e competenze, anche di occasioni formative che permettano di migliorare le proprie abilità e capacità.
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