Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Management e cultura italiana del cibo

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il Corso di laurea magistrale in Management e cultura italiana del cibo propone un progetto formativo e culturale che si inquadra nell’ambito delle strategie europee ed italiane per lo sviluppo economico e culturale dei prodotti agroalimentari italiani. Elementi caratterizzanti questo contesto sono il a) Programma quadro per Horizon Europe; b) Strategia Green deal dell’Unione Europea; c) Strategia From Farm to fork, dell’Unione Europea; d) Strategia europea per la Bioeconomia; e) Strategia italiana per la Bioeconomia promossa dall’Agenzia per la Coesione Territoriale .

La LM ha in particolare l'intento di formare laureati con una solida 'formazione scientifica transdisciplinare' e con adeguate conoscenze nelle aree dell’economia agroalimentare, economica, economico aziendale e delle scienze umane.
Le conoscenze professionali che il corso di prefigge di formare sono indispensabili per lo svolgimento di attività nei campi dello sviluppo delle organizzazioni e dei sistemi produttivi agroalimentari, commercializzazione su scala nazionale e internazionale di cibi, della promozione culturale, turistica e gastronomica del cibo italiano e della cultura ad esso legata, della progettazione di attività ed eventi per lo sviluppo dell’economia agroalimentare italiana, particolarmente in un contesto internazionale.
Il profilo culturale e formativo che cui è diretto il corso integra le dimensioni economiche e culturali proprie dei sistemi agroalimentari italiani e quelle della transizione ecologica cui tali sistemi sono chiamati. Tale integrazione permette di formare professionisti con un bagaglio di conoscenze efficacemente idoneo a finalizzare la trasformazione dei sistemi produttivi e delle attività di consumo e fruizione e delle relazioni commerciali verso modelli innovativi e sostenibili.

Le laureate e i laureati in Management e cultura italiana del cibo dovranno possedere una preparazione culturale e professionale e una qualificazione avanzata, fondata su conoscenze di economia, economia aziendale, economia agroalimentare e scienze umane. L’integrazione di queste conoscenze permetterà loro di gestire e progettare processi di sviluppo di imprese, organizzazioni territoriali e istituzioni impegnate nell’agroalimentare, esaltando le relazioni storico-culturali, territoriali, economiche ed ambientali della produzione del consumo delle produzioni agroalimentari Made in Italy.

Le laureate e i laureati magistrali dovranno raggiungere una conoscenza approfondita delle interazioni sistemiche tra produzione, territorio e consumo agroalimentare e poter acquisire conoscenze ed abilità professionali per poter ideare e gestire con ampia autonomia iniziative progettuali per:

a) Area sviluppo dell’offerta
- progettare e gestire iniziative di sviluppo produttivo inerenti il cibo Made in Italy;
- programmare, gestire, valutare progetti inerenti alla valorizzazione della produzione di cibo, che dall'analisi del consumo dei beni agroalimentari giungono fino alle strategie di sviluppo dell'impresa, delle politiche di distribuzione, di prezzo e di promozione della domanda dei prodotti agroalimentari;
- disegnare forme organizzative per il settore agroalimentare e del turismo eno-grastronomico per il rafforzamento strategico dell’offerta Made in Italy;
- progettare aggregazioni territoriali, di diversa scala geografica, per il rafforzamento strategico dell’offerta di cibo Made in Italy;
- gestire i soggetti di tali aggregazioni territoriali;
b) Area sviluppo commerciale
- elaborare in termini economici e culturali programmi di attività commerciale per cibo Made in Italy e il turismo ad esso collegato;
- progettare e gestire iniziative commerciali di scala locale, regionale, nazionale e internazionale inerenti il cibo Made in Italy;
- elaborare progetti e modelli di gestione della biodiversità alimentare a livello locale, regionale e nazionale;
- progettare lo sviluppo e il mantenimento sostenibile di modelli di buone pratiche per la produzione e il consumo alimentare e il turismo;
- elaborare progetti di certificazione della qualità per prodotti alimentari made in Italy e per i servizi agrituristici e turistici ad essi collegabili;
- progettare iniziative economiche e sociali per lo sviluppo di esperienze turistiche in seno a comunità locali;
- progettare processi di trasformazione dei sistemi agroalimentari urbani;
- progettare politiche urbane per il cibo;
- progettare modelli di analisi e di utilizzazione di sistemi informativi e processi decisionali di governo delle aggregazioni locali, nazionali, internazionali finalizzate allo sviluppo del consumo di cibi e servizi turistici Made in Italy.
L'Università degli Studi di Perugia e l’Università per Stranieri di Perugia hanno accumulato notevoli esperienze, sia nella ricerca che nella formazione, con l’istituzione di due corsi di Laurea di primo livello per la valorizzazione economica della produzione gastronomica ed agroalimentare: il CdL in Economia e Cultura dell’Alimentazione (ECOCAL) e il CdL Made in Italy, cibo e ospitalità (MICO).

