Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di ostetrica/o)

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia è istituito il Corso di Laurea in Ostetricia, appartenente alla Classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica.
La formazione prevista dal Corso avviene nella Università, nella Azienda Ospedaliera di Perugia e presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale, nonché presso Istituzioni private accreditate.
A tal fine sono stipulati appositi protocolli di intesa tra Regione e Università , a norma del DLgs 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni.
Il laureato in Ostetricia è, ai sensi della legge 10 agosto 2000 n. 251 e ai sensi del DLgs n. 502 del 30 dicembre 1992 e successive modificazioni e integrazioni, l’operatore della professione sanitaria ostetrica che svolge, con autonomia professionale, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, alla palliazione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive del profilo professionale, nonché dallo specifico codice deontologico ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza in ambito ostetrico- neonatale-ginecologico.

In particolare, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in ostetricia sia dotato di adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentirgli sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono alla base dei processi fisiologici, , fisiopatologici e patologici ai quali è rivolto il suo intervento, sia la massima integrazione con le altre professioni.
Deve sapere, inoltre, utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Il Laureato in Ostetricia, in funzione del percorso formativo, deve raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate; il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che include anche l’acquisizione di competenze comportamentali, conseguita nel contesto lavorativo specifico del profilo professionale di ostetrica/o così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro spendibilità nell’ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la guida di tutori appartenenti allo specifico profilo professionale, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per il profilo professionale di Ostetrica/o ed adeguata allo standard formativo specificamente disposto dalla normativa e dalle direttive dell’Unione Europea.
Il laureato in Ostetricia, in funzione del percorso formativo, deve raggiungere le competenze professionali necessarie per un operatore sanitario che, ai sensi del DM Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 740: assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato; pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale ostetrico-ginecologico di competenza autonoma, in ambito fisiologico e preventivo, ed in collaborazione con lo specialista in ambito patologico; per quanto di sua competenza, partecipa ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell’ambito della famiglia che della comunità, alla preparazione psicoprofilattica al parto, alla preparazione e all’assistenza ad interventi ostetrico-ginecologici, alla prevenzione e all’accertamento dei tumori della sfera genitale femminile e ghiandole annesse, ai programmi di assistenza materna e neonatale; gestisce, nel rispetto dell’etica professionale, come membro dell’équipe sanitaria, gli interventi assistenziali di sua competenza, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza;contribuisce alla formazione del proprio profilo e del personale di supporto e concorre direttamente alla formazione continua e alla ricerca, svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale; contribuisce alla formazione del proprio profilo e del personale di supporto e concorre direttamente alla formazione continua e alla ricerca.
Le attività pratiche e di tirocinio vanno svolte , sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell’Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare la direttiva 2005/36/CE.
Il percorso formativo del corso di laurea in Ostetricia ha come obiettivo specifico, la acquisizione di competenze complessive alle quali concorrano la conoscenza (sapere), nonchè le attitudini e le abilità pratiche/applicative (saper fare).
In particolare, nella formazione dell’ostetrica/o, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in ostetricia sia in grado di:
Analizzare i problemi di salute della donna nel suo ciclo biologico-sessuale e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni della donna, neonato, coppia e collettività.
Apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, e nello specifico della fisiologia della riproduzione umana e dello sviluppo embrionale.
Comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicati alle diverse situazioni cliniche, per patologie in gravidanza e per la gravidanza, anche in relazione ai correlati parametri diagnostici.
Identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica della donna/coppia e della collettività e formulare obiettivi specifici secondo priorità.
Apprendere le conoscenze necessarie per individuare situazioni potenzialmente patologiche con l’ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza.
Raggiungere padronanza di metodi propri della professione di ostetrica/o attraverso attività formativa teorica, pratica e di tirocinio clinico, sotto la guida di Tutori opportunamente assegnati, presso strutture accreditate del S S N ed attraverso internati elettivi in reparti clinici italiani o esteri secondo lo standard europeo.
Raggiungere un livello di conoscenza e competenza nell’uso parlato di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza dell’Ostetrica/o e per lo scambio di informazioni generali.

