Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Economia e cultura dell'alimentazione

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il sistema alla base dell'alimentazione umana diventa sempre più complesso e richiede professionalità evolute caratterizzate da una conoscenza profonda del cibo, nella sua composizione e qualità, del consumatore, nelle sue esigenze alimentari e dietetiche, del sistema agro-alimentare, nelle sue peculiarità imprenditoriali e di scambio sul mercato, e delle forme del consumo e della distribuzione, nelle sue specificità dei pasti fuori casa e della moderna distribuzione organizzata. In questo contesto, la sicurezza degli alimenti risulta fattore centrale per la salute dei cittadini ed il suo rispetto deve essere garantito di fronte alla crescente liberalizzazione dei mercati ed alla conseguente ampia circolazione dei prodotti alimentari.
Il Corso di Laurea in Economia e Cultura dell'Alimentazione ha lo scopo di formare un manager dell'alimentazione che sia in grado di organizzare e gestire le piccole e medie imprese che operano nel mercato agro-alimentare in termini di efficienza economica e di efficacia sociale.
Per interpretare e gestire la complessità degli scambi e delle relazioni che si instaurano tra gli operatori di questo mercato, il processo formativo parte dalla conoscenza della natura e qualità degli alimenti, dei processi produttivi e di controllo, delle loro caratteristiche nutrizionali e di impatto sulla salute umana, dei principi di una corretta alimentazione, delle radici storiche e culturali della grande tradizione alimentare italiana per giungere ad acquisire le specifiche competenze ed abilità economico-gestionali.
Il laureato in Economia e Cultura dell'Alimentazione acquisisce capacità professionali utili per l'inserimento nel mercato del lavoro con solide basi nelle materie economico-gestionali, supportate da conoscenze multidisciplinari utili per comprendere ed interpretare le esigenze del settore alimentare.
Il CdL ha la durata di tre anni, duranti i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è definita dal Regolamento didattico del corso di studio. Per conseguire il titolo finale, lo studente deve aver acquisito 180 crediti comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione europea oltre l'Italiano. Il percorso formativo è articolato nelle seguenti attività:
- attività formative di base (39 CFU);
- attività formative caratterizzanti (72 CFU);
- attività formative affini (34 CFU);
- attività formative a scelta dello studente (12 CFU);
- attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio ed alla verifica della conoscenza della lingua straniera (10 CFU);
- attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e telematiche, relazionali o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, il tirocinio formativo (5 CFU).
Il numero complessivo di esami è pari a 20, comprensivo delle attività formative a scelta dello studente.
Le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modali-tà didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche, attività seminariali, ecc.). In particolare, ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli.
Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca della Facoltà. In uscita, l'orientamento alla professione è realizzato dalla Facoltà, in convenzione con l'associazione ALFA (Associazione dei laureati della Facoltà di Agraria).
Gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del CdL.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il corso in Economia e Cultura dell'Alimentazione (ECOCAL) fornisce le competenze professionali per interpretare e gestire il complesso sistema dell'alimentazione umana. Esso forma un 'manager dell'alimentazione' in grado di organizzare e gestire le imprese che operano nel mercato agro-alimentare in termini di efficienza economica e di efficacia sociale. Il corso si avvale della collaborazione dell'Università dei Sapori – Scuola Nazionale dell'Alimentazione.
Per ulteriori informazioni consultare il sito di ECOCAL:
http://www.ecocal.unipg.it/
Conoscenze richieste per l'accesso
L'accesso al CdL in Economia e Cultura dell'Alimentazione è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso volto a individuare eventuali lacune formative da colmare individualmente con la frequenza dei corsi preliminari organizzati dal Dipartimento e delle attività di supporto effettuate durante lo svolgimento dei singoli insegnamenti. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL.
Modalità di ammissione
Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea.
1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi
dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3.
2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA.
Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente.
3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3.
Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16.
Il test si tiene a metà settembre di ogni anno ed è ripetuto a ottobre, febbraio.
Orientamento in ingresso
Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento, volto a far conoscere la propria Offerta Formativa e ad agevolare le studentesse e gli studenti nel momento della scelta del corso di studi universitario, nei seguenti ambiti:
- AgriUmbria 2024- stand del DSA3, con distribuzione di materiale informativo relativo al CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione;
- MarzOrienta, svolto il 1° marzo 2024 presso il DSA3, dove sono state invitate le Scuole Superiori delle Provincie di Perugia e Terni e durante il quale agli studenti presenti è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio, compreso ECOCAL, e delle prospettive occupazionali a essi connessi) e data la possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca;
Inoltre, l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio, ECOCAL incluso, e delle prospettive occupazionali a essi connessi), è stata presentata nei seguenti incontri con le scuole, durante i quali è stata data anche la possibilità agli studenti di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca:
- su richiesta dell'Istituto Tecnico Agrario “A. Vergni” di Capezzine – Cortona (AR), incontro del 5 marzo 2024 presso il DSA3 - nell'ambito del PNRR, il 25 marzo 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Perugia n- su richiesta dell'Istituto Omnicomprensivo “Alvito” di Frosinone, incontro del 23 maggio 2024 presso il DSA3 Per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) il DSA3 propone i seguenti laboratori:
- Laboratorio di Anatomia e citologia vegetale
- Laboratorio di Patologia Vegetale
- Laboratorio di Entomologia
- Laboratorio di Microbiologia
- Laboratorio di Micropropagazione e biotecnologie in vitro
- Laboratorio di Bioeconomia
- Laboratorio di Scienze e tecnologie alimentari

Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha inoltre partecipato alle attività proposte dall'Ateneo.
Orientamento e tutorato in itinere
Attività svolte dal DSA3



  • L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione e, a questo fine, il DSA3 ha istituito una Commissione per l'Orientamento composta dai proff.ri:
    Roberto Romani (Coordinatore della Commissione),
    Benedetta Turchetti
    Michela Farneselli
    Domizia Donnini
    Sonia Esposto
    David Grohmann
    Maurizio Micheli
    Gianluca Veneziani
    Simona Mattioli
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Responsabile Segreteria Didattica).
    La Commissione collabora con tutte le iniziative organizzate dall'Ateneo (vedi quadro B5 Orientamento in ingresso).
    Realizzazione di brochures dell'Offerta Formativa, con ulteriore aggiornamento dei materiali sia cartacei che su supporto informatico, per la distribuzione brevi manuali e/o per la fruizione sul web, descrittivi dei percorsi offerti dall'Ateneo, con adeguamento del progetto grafico e dei formati.
    Il Dipartimento ha creato una pagina facebook, istagram e twitter al fine di comunicare agli studenti tutte le iniziative di orientamento.

    L'attività di tutorato in itinere: è svolta da tutti i docenti del CdS durante le ore di ricevimento, dal Presidente del CdS e da tre/quattro studenti senior o iscritti a un Dottorato di Ricerca. L'attività è volta ad assistere gli studenti nella risoluzione di problemi riguardanti il metodo di studio, per avere suggerimenti utili ad organizzare e gestire le proprie attività didattiche, a segnalare eventuali disservizi o specifiche difficoltà, ad avere informazioni sul funzionamento dei corsi di studio, tirocinio, servizio di Job Placement.
    Il DSA3 ha istituito, una Commissione Tutorato al quale gli studenti si possono rivolgere in caso di necessità per migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento. La Commissione Tutorato è composta dai proff.ri:
    Lucia Rocchi, (Coordinatore della Commissione),
    Benedetta Turchetti
    Marco Vizzari,
    Euro Pannacci,
    Emiliano Lasagna
    Giovanni Beccari
    Dott.ssa Annamaria Travetti (Referente per il settore Didattica del DSA3)

    La Commissione si occupa di redigere, entro il mese di giugno di ciascun anno, il piano del Tutorato che viene poi sottoposto all'approvazione del Consiglio di Dipartimento.
    Il piano del Tutorato contiene tutte le iniziative che il Dipartimento mette in atto nell'ambito delle possibili azioni di tutoraggio rivolte agli studenti, con particolare attenzione agli studenti del primo anno delle Lauree. In generale, il servizio di tutorato è costituito da una serie di attività ed iniziative rivolte ad assistere gli studenti durante la vita universitaria, in modo da migliorare il loro percorso di formazione e di apprendimento.
    Il servizio di tutorato prevede differenti tipologie di attività:
    -
    il tutorato individuale: sono docenti o ricercatori del Dipartimento ognuno dei quali è affiancato ad ogni studente che si iscrive al primo anno delle Lauree triennali e che lo segue fino al termine del percorso di studi. Lo studente può rivolgersi al tutor individuale in caso di dubbi sul metodo di studio, per avere consigli riguardo alle attività a scelta da seguire per raggiungere alcune competenze o alla scelta della tesi di laurea, per ottenere suggerimenti su quale sia la Laurea Magistrale più adatta alle proprie aspirazioni professionali. Inoltre, il tutor personale può fornire indicazioni riguardo a questioni di carattere logistico-organizzativo o fornire chiarimenti riguardo alle possibilità di studio all'estero o di lavoro rispetto al proprio corso di Laurea.
    -
    il tutorato di supporto alla didattica: sono docenti esterni, selezionati dal Dipartimento, che seguono gli studenti del primo anno nel processo di formazione negli insegnamenti propedeutici di biologia, chimica, fisica e matematica. Per ognuno di tali insegnamenti, il tutor, sulla base della programmazione didattica definita dal Dipartimento e delle indicazioni dei docenti di Dipartimento, organizza attività didattiche di supporto (lezioni ed esercitazioni) volte a migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. I tutor di supporto fissano anche un orario di ricevimento degli studenti durante il quale sono disponibili a fornire chiarimenti degli insegnamenti dei quali sono responsabili.
    -
    il tutorato in itinere: sono studenti senior del Dipartimento o laureati iscritti a un Dottorato di Ricerca ai quali tutti gli studenti del Dipartimento possono rivolgersi per avere suggerimenti utili ad organizzare e gestire le proprie attività didattiche, a segnalare eventuali disservizi o specifiche difficoltà, a proporre vari tipi di iniziative al Dipartimento, ad avere informazioni sul funzionamento dei corsi di studio, ecc. Essi, svolgono una funzione di collegamento tra gli studenti e il personale che opera in Dipartimento; il loro compito non è quello di risolvere direttamente i problemi pratici della didattica o amministrativi, ma quello di essere di aiuto per capire a chi rivolgersi per risolverli.
    -
    il tutorato per il Job Placement: I tutor di job placement sono studenti senior del Dipartimento o laureati iscritti a un Dottorato di Ricerca ai quali tutti gli studenti del Dipartimento possono rivolgersi per avere suggerimenti utili nell'appropinquarsi della fine del percorso di studi. In particolare, i tutor potranno dare informazioni circa pratiche legate al tirocinio (tempistica, vincoli, criteri per scegliere bene), alla tesi (tempistiche, ricerca bibliografica, ecc,), o al post laurea (come scrivere un CV, come fare un tirocinio post- laurea, ecc…).


