Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Politica, amministrazione, territorio

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea si articola in più percorsi curriculari, in ciascun dei quali sono previsti esami obbligatori e crediti spendibili scegliendo gli insegnamenti in un elenco limitato di corsi. Il percorso è articolato in modo che in tutti i curricula siano adeguatamente presenti le aree di apprendimento di carattere storico, sociale, giuridico, economico-quantitativo e linguistico. Gli insegnamenti delle diverse aree di apprendimento sono tuttavia articolati in modo da fornire competenze coerenti con gli obiettvi dei diversi curricula. In tutti i curricula sono previsti stage esterni per 9 cfu, con la finalità di fornire ai laureandi l'occasione di sperimentare l'applicazione delle conoscenze e competenze acquisite in un ambiente professionale qualificato.

La formazione, marcatamente interdisciplinare e multidisciplinare nel suo nucleo comune, con apporti di tipo giuridico-amministrativo, politologico e storico, sociologico, economico e statistico-valutativo, è in grado di fornire le necessarie chiavi di lettura per farsi interpreti e protagonisti delle politiche pubbliche e dell'evoluzione delle forme di governo, regolazione e gestione dei servizi pubblici.

La formazione unisce un approccio di tipo teorico tradizionale ad analisi di caso, laboratori anche interdisciplinari, attenzione ai modelli comparati ed alle dimensioni europee e globali delle problematiche, e mira dunque a formare laureati magistrali in grado di rapportarsi alle diverse problematiche sia in termini teorici e critici che operativi.

Il corso mira a formare laureati magistrali in grado di rapportarsi in modo pienamente consapevole con i processi che attraversano le società complesse contemporanee, rendendoli in grado di coglierne le dinamiche di fondo e le ragioni più contingenti di sviluppo e di crisi, dotandoli dei necessari strumenti di interpretazione, analisi e governo delle attuali fasi di trasformazione delle istituzioni e delle politiche pubbliche, sia nella prospettiva direttamente legata all'azione pubblica che in quella del privato che con il settore pubblico allargato si relaziona.

Dalla formazione interdisciplinare e multidisciplinare deriva in particolare l'obiettivo di formare laureati magistrali in grado di dimostrare la loro capacità di operare nel mondo del lavoro in modo interdisciplinare utilizzando aggiornate tecniche comparative ed operare a livello tecnico-professionale nei comparti in cui è richiesto il possesso di sensibilità e competenze sia manageriali che "politiche". Al tempo stesso, non v'è dubbio che la conoscenza del contesto socio-politico, territoriale e istituzionale di riferimento rappresenti un prerequisito fondamentale anche per operare ad un certo livello nella direzione strategica di realtà operative private. Molteplici tematiche di interesse pubblico, quali ad esempio obiettivi sociali o di tutela dell'ambiente e del territorio, caratterizzano sempre di più le attività di impresa. Sia il settore privato sia il settore pubblico richiedono quindi in misura crescente nuove soluzioni organizzative, ridefinizione dei profili professionali, pratiche di valutazione dell'efficienza, dell'efficacia e della soddisfazione dei cittadini.

Questo approccio formativo mira, nel suo complesso, a formare laureati in grado di relazionarsi con le istituzioni ed i loro processi decisionali; a comprendere la dimensione della sostenibilità delle scelte pubbliche e delle loro implicazioni in termini sia economici che di consenso; a inquadrare bisogni e risorse dei territori e a guirdarne lo sviluppo, ad analizzare le politiche pubbliche progettate nelle diverse dimensioni dell'intervento pubblico e a collocarne gli effetti e le ragioni nel contesto territoriale locale, nazionale e globale.

Questo percorso si articola ed arricchisce seguendo le inclinazioni e le propensioni dello studente, che può maggiormente caratterizzarlo tanto nel senso dell'acquisizione di ulteriori strumenti legati all'analisi e comunicazione politica, alle relazioni pubbliche, all'etica pubblica, all'innovazione e digitalizzazione amministrativa, all'analisi del territorio, così andando a definire più nel dettaglio gli specifici obiettivi formativi e professionali.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale, attraverso lo studio multidisciplinare ed avanzato in ambito di istituzioni pubbliche, storia, diritto, economia, prepara gli studenti a interpretare la realtà contemporanea in tutti i suoi aspetti e consente loro di acquisire le capacità professionali necessarie ad operare efficacemente a livello dirigenziale, pubblico e privato, in ambito locale, statale e sovranazionale. In particolare, il corso, recentemente riformato, si sviluppa attraverso tre distinti curricula, chiaramente orientati a caratterizzare, in questa cornice comune, la formazione verso le sfide del governo delle democrazie, della managerialità pubblica, delle politiche per il territorio e la sostenibilità. Il percorso, quale che sia l'indirizzo curriculare, consente di conseguire un titolo di laurea magistrale in Scienze della politica o in Scienza delle pubbliche amministrazioni (LM 63 o LM 62), e si articola nei seguenti percorsi curriculari: Governo della democrazia ed etica pubblica; Management delle amministrazioni e dei servizi; Politiche territoriali e sostenibilità.