Definizione dettagliata degli obiettivi formativi specifici

1. Identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto della donna, coppia e collettività , nei vari ambiti socio-sanitari, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche per rispondere ad esse con competenza tecnico-scientifica.
2. Identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori della ginecologia e dell’ostetricia ultraspecialistici quali la patologia mammaria, le alterazioni della statica pelvica, la sterilità, l’infertilità, le malattie metaboliche e le malattie infettive etc…
3. Fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare secondo il principio della maternità e paternità responsabile.
4. Fornire alla donna/coppia una buona informazione e dare consigli per quanto concerne il percorso nascita, (avendo partecipato attivamente alla preparazione di almeno 15 donne/coppie nel percorso nascita secondo metodologie scientificamente validate).
5. Realizzare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse ( MST ).
6. Realizzare interventi di educazione alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell’apparato genitale femminile e delle ghiandole annesse, attraverso processi informativi e metodologia di cui risulta competente (es. : autopalpazione seno, Pap-test, etc.).
7. Identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo -educativo che miri a rimuovere situazioni conflittuali in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità etc…
8. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna.
9. Valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente, alla gravidanza, avendo effettuato
visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali.
10. Pianificare, fornire e valutare l’assistenza ginecologica e ostetrico-neonatale rivolta a persone sane e malate all’interno di un sistema complesso ed integrato socio-assistenziale, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all’autogestione e all’autocura.
11. Monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e (in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche, avendo pratica di
sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti.
12. Praticare il parto normale in presentazione di vertice avendo pratica di almeno 40 parti o almeno 30 a condizione di avere inoltre partecipato ad altri 20 parti .
13. Avere partecipato attivamente ad almeno due parti podalici, o, in assenza di casi, avere svolto opportune esercitazioni in forma simulata.
14. Pratica dell’episiotomia e iniziazione alla sutura (incluse le lacerazioni semplici del perineo); la pratica, in assenza di casi, può essere svolta in forma simulata
15. Prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza attraverso l’ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente, avendo partecipato attivamente alla sorveglianza e cura di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili.
16. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche ed ostetrico-neonatali, alle reazioni allo stato di malattia, agli interventi realizzati in regime di ricovero, di day-hospital e di day-surgery, nonchè di assistenza domiciliare, avendo partecipato attivamente durante il tirocinio, all’assistenza e cura in ambito ginecologico-ostetrico, nonché di neonati e lattanti.
17. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico immediato, intermedio e
tardivo in regime di ricovero, nonchè di assistenza domiciliare compresa la valutazione di
neonati senza rilevanti patologie, avendo partecipato attivamente all’esame di almeno 100
puerpere e neonati senza rilevanti patologie.
18. Aver partecipato, all’assistenza e cura di neonati necessitanti di cure speciali , compresi quelli
pre- e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie.
19. Realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l’adozione di Linee Guida verificate e
verificabili sulla base di evidenze scientifiche ( Ebm/ Ebc).
20. Esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s’imponga in caso di
necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata, avendo partecipato in strutture di III livello, alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
21. Garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute riproduttiva e non, della donna e della coppia.
22. Contribuire ad individuare, definire ed organizzare l’assistenza ginecologica ed ostetrico-neonatale in regime ordinario ed in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio di priorità garantendo continuità assistenziale, attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane e materiali anche nell'ambito della raccolta di materiale biologico in adeguamento alle disposizione legislative.

23. Definire, realizzare, valutare progetti di ricerca per obiettivo al fine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ginecologico-ostetrico-neonatale e migliorarne la qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure.
24. Realizzare interventi di valutazione delle prestazioni preventive, curative, palliative e riabilitative ginecologiche ostetriche e neonatali secondo specifici indicatori di processo e di esito.
25. Dimostrare capacità professionale e decisionale nel progettare e realizzare interventi di educazione sanitaria e sessuale alla donna, coppia e collettività.
26. Dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché, di concorrere direttamente alla formazione ed all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito ostetrico-ginecologico e neonatale.
27. Dimostrare di possedere conoscenze, competenze, ed abilità nella pratica di procedure chirurgiche innovative e tradizionali realizzate in collaborazione con medici specialisti ed altro personale sanitario, avendo collaborato, attivamente, ad almeno 30 parti cesarei, 30 interventi di ginecologia tradizionale e 20 di laparoscopia ed isteroscopia.
28. Dimostrare di conoscere principi e norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e di saperne realizzare e valutare l’applicazione in ambito ginecologico-ostetrico e neonatale.
29. Dimostrare di riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell’èquipe assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell’ostetrica/o, in autonomia ed in collaborazione con altri operatori sanitari.
30. Dimostrare di conoscere e di saper proporre le diverse tecnologie appropriate alla nascita nel rispetto delle diverse etnie e secondo il principio della personalizzazione e dell’appropriatezza delle cure.
31. Dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