    Descrizione link: Orientamento - Tutorato
    Link inseriti:
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/tutorato/
    http://dsa3.unipg.it/didattica/informazioni-per-studenti/orientamento/

Numero degli iscritti
Le informazioni e i dati utilizzati per le analisi sugli ingressi e sui percorsi formativi derivano dall'analisi dei dati dell'Ufficio Assicurazione della Qualità dell'Ateneo Perugino aggiornati al 6 e 7 Agosto 2023 ed integrati con l'indagine AlmaLaurea 2022.

Ingresso
In base ai dati di Ateneo, il numero degli immatricolati puri nell'a.a. 2022/23 è stato di 15 unità (53 invece gli iscritti totali al primo anno). Il dato (immatricolati puri) che già lo scorso anno aveva seguito un trend in discesa comune ad altri CdL del DSA3 e che per il CdL ECOCAL era il più basso degli ultimi 4 anni, scende di altre 28 unità portandosi sotto a quello di altri CdL del DSA3, che sono risultati più stabili. Considerando il numero degli iscritti, il CdL-ECOCAL si conferma al terzo gradino tra i CdS del DSA3, con 7 unità in meno rispetto a Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, sempre della classe di lauree L-26 (145 vs 152). Anche per il numero di immatricolati puri il CdL ECOCAL scende al terzo posto, con 15 unità contro le 38 del CdL in Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e le 66 del CdL in Scienze Agrari e Ambientali. Tale flessione è da interpretarsi anche come riduzione dell'incidenza di studenti poco orientati ai reali obiettivi del CdL ovvero soltanto attratti dal generale entusiasmo per il food italiano, senza che tengano in debita considerazione lo sforzo richiesto per affrontare le materie scientifiche che caratterizzano il CdL.
Questo dato si inquadra nel contesto della generale flessione degli iscritti ai corsi del DSA3. Tale situazione è probabilmente conseguenza di tre cause distinte: a) la persistenza delle difficoltà economiche delle famiglie, specialmente quelle a reddito medio-basso dalle quali proviene di solito la maggior parte degli studenti del DSA3; b) la carenza dell'offerta cittadina di alloggi per studenti; c) il calo demografico che inizia a far sentire i suoi effetti.
La flessione degli immatricolati rispetto al passato, che ha presentato fino ad un certo livello anche aspetti positivi come la possibilità di gestire più correttamente la fruizione dei laboratori e delle strutture didattiche, ha suggerito l'esigenza di azioni da parte del Consiglio di CdL che, come risulta dai verbali delle sedute, ha messo in atto nel corso del 2023 numerose azioni di orientamento sia legate alle attività dipartimentali, anche nell'ambito del PNRR, sia autonome, dal vivo, online o tramite varie piattaforme social, volte a pubblicizzare il corso in diversi contesti scolastici, regionali e non. Gli immatricolati nel 2022/23 sono in prevalenza di provenienza regionale. Comunque il numero di studenti Umbri scende dal 70 % dell'a.a. 2020/21 al 58,1 % del 2021/22. Aumenta proporzionalmente, confermando il trend in ascesa degli ultimi anni, la percentuale di studenti provenienti da fuori regione, che passa dal 30 % del 2020/21 al 41,9 % del 2021/22. Dunque, il CdL ECOCAL ha rafforzato l'attrattività nei confronti di studenti provenienti da fuori regione, grazie alla peculiarità dell'offerta didattica ma anche alla possibilità di iscrizione alla Laurea Magistrale in Scienze dell'Alimentazione e Nutrizione Umana (SANU) presente nell'offerta formativa dell'Ateneo perugino. Le scuole secondarie di provenienza sono molto articolate: aumenta ulteriormente, anche se di pochi punti decimali, il numero di studenti provenienti da istituti professionali (34,8 % nel 2021/22 contro il 34 % del 2020/21), che sono la maggior parte degli immatricolati, seguiti da studenti provenienti dai licei (32,5 %), principalmente da quello scientifico, che si attestano sui livelli dello scorso anno. Diminuiscono invece gli studenti provenienti da istituti tecnici (23,2 % del 2021/22 vs 30 % del 2019/2020). Piccole percentuali di studenti provengono anche da istituti artistici e magistrali. Un quadro di provenienze sempre molto articolato, legato alla multidisciplinarietà del CdL che offre un approccio formativo al food di tipo generalista.
Il numero degli studenti con il massimo voto di diploma (100) nella scuola secondaria risulta ulteriormente aumentato, passando dal 12 % del 2020/21 al 16,3 % del 2021/22. Aumentato risulta anche il numero di studenti con le votazioni più basse di diploma (60-79), che passano dal 26 % del 2020/21 al 37,2 % del 2021/22. Comunque, la classe di voto più rappresentata all'esame di maturità si conferma quella tra 80 e 99 centesimi (46,5 % degli immatricolati puri). Si conferma inoltre l'elevato tasso di femminilizzazione del corso.