Il Corso di Laurea è articolato in curricula orientati a formare laureati in grado di ricoprire efficacemente incarichi di
• funzionario-manager degli enti pubblici e privati, con ruoli di alta responsabilità in settori di amministrazione attiva, di studio, ricerca, programmazione e gestione d'impresa;
• esperto nel campo dell'analisi politica e del funzionamento delle istituzioni pubbliche, con ruoli di responsabilità nel campo delle relazioni pubbliche e di consulenza politica e specifiche competenze per il governo delle istituzioni democratiche;
• esperto animatore della partecipazione territoriale e gestione dell'amministrazione del territorio, delle trasformazioni orientate alla sostenibilità, con ruoli di responsabilità in settori di amministrazione attiva e di programmazione.

Oltre alle attività più strettamente didattiche, il Corso di Laurea offre stage e tirocini qualificati, anche all'estero, seminari e incontri per l'approfondimento degli aspetti operativi delle amministrazioni pubbliche, per l'analisi e la progettazione di politiche pubbliche.
Complessivamente, la formazione offerta dal Corso di Laurea appare particolarmente adatta all'impiego direttivo nel settore pubblico, nelle associazioni, nei partiti, nei sindacati, nel terzo settore e negli enti privati che abbiano rapporti col mondo delle istituzioni e amministrazioni pubbliche. Il corso è in grado di fornire competenze avanzate utili in ambito di uffici di diretta collaborazione, direzione delle politiche, oltre che dell'analisi politica e giornalistica.

Inoltre, il Corso di laurea è caratterizzato da una significativa apertura verso il contesto internazionale. Sono attivi numerosi accordi Erasmus+, che consentono agli studenti di svolgere attività di studio all'estero. Infine, diversi docenti hanno rapporti di collaborazione con colleghi di università straniere e sono coinvolti in progetti di ricerca internazionali, che hanno importanti ricadute sull'attività didattica.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per tutti gli studenti, l'accesso è condizionato al possesso di requisiti curriculari consistenti nel conseguimento della laurea triennale nella classe delle Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (L-36 ai sensi del DM 270/04 e 15 ai sensi del DM 599/99) o in altre che possono essere indicate nel regolamento didattico del corso di studi.
In alternativa al conseguimento di una delle lauree triennali indicate, lo studente può accedere al corso laddove sia in possesso di 60 CFU in settori scientifico-disciplinari coerenti con la formazione di base necessaria per frequentare il corso di laurea e definiti nel regolamento didattico del corso di studio.

E' inoltre richiesto un livello di conoscenza di una lingua europea equiparabile al livello B2 del framework europeo. Eventuali carenze non precludono l'iscrizione al corso ma possono comportare che parte dei crediti dedicati alle altre attività vengano destinati a raggiungere il livello di conoscenza della lingua richiesto.

Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti è prevista una verifica della personale preparazione, con modalità definite nel regolamento didattico.
Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi, al momento dell'accesso.
Modalità di ammissione
L'accesso al corso di studio è subordinato alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e della preparazione personale.
Per quanto riguarda i requisiti curriculari, le conoscenze necessarie per l'accesso al Corso di laurea magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello nelle classi di laurea:
L-14 SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI;
L-15 SCIENZE DEL TURISMO;
L-16 SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELL'ORGANIZZAZIONE;
L-18 SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE;
L- 20 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE;
L-33 SCIENZE ECONOMICHE;
L-36 SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI;
L-40 SOCIOLOGIA;
o lauree degli ordinamenti previgenti ad esse equiparate.
Al pari è sempre consentita l'iscrizione agli studenti in possesso di un titolo di studio estero riconosciuto idoneo dal corso di studio secondo le normative vigenti.
Qualora lo studente abbia conseguito un diploma di laurea di primo livello in una classe di laurea diversa da quelle prima elencate, l'accesso al corso di laurea magistrale è consentito a condizione di aver conseguito, nel suo complessivo percorso di studi, almeno 60 crediti in uno o più dei seguenti settori scientifico disciplinari:
L-LIN; M-STO; M-DEA; M-GGR; M-FIL; M-PED; M-PSI; IUS; SECS-P; SECS-S; SPS.
In ogni caso il candidato deve aver acquisito almeno 6 crediti formativi in uno o più settori scientifico disciplinari corrispondenti ad una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano. Tale requisito può essere sostituito da una certificazione di conoscenza della lingua internazionalmente riconosciuta equiparabile al livello B1 del framework europeo.

Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che abbiano conseguito la laurea triennale, o l'altro titolo di studio idoneo all'iscrizione, con una votazione pari o superiore a 90/110. Nel caso la votazione conseguita sia inferiore a quella indicata, per l'accesso al corso è richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale prima della immatricolazione nelle date indicate nel sito del Dipartimento.

Ai fini del raggiungimento dei requisiti curriculari per l'accesso al corso, è possibile iscriversi ai corsi singoli, come indicato nel Regolamento procedure e tasse di Ateneo, fino ad un massimo di 30 crediti formativi. L'importo delle tasse di iscrizione versate a tal fine verranno decurtate dall'importo totale di iscrizione al Corso di Laurea Magistrale.
Orientamento in ingresso
La Commissione per l'orientamento in ingresso è coordinata dalla Delegata Dott.ssa Claudia Mantovani, nominata dal Direttore del Dipartimento, e si avvale della collaborazione della Commissione Orientamento, Comunicazione e Promozione del Dipartimento, coordinata dalla Prof.ssa Rita Marchetti. Complessivamente fanno parte delle due commissioni 8 docenti, 2 unità di personale TA e 3 rappresentanti degli studenti.

L'attività di orientamento è svolta sia presso la propria struttura, sia a distanza su Teams, sia, su richiesta, presso le scuole.

Per il CdS, si segnalano le seguenti attività.
- Nel quadro dell'iniziativa OPEN DAY UNIPG 2024 (18-19 aprile 2024), il Dipartimento presenterà i suoi corsi triennali presso il Barton Park di Perugia.
- Il Dipartimento parteciperà all'iniziativa UNIPGORIENTAEXPRESS (7-18 maggio 2024) con tre lezioni-tipo, una per ciascun corso di laurea triennale. Tali lezioni saranno erogate in modalità a distanza e rivolte ad un'ampia platea di studenti e studentesse delle scuole superiori, umbre e non solo.
- Il Dipartimento collabora attivamente alla realizzazione dei corsi di orientamento nelle scuole nell'ambito della convenzione finanziata dal PNRR - Missione 4 “Istruzione e ricerca” Investimento 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università” e coordinata dall'ufficio orientamento di ateneo. Grazie alla collaborazione di oltre 15 docenti sono stati proposti alle scuole tre corsi di orientamento di 15 ore che sono in corso di erogazione nei mesi di gennaio-maggio 2024 presso numerosi istituti del territorio umbro a cui hanno partecipato circa 200 studenti e studentesse:
1. “Le sfide della politica nel mondo globale”
2. “Questioni sociali, sostenibilità, diritti, comunità: sfide per il futuro”
3. “Comunicazione e informazione dalla TV all'era digitale”
4. “Interpretare la contemporaneità: economia, politica, diritto” (quest'ultimo in collaborazione con il Dipartimento di Economia e il Dipartimento di Giurisprudenza)