I driver della competitività dell’agroalimentare italiano, sempre più incentrato sulla qualità e tipicità delle produzioni risiedono, oltre che nell’innovazione, nel complesso delle interconnessioni culturali, nutrizionali, ambientali legate al cibo, all’enogastronomia e all’hospitality. Inoltre, l’intero progetto formativo ha consapevolezza che le competenze tecniche e specialistiche vadano affiancate dalle 'soft skills' quali vettori di engagement all'interno delle organizzazioni e in grado di sviluppare ruoli di leadership e strategie di visibilità.

I laureati e le laureate in Management e cultura italiana del cibo sono dunque professionisti che operano a contatto diretto con o all’interno di imprese, organizzazioni, istituzioni e consumatori e ne disegnano e indirizzano le attività favorendo l’espansione del consumo sostenibile e delle relazioni commerciali.

Il CdL magistrale in Management e cultura del cibo ha la durata di 2 anni, durante i quali lo studente deve acquisire 120 crediti formativi (CFU). La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio.

Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, didattica interattiva, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo mono-disciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.

Il percorso didattico prevede 8 CFU per il perfezionamento della lingua inglese e il raggiungimento del livello B2. In tale modo i laureati e le laureati in Management e cultura del cibo sono posti nelle condizioni di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una delle lingue dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

Il Corso di Laurea prevede un’articolazione in due curricula per meglio rispondere e alle esigenze emerse dalle consultazioni con le parti sociali e dagli studi di settore. Nella valorizzazione economica e commerciale dell’agroalimentare italiano, infatti, è richiesta una comune e solida preparazione interdisciplinare per lo sviluppo delle competenze associate alle funzioni nei contesti di lavoro ma con abilità e skills legati ai diversi contesti di scambio di prodotti e servizi legati alla cultura italiana del cibo.

Un primo curriculum è teso a orientare i laureati all’impegno professionale nell’organizzazione e nel coordinamento del turismo culturale, in connessione con l’ambito enogastronomico e con una forte caratterizzazione con le produzioni tipiche che caratterizzano il Made in Italy.
Il secondo curriculum si concentra sugli aspetti organizzativi e gestionali dell’import-export agroalimentare, con attenzione particolare alla valorizzazione e alla diffusione delle produzioni locali su scala internazionale.

Date tali premesse, entrambi i curricula sono caratterizzati da un percorso formativo che prevede obbligatoriamente tirocini/stage/visite didattiche presso istituzioni, aziende e realtà organizzative che operano nella filiera agroalimentare e che risultano fortemente interconnesse con le risorse culturali ed ambientali dei territori (import-export di prodotti agroalimentari tipici; organizzazione di eventi culturali ed enogastronomici; incoming turistico; progettazione e applicazione di pacchetti per il turismo ecosostenibile; digital marketing; valorizzazione e gestione infrastrutture verdi, enoturismo, etc.).

Inoltre, il percorso di studio prevede nel corso del primo anno, dunque per entrambi i curricula, un armonico bilanciamento tra discipline di natura tecnica (attraverso insegnamenti economico-aziendali, giuridici, matematico-statistici) e di natura umanistica (con insegnamenti dedicati allo sviluppo di abilità comunicative nell’ambito dei lessici specialistici dei mercati e della finanza, oppure rivolti allo sviluppo di competenze interculturali all’interno della complessa relazione tra cibo e società). Entrambi i curricula si rivolgono a settori professionali che al momento non dispongono di figure specializzate, vale a dire che abbiano acquisito, attraverso un percorso formativo apposito, una preparazione integrata e multidisciplinare come quella offerta dal presente Corso di Laurea.