Percorso

Il numero di iscritti totali al CdL prosegue il trend in calo già evidenziato nel 2021/2022, passando dalle 191 unità dell'a.a. precedente alle 145 unità del 2022/2023. La percentuale di studenti 'in corso' è stata del 61,3 %, inferiore a quella dei tre a.a. precedenti (2021/22, 2020/21 e 2019/20) quando risultava pari o di qualche punto superiore al 70 %. Con riferimento agli esami sostenuti dagli iscritti al primo anno, si conferma il trend in aumento già registrato nel 2021/22. Infatti, per il 2022/2023 la media di CFU si attesta a 22,4, superiore al 18,4 del 2021/22 e paragonabile ai valori massimi registrati nel 2018/19 (22,7). La votazione media, in trentesimi, pari a 24,74, risulta di circa 0,5 voti inferiore a quella del 2020/21 e 2021/22 (quando era di poco superiore al valore di 25) e paragonabile a quella del 2018/19 (24,5). Da questo confronto emerge una proporzionalità inversa tra il numero di crediti in media acquisiti e la votazione media raggiunta.
Passando all'analisi dei voti medi, sempre in trentesimi, conseguiti da tutti gli iscritti al CdL, il valore nel 2022/23 (26,08 con deviazione standard 3,22) è in linea con quelli del 2021/2022 e 2020/2021 (26,1 con deviazione standard 3,33 e 26,3 con deviazione standard 3,22, rispettivamente e con il dato del 2020/21 non comprendente lo studente che era rimasto nella vecchia classe di laurea D.M. 590). Il voto medio è in linea con quello di altri CdL del Dipartimento nella stessa classe di lauree.
Scendendo ulteriormente rispetto al 2021, nel 2022 si sono laureati 31 studenti, dei quali il 54,8 % in corso (contro il 62 % del 2021 ed il 57,1 % del 2020). Nel 2022, la votazione media nel 54,8 % dei casi (in aumento di oltre 12 punti percentuale rispetto al 2021) si è collocata tra 106 e 110 e con solo 1 studente che ha conseguito la laurea con una votazione inferiore a 90/110.
Il tasso medio di abbandono del corso di studi, inteso come rapporto fra il numero di studenti che rinuncia agli studi e che non rinnova l'iscrizione e il totale degli iscritti dell'a.a. precedente, risulta pressoché stabile rispetto al biennio 2020/21- 2021/22, con percentuali intorno al 15,5 %. Infatti, nel 2022/23 ci sono stati 30 casi di uscita, di 4 unità inferiori ai 34 casi di uscita del 2021/22, a loro volta di 4 unità inferiori ai 38 rilevati nel 2020/21. Di questi 30, soltanto 2 sono migrati ad altro corso di studi mentre ben 23 (3 unità in più rispetto il 2021/22) non hanno rinnovato l'iscrizione e per ci c'è stata una rinuncia agli studi. Con ulteriore, anche se lieve, risalita, il dato del mancato rinnovo dell'iscrizione si riconferma più basso od in linea con quello rilevato in altri CdL triennali del DSA3, anche della stessa classe di laurea. Seppure ridimensionato, il fenomeno dell'abbandono rimane comunque un dato da tenere in considerazione. I flussi in entrata ammontano a 5 casi complessivi, riportandosi ai valori medi del 2020/21 e 2019/20, e riguardano non più solamente studenti provenienti da altri corsi dell'Ateneo (4 casi) ma anche da altro Ateneo (1 caso).