In relazione a tali obiettivi specifici di formazione, l’attività formativa, prevalentemente organizzata in “Insegnamenti specifici”, garantisce una visione unitaria e, nel contempo, interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi con l’approfondimento, altresì, di conoscenze derivanti dagli ambiti disciplinari caratterizzanti, inclusi quelli più specificamente professionalizzanti e dagli ambiti disciplinari affini ed integrativi. A sensi del D.M. 19 febbraio 2009, ciascun insegnamento attivato prevede un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare una parcellizzazione delle informazioni trasmesse agli studenti. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, seminari, gruppi di lavoro e di discussione su tematiche pertinenti e su simulazioni, atti a perseguire gli obiettivi del percorso formativo. Il processo d'insegnamento si avvarrà di moderni strumenti didattici. All’attività didattica tradizionale si affianca l’attività di tirocinio guidato presso servizi sanitari: Cliniche Universitarie, Reparti e Servizi Ospedalieri, Servizi territoriali ( Distretto/Consultorio ecc.), Istituzioni private accreditate ed altre strutture di rilievo scientifico per il raggiungimento degli obiettivi formativi, situati in Italia o all'estero e sulla base di specifiche convenzioni.
Tale didattica consente progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale, nell’ambito delle quali gli studenti di ostetricia acquisiscono la capacità di valutare le diverse problematiche legate all’assistenza in ambito ostetrico, a pianificare la corretta assistenza in ambito ostetrico, ginecologico e neonatale ad integrarsi in un lavoro di gruppo cooperando con le diverse figure coinvolte in ambito assistenziale nei diversi contesti della sanità .
Le attività di laboratorio e di tirocinio vengono svolte con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente designati ed adeguatamente formati per tale funzione. Le attività di Laboratorio e di tirocinio sono coordinate da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per i profili della specifica classe.
Il piano di studi prevede 20 esami, organizzati come prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. La verifica di apprendimento viene attuata attraverso prove d'esame, articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati sono test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; redazione di elaborati scritti su temi assegnati con analisi delle attività, anche a commento delle esercitazioni svolte.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire competenze, conoscenze ed abilità previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e dagli obiettivi specifici del Corso. Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti, ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
A decorrere dall'Anno Accademico 2009/2010, presso Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Perugia, è istituito il Corso di Laurea Triennale in Ostetricia, appartenente alla Classe di Laurea L/SNT1= Classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica/o . Il Corso di studio rilascia il titolo di Dottore in Ostetricia. Il Corso di Laurea si articola in 3 anni accademici e prevede il conseguimento di 180 CFU ed il superamento di 20 esami.
La sede didattica del Corso di Laurea è presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia - Piazza Lucio Severi n. 1, Edificio Ellisse , 6° Piano, 06132 Perugia
Altre informazioni relative al Corso di Laurea sono reperibili nel sito alla voce 'Informazioni generali' si veda 'Manifesto degli studi'.
Conoscenze richieste per l'accesso
Possono essere ammessi al Corso di Laurea di primo livello i candidati che siano in possesso del diploma di scuola media superiore ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04), che siano in possesso di una adeguata preparazione e siano qualificati in posizione utile all'esame di ammissione. L' Università di Perugia , nel recepire i DD.MM. annualmente emanati, ai fini dell'ammissione verifica l'adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali.
Ai fini dell'accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati. Il riconoscimento degli studi compiuti presso i Corsi di Laurea di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei Corsi accreditati in quella Università. La documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc.), provvederà ad inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea in Ostetricia.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell'Università di Perugia o di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso di Laurea al quale lo studente richiede di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate. Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Laurea, il Presidente del Corso di Laurea autorizza l'iscrizione regolare dello studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Modalità di ammissione
Possono essere ammessi al Corso di Laurea di primo livello i candidati che siano in possesso del diploma di scuola media superiore ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (Decreto Ministeriale 14 settembre 1994 n. 740 art. 6, comma 2). Il Corso di Laurea in Ostetricia è un corso ad accesso programmato e per il superamento della prova di ammissione è necessario altresì il possesso delle conoscenze di cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica, matematica, matematica.
E' auspicabile che uno studente che si iscrive al corso di laurea in Ostetricia abbia: buona capacità relazionale e di lavoro di gruppo, sappia analizzare e risolvere i problemi ed acquisire autonomamente nuove conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente. Conseguentemente, lo studente che intende accedere a questo corso di Laurea dovrebbe possedere delle buone attitudini e valide componenti motivazionali, importanti per la formazione di un'Ostetrica/o che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità sociali richieste dalle Istituzioni.
Orientamento in ingresso
L' Ufficio Orientamento di Ateneo svolge attività di supporto agli studenti con il coordinamento del relativo Delegato del Rettore e le informazioni relative sulle attività previste sono reperibili all' URL al relativo link esterno inserito.