Nel primo anno le laureande e i laureandi in Management e cultura italiana del cibo acquisiscono conoscenze metodologiche avanzate, finalizzate a definire l’impianto concettuale e metodologico per affrontare lo studio specialistico successivo e definire una robusta base per l’esercizio della futura attività lavorativa. Questa formazione avanzata integra gli ambiti disciplinari: Economico, Aziendale, Ambientale, Statistico-matematico, Storico-artistico e Giuridico. Nel secondo anno le laureande e i laureandi affrontano lo studio organizzato nei due curricula con l’obiettivo comune di formare figure capaci di operare efficacemente come manager all’interno del sistema agroalimentare con particolare riferimento alle problematiche dello scambio di prodotti e di servizi che caratterizzano l’eccellenza del Made in Italy con tutte le sue interconnessioni storico-culturali e sociali.

Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento e attività coordinate da un’apposita Commissione per l’Orientamento. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dal Dipartimento DSA3 e il Laureato potrà inoltre usufruire di tutti i servizi di Job Placement degli Atenei perugini.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il progetto formativo riguarda una Laurea Magistrale Interateneo, basata sulla collaborazione tra l'Università degli Studi di Perugia (UniPG) e l'Università per Stranieri di Perugia (Unistrapg). La sede amministrativa del corso sarà l'Università degli Studi di Perugia (Unipg). L'obiettivo formativo della Laurea Magistrale è la formazione universitaria di risorse manageriali per lo sviluppo del turismo enogastronomico sostenibile, dell'export agroalimentare italiano e della gestione delle risorse territoriali e culturali.
Il Corso di Laurea Magistrale è l'unico corso in classe di laurea LM76 a Perugia, uno dei pochi in centro Italia, e l'unione dei due Atenei nell'iniziativa didattica costituisce una fonte di vantaggio competitivo non replicabile in altre iniziative a livello universitario.
La Laurea magistrale intende, inoltre, recepire la strategia europea per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile anche nella gestione delle risorse territoriali e culturali, fondamentali per il turismo e l'agroalimentare italiano nel mondo.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
- possedere una preparazione culturale e professionale e una qualificazione avanzata, fondata su conoscenze in ambito economico, economico-aziendale e sociale, e integrata con una formazione tecnica sulla gestione dell'ambiente naturale e culturale che permetta loro di analizzare, gestire e progettare processi decisionali di sistemi, istituzioni o aziende fortemente interconnessi con l'ambiente, le produzioni agroalimentari e il turismo enogastronomico sostenibile;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici settoriali;
- possedere conoscenze qualificate atte ad analizzare, progettare e utilizzare sistemi informativi e processi decisionali di governo.
Sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea sono da rintracciarsi in attivita` di operation management con funzioni di elevata responsabilità`; in attività` professionali di consulenti nelle filiere agroalimentari sostenibili e nella valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico; di manager e consulenti del business ecologico; di consulenti per la progettazione e l'analisi degli investimenti ambientali; di esperti per la valutazione dell'impatto delle nuove tecnologie sulle organizzazioni complesse e sul territorio e l'ambiente.
La Laurea Magistrale prevede due curricula e la partecipazione a tirocini formativi presso le istituzioni e la fitta rete di aziende private che – in forma singola o organizzata – operano nell'interscambio e offerta di prodotti agroalimentari e/o del turismo enogastronomico e che risultano fortemente interconnesse con le risorse culturali ed ambientali dei territori (import-export di prodotti agroalimentari tipici; organizzazione di eventi culturali ed enogastronomici; incoming turistico; progettazione e applicazione di pacchetti per il turismo ecosostenibile; digital marketing per cibo e turismo; valutazione e gestione infrastrutture verdi; ecc.)
Conoscenze richieste per l'accesso
L'iscrizione al CdLM in Management e cultura italiana del cibo è subordinato al possesso della laurea triennale o del diploma universitario di durata triennale inseriti nelle seguenti classi di laurea ai sensi del D.M. 270/2004 e relative integrazioni: L6; L10; L15; L18; L20; L24; L26 (con il conseguimento di almeno 18 CFU nel SSD AGR/01); L33; L37; L40; LGastr; ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo riconducibile alle precedenti Classi di Laurea. In presenza di Laurea triennale priva della suddetta classificazione in classi di laurea, una apposita Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di Studio, verifica l'equipollenza del titolo in termini di requisito per l'accesso.
Dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, un'apposita Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di studio, verifica il possesso della preparazione personale dello studente, secondo le modalità descritte nel Regolamento Didattico del CdS.
Modalità di ammissione
La verifica dell'adeguata preparazione personale del richiedente, che deve essere svolta necessariamente dopo l'accertamento del possesso dei requisiti curriculari, è effettuata da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea, attraverso un colloquio che si svolge con le modalità definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.
La medesima Commissione verifica inoltre l'adeguata conoscenza della lingua italiana per l'accesso al CdS di studenti stranieri in possesso di un “bachelor degree” e titoli equipollenti.