Secondo i dati AlmaLaurea aggiornati ad Aprile 2023, considerando i laureati del 2022 che si erano iscritti in anni recenti (dal 2018) e che rappresentano un collettivo di 25 individui sui totali 31 laureati/intervistati, hanno frequentato regolarmente più del 75 % degli insegnamenti l'88 % degli intervistati. Tale dato risulta in linea con quello del 2021 (90,3 %) e ancora nettamente migliore rispetto al 2020, quando si attestava al 59,5 %, tanto da divenire più alto rispetto quello di corsi analoghi nella macro-regione del Centro Italia, dell'Italia e dell'Ateneo. Il livello di soddisfazione per il carico di studio degli insegnamenti, è stato ritenuto adeguato (risposte ‘si' e ‘più si che no') dal 92 % degli intervistati, in ulteriore netto miglioramento rispetto al dato già molto soddisfacente dello scorso anno, quando ammontava ad oltre i tre quarti (77,4 %) degli intervistati, e superando o valori nazionali, del Centro Italia e di Ateneo. L'organizzazione degli esami risulta soddisfacente per il 92 % degli intervistati, dato in netto miglioramento rispetto al 75 % dello scorso anno, tanto da allinearsi con quello di Centro (91,6 %) e Italia (92,6 %) ed essere nettamente migliore a quello di Ateneo (86 %). Aumenta anche il grado di soddisfazione per il rapporto con i docenti, che passa dal l'87,1 % dei 2021/22 al 100 %, superando nettamente i valori di corsi analoghi nella macro-regione del Centro Italia, dell'Italia e dell'Ateneo. Il livello complessivo di soddisfazione del corso rimane elevato, avendo ricevuto questo parametro l'88 % di risposte ‘decisamente sì' e ‘più si che no' (contro il 90,3 % del 2021/22) ma risulta inferiore a quello di Ateneo (92,6 %) e delle macro-regioni Centro Italia e Italia (92,5 e 93,7 %, rispettivamente) pressoché stabili rispetto allo scorso anno. Le dotazioni in aule risulta lievemente peggiorata rispetto quella dello scorso anno (84 % del 2022/23 vs 87,1 % del 2021/22) mentre risulta migliorata quella delle attrezzature per attività didattiche (87,5 % vs 82,8 % di risposte ‘”sempre o quasi sempre adeguate” e “spesso adeguate”), superando in gradimento Ateneo e Centro pur rimanendo inferiori a quelle della macroregione Italia, da cui però diminuisce ulteriormente il divario. La dotazione di strutture informatiche si conferma meno soddisfacente rispetto alle macro-regioni Centro e Italia, ma migliori di quelle di Ateneo. La totalità (100 %) degli intervistati (in ulteriore aumento rispetto agli ultimi anni) si riscriverebbe all'Università e sceglierebbe prevalentemente (88 %) lo stesso Ateneo di cui il 64 % anche lo stesso CdL dell'Ateneo, dati di oltre 10 punti percentuali migliorati rispetto allo scorso anno. In aumento anche il numero di studenti che intenderebbe provare un altro CdL, sia in questo che in altro Ateneo (28 % nel 2022/23 vs 19,2 % del 2021/22 e 18,9 % del 2020/21), dato comunque più contenuto nelle altre macroregioni.

