Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)

Attività Formative

Tirocinio
Con riferimento al contenuto del quadro C2, si evidenzia come l'attività di tirocinio curriculare, parte fondamentale del contenuto professionalizzante per circa un terzo dell'intera formazione universitaria di questo CdS, sia indispensabile e richieda una programmazione e una progettazione continua e puntuale. Il ciclo formativo considerato (2020–2023) ha risentito soprattutto nel primo anno degli effetti della pandemia e, in particolare per lo svolgimento dell'attività di tirocinio curriculare, e il CdS ha dovuto tenere in considerazione oltre alle criticità interne, quelle delle sedi di tirocinio nell'accoglienza strutturata degli studenti dei diversi anni di Corso per garantire la propedeuticità dei relativi obiettivi formativi nella formazione sul campo. Per l'anno in esame è stato possibile riprendere l'attività di tirocinio pur con le difficoltà delle sedi esterne, dovute, da una parte alla carenza di personale sanitario dello specifico profilo professionale che ha subito il blocco del turnover e delle nuove assunzioni, e dall'altra alla rinuncia di alcune attività private per la contingenza organizzativa del momento. Le verifiche finali dei percorsi curriculari di tirocinio professionalizzante prevedono anche una valutazione da parte dei tutor delle sedi ospitanti assegnati agli studenti nel rapporto uno a uno, attraverso la compilazione di schede strutturate di valutazione. I giudizi si confermano complessivamente positivi sul percorso formativo e sulle conoscenze degli studenti, specifiche per ogni anno di corso, attraverso le quali vengono acquisite le competenze nei diversi ambiti propri dell'esercizio professionale.
Negli ultimi periodi il CdS ha registrato l'incremento delle richieste di laureati, ai fini dell'inserimento lavorativo, da parte di società di consulenza e di attività produttive che hanno avuto occasione di venire in contatto con questa figura professionale.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale, a cui sono attribuiti 6 CFU, per il conseguimento del titolo accademico e professionale consiste in:
a) una prova pratica, di abilitazione pre-laurea alla professione, per la dimostrazione delle conoscenze e delle capacità metodologico-operative e decisionali nel gestire una situazione inerente lo specifico professionale (il non superamento della quale impedisce il completamento della prova finale);
b) la presentazione di una dissertazione di natura teorico-applicativa-sperimentale dinanzi alla Commissione di esame di Laurea.
L’elaborato e la dissertazione per l’esame di laurea devono possedere una buona coerenza con il piano degli studi e viene valutato il rigore metodologico adottato nella conduzione dell’indagine, l’attualità e l’originalità del campo indagato, la leggibilità e la fondatezza dei risultati. La preparazione dell’elaborato avviene sotto la guida di un docente che assume la funzione di relatore.
L’indagine può essere svolta presso le strutture pubbliche e private sedi di tirocinio o presso altre strutture pertinenti individuate dallo studente-laureando.
L’assegnazione del voto finale espresso in centodecimi stabilito dalla Commissione di laurea tiene conto:
- dei risultati conseguiti nell’attività didattica formale e di tirocinio e della carriera;
- dei risultati ottenuti nella prova pratica di abilitazione alla professione;
- della valutazione della tesi e della dissertazione orale.
Il voto è la risultante dei seguenti punteggi:
a) media ponderata degli esami espresso in centodecimi;
b) punteggio ottenuto dalla valutazione della prova di abilitazione;
c) punteggio ottenuto dalla valutazione della tesi e della dissertazione;
d) punteggio relativo alla carriera, (anni impiegati per il completamento del percorso formativo)
e) lodi conseguite;
f) attività Erasmus completate.
La lode proposta dal presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale pari o superiore a 110.
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale, a cui sono attribuiti 6 CFU, per il conseguimento del titolo accademico e professionale consiste in:

a) una prova pratica, avente valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio professionale ai sensi dell'art.6 del DM 2 aprile 2001, per la dimostrazione delle conoscenze e delle capacità metodologico-operative e decisionali acquisite nel gestire una situazione inerente lo specifico esercizio professionale (il non superamento della quale impedisce il completamento della prova finale);
b) la presentazione di una dissertazione di natura teorico-applicativa-sperimentale dinanzi alla Commissione di esame di Laurea. L'elaborato e la dissertazione per l'esame di laurea devono possedere una buona coerenza con il piano degli studi e viene valutato il rigore metodologico adottato nella conduzione dell'indagine, l'attualità e l'originalità del campo indagato, la leggibilità e la fondatezza dei risultati.

La preparazione dell'elaborato avviene sotto la guida di un docente che assume la funzione di relatore. Il relatore può essere anche affiancato da un correlatore, durante tutto il corso dell'elaborazione. Il Presidente del Corso, sentito il relatore, assegna un contro-relatore, che avrà il compito di fornire una valutazione esterna del lavoro di Tesi. Il lavoro può essere svolto presso le strutture pubbliche e private sedi di tirocinio o presso altre strutture pertinenti individuate dallo studente-laureando.


Per essere ammessi alla prova finale di laurea e conseguire l'abilitazione alla professione occorre avere acquisito il totale dei crediti previsti per le attività formative teoriche e pratiche, avere presentato domanda al Rettore almeno 45 giorni prima della seduta di laurea e avere consegnato una copia dell'elaborato di Tesi almeno 20 giorni prima della seduta di laurea.

La Commissione è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri nominati dal Rettore su proposta del Presidente del Corso. Fanno parte della Commissione due membri designati dalle associazioni professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa nazionale vigente, un membro in rappresentanza del MIUR e un membro in rappresentanza del Ministero della salute.

Nell'assegnare il voto finale espresso in centodecimi, la Commissione di laurea tiene conto:
- dei risultati conseguiti nell'attività didattica formale e di tirocinio e della carriera;
- dei risultati ottenuti nella prova pratica di abilitazione alla professione;
- della valutazione della tesi e della dissertazione orale.
Il voto è la risultante dei seguenti punteggi:
a) media ponderata degli esami espresso in centodecimi;
b) punteggio ottenuto dalla valutazione della prova di abilitazione (0 - 2);
c) punteggio ottenuto dalla valutazione della tesi e della dissertazione
(tesi compilativa 0 - 3)
(tesi sperimentale 0 - 6);
d) punteggio relativo alla carriera, anni impiegati per il completamento del percorso formativo (0 - 3);
e) lodi conseguite (0,25/lode);
f) attività Erasmus completate (0,25/anno).
La lode proposta dal Presidente della commissione di laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale pari o superiore a 110.
La prova finale può essere ripetuta una sola volta.
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