Per tutte le iniziative organizzate dal CdS e dall' Ateneo visualizzare PDF inserito.
Orientamento e tutorato in itinere
Il Responsabile delle Attività Didattiche e Professionalizzanti e il Coordinatore didattico sono le due figure di riferimento per l'orientamento e il tutorato in itinere per tutti gli studenti nei tre anni di corso.
All'inizio del primo anno di corso il Presidente del CdS e i Coordinatori incontrano le matricole per illustrare l'organizzazione dell'attività didattica e professionalizzante nel triennio e per orientarli tra i servizi a loro offerti dall'Ateneo.
I Coordinatori possono individuare tra gli studenti del III anno di corso dei Tutor studenteschi da affiancare agli studenti degli anni precedenti durante le attività formative e di verifica.
Per quanto riguarda le attività didattiche e di laboratorio, tutti i Docenti del CdS offrono attività di orientamento e tutorato in itinere relativamente ai propri ambiti di competenza, di ricerca , professionali e lavorativi oltre che relativi alle conoscenze del proprio o affine settore scientifico disciplinare.
Per quanto riguarda l'attività professionalizzante, in ogni sede di tirocinio sono state individuate tre figure tutoriali:
- Tutor d'Azienda sanitaria illustra la sede di tirocinio e l'equipe professionale. Individua i Tutor Supervisori di tirocinio, stabilisce il fabbisogno di Tutor Professionali per ogni unità operativa a lui assegnata e presenta le candidature di ostetriche ed infermiere al ruolo di Tutor professionale al R.A.D.P. del Corso di Laurea in Ostetricia che ne valuterà il curriculum formativo e professionale.
- Tutor Supervisore di Tirocinio è la figura di riferimento all'interno della sede di Tirocinio di cui è il Coordinatore. E' garante della sicurezza dello studente e dell'utente. Ha la responsabilità di pianificare gli orari di tirocinio, di affiancare lo studente ad un Tutor Professionale, di valutare il fabbisogno di tutor professionali e di renderne conto al Tutor d'Azienda, di verificare le presenze dello studente in tirocinio e il rispetto, da parte di questo, del calendario stabilito. Può valutare lo studente nei casi in cui non sia stato previsto l'affiancamento di questo ad un Tutor Professionale e comunque supervisiona le valutazioni.
- Tutor Professionale di Tirocinio è il professionista ostetrico o infermiere che guida e accompagna lo Studente nella sede di tirocinio durante l'attività assistenziale. Assume la funzione di 'modello di ruolo' che guida lo Studente nell'apprendimento professionale al fine del raggiungimento degli obiettivi di tirocinio. Durante il suo turno di tutoraggio è il garante della sicurezza degli Studenti tirocinanti e degli utenti e si assicura che quiesti siano informati e diano il consenso ad essere assistiti da uno Studente. Redige un proprio giudizio sugli Studenti a lui affidati.