Uscita
In termini di efficaciadel CdL, il Nucleo di Valutazione di Ateneo osservava nel 2022 che il numero di laureati che, ad un anno dal titolo, risultano occupati in un'attività lavorativa o di formazione retribuita risulta ancora inferiore, come percentuale, ai valori degli altri 3 benchmark. Il dato all'interno del CdL è si è mantenuto stabile rispetto allo scorso anno (valore della performance 0,8- banca dati SUA-CdL al 31/08/2022, il più basso tra quelli del DSA3), quando aveva mostrato una risalita rispetto ai cali registrati nei due anni precedenti. Gli altri CdL del DSA, compresi quelli nella classe di lauree L26, hanno mostrato invece un trend positivo, palese anche in Ateneo mentre in Centro e Italia il trend è negativo. Di contro, nel CdS è aumentata ancora in media la percentuale di laureati occupati ad un anno dal titolo, non impegnati in formazione non retribuita, ma che svolgono un'attività lavorativa regolamentata da un contratto.
L'indagine AlmaLaurea sulle problematiche in uscita dei laureati ad un anno dalla laurea si è concentrata su 7 dei 33 intervistati sul totale dei 46 laureati in ECOCAL, cioè sui soli laureati che non si sono iscritti ad altro corso di laurea, ad eccezione dell'indicatore “laureati attualmente iscritti a un corso di secondo livello” che è calcolato sul complesso dei laureati intervistati. Con riferimento all'efficacia del CdL in termini di una nuova occupazione, ad un anno dalla laurea, il 40 % % dei laureati (contro il 11,5 % ed il 5,9 % degli scorsi due anni) ha trovato una nuova occupazione. Il dato, sebbene in netta crescita rispetto lo scorso anno, rimane comunque inferiore rispetto quello delle altre macroregioni di riferimento (Ateneo 76,3 %, Centro 75,2 % e Italia 71,2 %), e ciò è da ricollegare sempre al fatto che la stragrande maggioranza dei laureati (87,8 %, riscendendo di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2021/22 e riallineandosi col dato 2020/21), ha proseguito gli studi universitari e si è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello. Ciò a confermare che, dopo la formazione generalista ricevuta con ECOCAL, i laureati proseguono verso corsi di studio che li portano a specializzarsi in una tra le competenze che ruotano intorno al food. La retribuzione mensile netta media dei laureati che hanno una occupazione è di 1251 euro, superiore per la prima volta ai 1000 euro, in linea con quella della macroregione Centro (1260) e non molto dissimile a quella delle macroregioni Italia (1296 euro) e Ateneo (1333 euro). Anche il grado di soddisfazione per il lavoro svolto, valutato in una scala da 1 a 10, sale di oltre 2 punti rispetto lo scorso anno portandosi a 9,5 e confermando il trend positivo già evidenziato nel 2021/22. Tale livello di soddisfazione è superiore a quello delle altre tre macroregioni che sono di 7,8 per Centro, 7,7 per Italia e 8,0 per Ateneo. In altri termini, un maggior numero di Laureati in ECOCAL prosegue gli studi e questo anche perché il corso ha un carattere meno specializzante rispetto ad altri CdL. Questo primo livello permette inoltre di accedere a tre distinte lauree magistrali dell'Ateneo perugino ed in particolare: Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana (SANU), quella in Tecnologie e Biotecnologie Alimentari (TBA) e Agricoltura Sostenibile (AS) curriculum in Bioeconomia. Dall'anno accademico 2023/24, grazie alla collaborazione dell'Università degli Studi di Perugia con l'Università per Stranieri di Perugia, a questi tre percorsi se ne aggiunge un altro, che è quello della laurea magistrale in “Management e Cultura Italiana del Cibo”, che mira alla formazione di professionisti e manager per lo sviluppo del turismo enogastronomico sostenibile, dell'export agroalimentare italiano e della gestione delle risorse territoriali e culturali collegate al cibo. Il 38,7 % degli studenti, in ulteriore calo rispetto al dato dello scorso anno, giunge alla laurea con meno di 23 anni. Scende però di molti punti percentuali anche il numero di studenti che si laureano oltre i 27 anni (3,2 % contro il 15,2 % dello scorso anno). In merito agli studi secondari di secondo grado, i laureati provenivano principalmente da licei (61,3 % del totale dei laureati) principalmente scientifici (22,6 % dei laureati), da istituti professionali (22,6 % dei laureati) e da istituti tecnici (16,1 % dei laureati), in prevalenza tecnologici (12,9 %). Scarsa la provenienza da istituto tecnici economici (3,2 %) mentre significativa la provenienza da liceo classico e liceo delle scienze umane (9,7 % ciascuno). Nel 51,6 % dei casi, in ulteriore calo rispetto al dato dello scorso anno (58,3 %), il diploma scolastico è stato conseguito nello stesso territorio provinciale della sede universitaria. La restante parte degli studenti provenivano da fuori provincia (12,6 %) o fuori regione (35,5 %). Il voto medio del diploma è stato di 83,4/100, superiore a quello dello scorso anno (82,7/100), a sua volta di un punto superiore rispetto quello del 2020/21, e nel 25,8 % dei casi (+ 10 % rispetto lo scorso anno) si sono iscritti studenti provenienti da precedenti esperienze universitarie. Come già sottolineato, il 54,8 % degli studenti, in ulteriore calo rispetto al 60,9 % del 2021/22 e 73,7 del 2020/21, si laurea in corso, e il 25,8 %, in aumento rispetto al 19,6 % del 2021/22, entro un anno fuori corso, con una durata media complessiva degli studi di 4,1 anni, in discesa risetto ai 4,4 dell'anno precedente, e con un voto medio alla laurea di 104,7/110, superiore rispetto a quello dell'ultimo biennio. Il 32,3 % dei