In ogni caso, la personale preparazione del richiedente è data per comprovata per i laureati triennali in università italiane che hanno ottenuto un voto di laurea uguale o superiore a 99/110, o in alternativa il voto medio di carriera di almeno 27/30.

In caso di esito positivo delle verifiche, il richiedente potrà perfezionare l'iscrizione alla laurea magistrale entro i termini indicati nel Regolamento Didattico dell'Università degli studi di Perugia ed in quello del corso di studio interateneo.
Per gli studenti stranieri la commissione valuterà la conoscenza della lingua parlata e scritta dell'Italiano, che non deve essere inferiore al livello B2. Il CdS, utilizzando le esperienze maturate da Unistrapg, promuoverà la possibilità di partecipare ai corsi di lingua italiana.
Orientamento in ingresso
L'organizzazione dell'orientamento è centralizzata a livello di Ateneo (Ufficio orientamento di Ateneo) e di DSA3 (Commissione Orientamento), le cui attività sono finalizzate in primis a favorire una scelta consapevole dei percorsi formativi disponibili, combinando nel contempo informazioni sulle professionalità che si acquisiscono e gli sbocchi occupazionali. Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha partecipato alle attività proposte dall'Ateneo (si veda pdf allegato). La Commissione Orientamento del Dipartimento ha una pagina web dedicata in cui sono riportate tutte le iniziative, i materiali disponibili e la lista dei docenti a cui rivolgersi (https://dsa3.unipg.it/it/orientamento).

Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento nell'ambito di AgriUmbria 2024 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione. Tra le attività del CdS, lo studente interessato al CdS, al fine di una valutazione dei requisiti per l'accesso, potrà rivolgersi al Coordinatore del CdS o al Responsabile della Segreteria Didattica, i quali forniranno le informazioni relativi ai requisiti curriculari (acquisizione di CFU mancanti relativi a specifici SSD) o alla verifica delle conoscenze personali.
Il CdS è pubblicizzato anche sui social.
Anche Unistrapg, università partners del corso interateneo MACIC, dispone di un attivo servizio di orientamento studenti sia in ingresso che in itinere il quale amplifica le iniziative congiunte dei due Atenei per lo sviluppo del cdS.
Il Coordinatore del CdS, il Vicecoordinatore di Unistrapg e i docenti del CdS, coadiuvati dalla Segreteria Didattica svolgono, inoltre, la funzione di orientamento per lo studente, nella scelta delle discipline relative all'Attività a scelta dello studente.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di ricevimento ed è rivolta ad assistere gli studenti nella risoluzione di problemi legati a specifiche situazioni individuali (lavoratori, persone con DSA, ecc.). Ogni docente del corso vedrà assegnato un gruppo ristretto di studenti con cui interagire. I due Atenei dispongono di pagine Facebook, LinkedIn, Instagram e Twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento. Tutte le informazioni relative al CdS, al piano di studi, ai programmi degli insegnamenti, alle finalità del corso, agli sbocchi occupazionali ed altro, saranno reperibili nei siti dei due dipartimenti, assieme alle altre lauree magistrali. UnistraPg ha inoltre ha aperto uno spazio web “Straorientati” specifico per l'orientamento in itinere.
Vedi link: http://dsa3.unipg.it/it/corsi-di-laurea-magistrali;
https://www.unistrapg.it/it/conoscere-l-ateneo/organi-e-strutture/dipartimento-di-lingua-letteratura-e-arti-italiane-nel-mondo/dipartimento-di-lingua-letteratura-e-arti-italiane-nel-mondo-didattica.

Nel complesso i servizi di supporto alla didattica (segreteria studenti, orientamento in ingresso, orientamento e tutorato in itinere, assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno-tirocini e stage, assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti, accompagnamento al lavoro) sono gestiti a livello di Dipartimento e seguono le indicazioni delle Linee Guida di Ateneo per la gestione dei servizi per gli studenti, dove vengono fornite indicazioni per lo svolgimento dei compiti.
Numero degli iscritti
Risultati in termini di occupabilità
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