Per quanto riguarda le iniziative di Dipartimento
(di cui alla pagina https://scipol.unipg.it/studenti/orientamento-studenti-e-comunicazione):
- Il Dipartimento, grazie al fondo assegnato al Dipartimento di Scienze politiche con il Piano di Orientamento e Tutorato “POT 9 – [GPS.UNI] - GEOLOCALIZZAZIONE POLITICO-SOCIOLOGICA PER ORIENTARSI NEL MONDO UNIVERSITARIO. DALLA SCUOLA ALL'UNIVERSITÀ: SAPER SCEGLIERE PER SAPER SPERIMENTARE”, ammesso a finanziamento con Decreto del Segretario Generale del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca n. 1327 del 10 agosto 2023, nell'ambito dell'azione “C - Pratiche laboratoriali” ha organizzato nell'a.a. 2023-2024 due laboratori nelle scuole:
1. “Emozioni, relazioni interpersonali e società. Teorie e percorsi laboratoriali”. Laboratorio di 6 ore tenuto dal Prof. Lorenzo Bruni (marzo 2024). Studenti partecipanti: 4 classi dell'Istituto “Da Vinci” di Umbertide: (circa 80)
2. “Il mio posto nel mondo la nostra idea di cittadinanza”. Laboratorio di 20 ore coordinato dalla Prof.ssa Alessandra Valastro con la collaborazione della Dott.ssa Irene Phellas (aprile 2024). : Studenti partecipanti: 8 studenti delle classi IV e V del liceo “Pieralli” di Perugia
- Il Dipartimento ha sottoscritto una convenzione triennale con l'Istituto “Capitini” di Perugia che facilita il contatto e la collaborazione con la scuola per tutte le iniziative di orientamento.
Orientamento e tutorato in itinere
L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione.
Per le attività di orientamento coordinate e programmate dall'ateneo si veda il documento allegato.

Attività di Dipartimento:

- Attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di ricevimento ed è rivolta ad assistere nella risoluzione di problemi legati alla condizione di studente e al metodo di studio.

- Sono previsti, inoltre, i seguenti docenti di riferimento per ciascun curriculum ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento:
Prof. Loreto Di Nucci (in particolare per gli studenti del curriculum in Governo della democrazia ed etica pubblica)
Prof. Alessandra Pioggia (in particolare per gli studenti del curriculum in Management delle amministrazioni e dei servizi)
Prof. Manuel Vaquero (in particolare per gli studenti del curriculum in Politiche territoriali e sostenibilità)

- Sono previsti tutor identificati tra gli studenti capaci e meritevoli, ai sensi della legge n. 170/2003 che aiutano gli studenti con l'organizzazione del piano di studi e altri aspetti legati alle attività didattiche del corso.
- Per la scelta del tirocinio/stage è previsto uno sportello apposito, curato dalla dott.ssa Flavia Baldassarri, che recepisce le esigenze e le aspirazioni dello/della studente e lo orienta verso la soluzione più idonea al completamento della formazione (https://scipol.unipg.it/studenti/corsi-iscrizione-e-gestione-cfu/stage-tirocini)

- È inoltre previsto un servizio di tutorato rivolto agli studenti stranieri in ingresso e agli studenti italiani che si recano per periodi di studio presso università estere convenzionate. (https://scipol.unipg.it/studenti/area-internazionale/orientamento-e-tutorato)

- In applicazione delle Leggi n.104/92 e n.17/99, l'Università degli studi di Perugia ha attivato iniziative intese a garantire agli studenti disabili pari opportunità nella fruizione del percorso universitario. Il Consiglio di Dipartimento ha nominato la Prof. Amina Maneggia quale docente responsabile dei servizi per gli studenti con DSA o disabilità (https://scipol.unipg.it/studenti/servizi/disabilita-dsa)

ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE
L'attività di comunicazione e promozione del Dipartimento di Scienze politiche è coordinata dalla Commissione Orientamento, Comunicazione e Promozione e si è avvalsa in passato della collaborazione di una società esterna. La comunicazione del Dipartimento prevede in alcuni periodi dell'anno di campagne Google Ads® per la promozione dei tre corsi di laurea triennali (Scienze della comunicazione, Scienze politiche e relazioni internazionali, Servizio sociale). Il Dipartimento gode di una sua propria identità visiva e mantiene regolarmente aggiornato il suo sito www.scipol.unipg.it ed il sito http://scipolorienta.unipg.it/ con tutte le informazioni sulla sua offerta formativa attiva. Inoltre, sta lavorando ad un nuovo layout grafico del sito www.scipol.unipg.it.
Il Dipartimento è sui principali social (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube) ed ha recentemente attivato anche un canale Telegram.
Numero degli iscritti
Gli iscritti sono complessivamente 55 in ulteriore diminuzione rispetto ai 58 dell'a.a. 21/22 e 64 dell'a.a. 20/21. Gli immatricolati sono 18, in diminuzione rispetto ai 23 dello scorso AA. Per quanto riguarda gli iscritti al primo anno, 14 su 18 (il 78%) sono con esami (voto medio 28,2 e 31,17 CFU in media), mentre lo scorso AA erano 15 su 23 (il 65%; voto medio 28,94, 26,09 CFU in media). Il voto alla laurea è per 18 laureati su 21 superiore a 105.
Tenendo conto del riordino operato a partire dall'a.a. 2019-2020, i dati disponibili ed utili sono essenzialmente in larga parte relativi all'ingresso. I dati e gli indicatori sembrano in ogni caso segnalare un dato numericamente ancora limitato degli iscritti, e in diminuzione nel corso degli ultimi due anni accademici. Si tratta di un dato come tale sicuramente migliorabile specie tenuto conto dell'ottima qualità dei corsi come risultante dalle valutazioni degli studenti e della tradizione di eccellenza del percorso di studi, ma che giustifica di per sé un intervento correttivo (cui si è provveduto in sede di modifica del regolamento del corso, per l'a.a. 2023-2024).
Si tratta di un andamento nel complesso non del tutto soddisfacente, e non pienamente rispondente alle reali potenzialità del Dipartimento. Il riordino 2019-2020 del corso, oramai a regime, non sembra avere ancora portato a risultati significativi, con un risultato che non si discosta sostanzialmente da quello del corso precedente alla riforma: il che si ritiene dipendere verosimilmente dall'esigenza di far meglio conoscere l'offerta didattica, da un lato, ma anche dall'esigenza di una maggiore specificazione e caratterizzazione dei curricula. In questo senso si è provveduto rimodulando l'offerta didattica dall'a.a. 2023-2024, ridefinendo meglio i percorsi e i curriculum al fine di aumentarne l'attrattività. Non sfugge che il dato non soddisfacente quanto ad iscrizioni sembra in parte dipendere da fattori “esterni” al corso: il dato di iscrizione alle magistrali nell'Ateneo è spesso non pienamente appagante e dipende ragionevolmente da fattori quali la propensione crescente alla mobilità degli studenti e alla ricerca di tessuti economici e territoriali particolarmente dinamici, oltre che dalla fase pandemica che abbiamo alle spalle che ha inciso sulla capacità del percorso di dispiegare le sue potenzialità, legate in modo significativo alla qualità dell'offerta e alla relazione docente-studente. Si avverte, da quest'ultimo punto di vista, la questione degli studenti-lavoratori (specie delle pubbliche amministrazioni) per i quali va tarata un'offerta mirata, anche valutando l'ipotesi di corsi “ibridi”.
Sul versante dell'attrattività si è intervenuti con attività di orientamento in ingresso in modalità telematica, mentre si è allentata la tradizionale filiera dell'orientamento in presenza sul territorio (che si intende riprendere e promuovere, anche sfruttando le numerose attività in essere con gli istituti scolastici). Le iniziative di orientamento sono state oggetto di specifica attenzione, anche con il rinnovo della composizione della commissione, presieduta ora da Claudia Mantovani, anche nel rapporto con le iniziative di ateneo.
Risultati in termini di occupabilità
Osservando il campione dei soli laureati magistrali in Scienze della politica o Scienze dell'amministrazione dell'Università di Perugia (Indagine AlmaLaurea) a tre anni dalla laurea i dati sono molto buoni, ancorché espressi da un campione piuttosto ridotto. Si tratta di dati che forniscono una buona immagine dell'esito occupazionale, ma che scontano il dato numerico ridotto e si riferiscono in ogni caso a laureati nei pregressi percorsi di studio prima della riforma che ha prodotto il corso di laurea magistrale in Politica amministrazione e territorio. Dalle indagini sulla condizione occupazionale dei laureati “PAT” intervistati ad un anno dal conseguimento del titolo (relativamente a 17 laureati, ne sono stati intervistati 13), si può ricavare il tasso di occupazione (70%), minore di quello di Ateneo (75,5%). Il tasso di occupazione dei laureati intervistati a 3 e a 5 anni, invece, si attesta su valori molto alti (77,8% e 87,5%), ma sempre inferiori a quelli medi di Ateneo (86,5 e 89,1%). La retribuzione mensile media netta è in linea con quella di Ateneo per i laureati intervistati a 1 e a 3 anni dalla laurea e superiore per i laureati intervistati a 5 anni dalla laurea.
La strategia di miglioramento passa, nel quadro del riordino operato nell'anno in corso (e quindi per gli studenti a partire dall'a.a. 2023-2024), per l'attivazione di attività a contenuto pratico e professionalizzante (i “laboratori” e le “cliniche”, previste dal nuovo regolamento), oltre che dal miglioramento di alcuni elementi di contesto esterno (come la ripresa di un significativo trend di reclutamento da parte delle pubbliche amministrazioni e il superamento della crisi legata alla fase pandemica).
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