laureati (+0,5 % rispetto lo scorso anno) hanno usufruito di una borsa di studio. Questo piccolo aumento, che segue quello sostanziale dello scorso anno, quando si era registrato per il parametro un + 13 %, potrebbe essere connesso col calo degli studenti provenienti da famiglie con classe sociale elevata, che nel 2020/21 erano le più rappresentate. Infatti gli studenti provengono per lo più da famiglie di classe media impiegatizia (32,3 %) e media autonoma (22,6 %). Il 90,3 % degli studenti (insieme delle risposte ‘decisamente si' e ‘più si che no'), in aumento rispetto al calo dello scorso anno quando per la stessa voce le preferenze erano dell'86,5 %, degli studenti, si dichiarano soddisfatti del corso, e nel 61,3 % dei casi (in significativo aumento rispetto ai 54,5 % della scorsa SUA) si riscriverebbe allo stesso corso di laurea. Inoltre, continuando il trend in aumento rispetto al biennio precedente, un 25,8 % si iscriverebbe allo stesso Ateneo ma a diverso corso di laurea. In totale, il 100 % dei laureati, in aumento rispetto al 77,3 % dello scorso anno e riallineandosi al dato del 2020, intendono proseguire negli studi, tutti (100 %) per conseguire una laurea magistrale che, secondo il 71 % dei laureati, serve per completare/arricchire la formazione e per il restante 29 % è una scelta “quasi obbligata” per accedere al mondo del lavoro. In merito alle aspettative lavorative, con alcune variazioni nell'ordine delle priorità rispetto quelle registrate tra i laureati del 2021, i laureati del 2022 desiderano essenzialmente acquisire professionalità (83,9 %), avere possibilità di guadagno (77,4 %), indipendenza ed autonomia (74,2 %), stabilità e sicurezza (71 %). Un peso rilevante (71 % delle preferenze) è dato anche ai rapporti coi colleghi sul luogo di lavoro. Confermando la ripartizione dello scorso anno, la maggior parte dei laureati (58,1 %) è interessato ad un impiego nel settore privato (incluso l'avvio di un'attività autonoma/in conto proprio) mentre meno numerosi (35,5 %) sono quelli interessati ad un impiego nel settore pubblico. La maggior parte continua ad optare per il tempo pieno (77,4 %), con un contratto per l'80,6 % a tutele crescenti. Scendono invece di qualche punto percentuale la disponibilità ad un contratto di lavoro a tempo determinato (32,3 %) e la soluzione di lavoratore autonomo o in conto proprio (41,9 %, oltre 13 punti percentuali in meno rispetto lo scorso anno). La quasi totalità dei laureati (96,8 %) è disponibile a spostarsi per motivi di lavoro, anche con cambi di residenza (48,4 %, in ulteriore aumento rispetto ai valori registrati tra i laureati del 2021 e del 2020) o con spostamenti frequenti senza cambio di residenza (32,3 %).
Risultati in termini di occupabilità
Le seguenti osservazioni sono state formulate analizzando i dati AlmaLaurea e i questionari di fine carriera del DSA3 riferiti all'anno di laurea 2022, nonché considerando gli incontri con gli studenti nell'ambito dei seminari organizzati per l'Orientamento nel 2022.
AlmaLaurea nel 2022 ha realizzato l'indagine annuale ad un anno dalla laurea su un campione di 31 laureati intervistati di cui 31 rispondenti (per la migliore confrontabilità sono stati presi in considerazione i dati relativi ai soli laureati che non si sono iscritti ad
altro corso di laurea, ad eccezione dell'indicatore 'Laureati attualmente iscritti a un corso di secondo livello', calcolato sul complesso dei laureati intervistati). Fino allo scorso anno il campione era composto dai soli laureati che non lavoravano al momento della laurea e questo significa che i dati attuali non sono direttamente confrontabili, in valore assoluto, con quelli del passato. Dall'analisi dei dati emergono i seguenti profili: ad un anno dalla laurea l'87,8% dei laureati risulta iscritto ad un corso di Laurea di secondo livello. Il dato si conferma superiore ancora di molti punti percentuali a quello degli altri tre benchmark di riferimento (Ateneo con 72,4%, Centro con 65,3% e Italia con 66,5%), Il fatto che i laureati non cessino la loro carriera universitaria ma decidano di completare la loro preparazione specializzandosi in un percorso universitario di secondo livello continua quindi ad essere un elemento caratterizzante il corso. Nell'40% dei casi i laureati risultano 'occupati'. Il dato raggiunge il 76,3% in Italia, il 75,2% in Italia centrale ed il 71,2% in Ateneo. Un aspetto di rilievo è rappresentato dalla retribuzione media, che si attesta a 1250 euro, per la prima volta superiore ai 1.000 euro, ed in linea con quella degli altri benchmark (Centro 1260, Italia 1296 e Ateneo 1333). Per i laureati occupati, il livello di soddisfazione per il lavoro svolto, in una scala da 1 a 10, è pari ad 9,5, nettamente superiore ai livelli di soddisfazione media dei colleghi della Classe L/26, sia a livello nazionale (7,7) e centrale (7,8) sia a livello d'Ateneo (8,0). Tuttavia, è nulla la percentuale di laureati che utilizzano nel lavoro le competenze acquisite con la laurea, che raggiunge invece il 65,4% di Ateneo, il 43% in Italia ed il 42,8% in Centro Italia. In generale, gli elementi distintivi del corso rispetto ad altri percorsi in Classe L/26 risultano i seguenti: un maggiore tasso di prosecuzione degli studi legato ad un modello di formazione generalista sul food, che orienta i neo laureati in ECOCAL verso lauree magistrali per acquisire abilità professionali non acquisite nel primo livello universitario.
Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Economia e cultura dell'alimentazione ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati:


In data 4 maggio 2022, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, docente di ECOCAL, un seminario dal titolo “Scegliere la terra: neoruralismo e attivismo alimentare ', che ha avuto come relatrice la Dott.ssa Maddalena Burzacchi dell'Università degli Studi di Perugia. Il seminario, svoltosi in presenza presso l'Aula L del DSA3, ha avuto una buona adesione di studenti e docenti del DSA3 e ha portato a nuove collaborazioni transdisciplinari tra gli ambiti di ricerca agraria e quelli delle scienze sociali, indicando numerose piste di ricerca da approfondire.


In data 21 novembre 2023 il Dr. Marino MARINI, nell'ambito dell'insegnamento di Storia dell'Alimentazione, ha tenuto un seminario dal titolo “Esperimenti di cucina antica per la valorizzazione del patrimonio culturale” che si è svolto presso un ristorante del centro di Perugia e ha visto la partecipazione di 30 studenti del CdL che hanno potuto lavorare sulla preparazione di antiche ricette potenzialmente riproponibili in un'ottica di valorizzazione delle tradizioni e di sviluppo economico del territorio.

Il giorno 24 novembre 2022 alle ore 14,30 si è tenuto presso l'Aula magna del DSA3 un seminario dal titolo “Proteine animali sostenibili: fatti e promesse” che ha visto una corposa partecipazione di studenti del CdL, docenti, dottorandi e tecnici del settore. Si prevede infatti che entro il 2050 la domanda di proteine alimentari di origine animale - e quindi di carne - aumenterà in maniera considerevole e tale da determinare un preoccupante incremento del relativo impatto ambientale, sia in termini di consumo di risorse (acqua, suolo) sia di emissioni di gas climalteranti. Al fine di scongiurare l'evenienza di un simile impatto, da più parti si raccomanda, ormai già da tempo, di operare una transizione nella produzione di proteine di origine animale che, dall'attuale sistema basato sull'allevamento intensivo (soprattutto bovino, ma anche suino e avicolo), conduca a nuovi sistemi di produzione ecosostenibile basati sullo sfruttamento di fonti alternative di proteine animali, il tutto nel rispetto della qualità nutrizionale e della sicurezza sanitaria dei nuovi alimenti proposti ai consumatori. Tra le fonti proteiche alternative, gli insetti e la cosiddetta “carne coltivata” costituiscono le opzioni oggi maggiormente raccomandate, sebbene le loro effettive disponibilità per il consumo umano siano alquanto contrastanti. Mentre le prime formulazioni alimentari a base di insetti iniziano ad essere immesse in commercio grazie alle recenti approvazioni da parte dell'UE, la strada verso la carne coltivata è ancora lunga e resa difficoltosa da numerosi limiti di natura sia tecnologica sia qualitativa. Le caratteristiche nutrizionali, organolettiche e sanitarie dei “novel foods” in questione sono quindi state poste a confronto con quelle della carne convenzionale, evidenziando i pregi e i difetti manifestati da ambo le parti. Il seminario, nell'illustrare i fatti e le promesse che ruotano intorno al tema delle proteine animali sostenibili, ha toccato altri aspetti correlati, come il ruolo delle fonti proteiche alternative non-animali (piante, alghe, microbi) e i rapporti esistenti tra l'approvvigionamento di proteine animali “selvatiche” (bushmeat hunting, wildlife trading, wet markets) e la sicurezza alimentare dei Paesi emergenti e in via di sviluppo.

In data 20 marzo 2023, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, un altro seminario dal titolo “Transforming food chains. Conflitti per il suolo, il cibo e la città. Tra teoria e ricerca”. Tim Weldon della Rutgers University, USA, ha presentato la sua ricerca in corso sulle pratiche di auto-organizzazione in relazione all'approvvigionamento alimentare di un caso studio nella Repubblica Ceca. Il seminario è stato aperto da Gaetano Martino, Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali ed erano presenti come discussant prof. Sarah Sippel dell'università di Muenster, Uliano Conti e Alexander Koensler dell'Università di Perugia. Il seminario è stato seguito da numerosi studenti e ha suscitato un notevole interesse confermato dall'intensa discussione finale.

In data 17 aprile 2023, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, un ulteriore seminario dal titolo “Andremo via da qui vincitori o morti: movimenti contadini in India e l'occupazione di Delhi”. La relatrice Laura Bellucci ha presentato la sua ricerca in corso su movimenti contadini, affrontando tematiche importanti relative alla produzione alimentare all'interno di un sistema di commercio globale e coinvolgendo in maniera fattiva i numerosi studenti presenti che hanno apprezzato molto la qualità e l'attualità degli argomenti presentati.

Per la fine del secondo semestre, erano inoltre stati organizzati due incontri destinati agli studenti del Terzo anno da tenere nelle sedi di COOP Centroitalia e PAC 2000 CONAD (rispettivamente a Castiglion del Lago e Ponte Felcino).
Nei magazzini era prevista la presenza di un rappresentante dell'ufficio acquisti e della logistica per avere una precisa idea del tipo di competenze richieste. Stessa cosa successivamente per:
- ufficio buyer
- ufficio controllo qualità
- ufficio marketing e promozioni.
Per cause indipendenti dalla nostra volontà e connesse a problematiche organizzative delle Aziende stesse congiuntamente a motivi di salute del Presidente (COVID nel periodo interessato alle visite), purtroppo tali attività sono state rimandate.
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