Le informazioni di orientamento al corso, obiettivi formativi, programmazione sono visualizzabili dagli studenti nella pagina web (http://www.med.unipg.it/ostetricia/) del CdS , periodicamente aggiornati in modo completo. E' inoltre attiva una pagina Facebook dedicata agli studenti del CLO_UNIPG tramite cui vengono tempestivamente date le comunicazioni urgenti.

Per le iniziative di Ateneo visualizzare il PDF inserito.
Numero degli iscritti
Dalla Valutazione periodica dei CdS a livello del Dipartimento si evince che il numero di iscritti al CLO nell'a.a. 2022-23 era di 87 di cui 8 studenti fuori corso. Gli studenti che si immatricolavano per la prima volta erano 11, di cui: rispetto alla provenienza 4 erano fuori regione; rispetto alla scuola media superiore frequentata, 4 si erano diplomati al Liceo Classico, 4 allo Scientifico, 2 in un Istituto tecnico e 1 all'Istituto Magistrale; rispetto al voto di maturità, 1 studente si era diplomato con voto compreso tra 60-79/100; 6 studenti con un voto compreso tra 80 e 99/100 e 4 con il voto di 100/100. Il bilancio tra flussi in uscita e in entrata nell'a.a. 2022-23 rispetto all'a.a. 2021-22 non ha influenzato il numero degli iscritti in quanto su 12 studenti che se ne sono andati 12 sono entrati. La coorte degli studenti del I anno era di 31, di questi 25 hanno sostenuto esami nelle sessioni esami ordinarie (febbraio e giugno) e conseguito mediamente 17,68/58 CFU con un voto medio di 27,32/30 (va sottolineato che questi dati sono stati pubblicati il 7 agosto 2023 e non tengono quindi conto delle sessioni esami di recupero di settembre 2023 e di gennaio 2024 facenti comunque parte dell'a.a. 2022-23). Nelle sessioni di esami finali si sono laureati 21 studenti di cui 16 in corso; 20 /21 studenti si sono laureati con voto compreso tra 106 e 110/110. deviazione standard pari a 2,33. I 13 laureati hanno tutti ottenuto un voto di laurea compreso tra 106 e 110.
Dai dati relativi all'uscita si rileva una percentuale del 92,3 % dei laureati in corso con un sensibile miglioramento rispetto all' anno precedente, con un voto di laurea medio pari a 111,8.
Il 69,2% intende proseguire gli studi (le scelte sono rappresentate: per il 46,2% da master universitari, per il 7,7% da laurea magistrale e per il 7,7% da altre attività di qualificazione professionale).
Risultati in termini di occupabilità
La relazione annuale dei Corsi di laurea delle professioni sanitarie di Angelo Mastrillo (Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie) riportante i dati sull'accesso ai corsi e la programmazione dei posti nell'a.a. 2022-2023 registra la Professione Ostetrica al secondo posto tra le professioni sanitarie più attrattive (dopo Fisioterapia) riconfermando la stessa posizione degli anni precedenti.
Per la valutazione dell'efficacia esterna si fa riferimento ai dati Almalaurea (anno di indagine 2022) che riportano il confronto del CdS con il totale dei laureati italiani della stessa classe (“Almalaurea CdS-Italia 2023”) alla sezione “ Condizione occupazionale dei Laureati”. Dall'analisi dei dati si evince che per quanto riguarda il proseguimento degli studi ad un anno dalla laurea su 11 laureati soltanto il 9.1 % degli intervistati dichiara di essersi iscritto ad un corso di laurea di secondo livello rispetto ad un 15.6% degli appartenenti alla stessa classe di laurea su territorio nazionale. Inoltre solo un'altra piccola quota di intervistati (pari al 9.1%) ha intrapreso un corso di formazione post base (master di I livello).
Il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea è del 90.9% (in incremento rispetto all'80% dell'anno precedente) ed è comunque maggiore rispetto al 79.2% degli appartenenti alla stessa classe di laurea in Italia.
Per quanto riguarda i tempi di ingresso nel mondo del lavoro, espressi nella media dei mesi impiegati, viene registrato un periodo medio di 3.4 mesi tra la laurea e l'inizio del primo impiego (nello specifico: la ricerca del primo lavoro inizia in media entro il primo mese dalla laurea; inoltre dalla ricerca al reperimento del primo incarico lavorativo intercorrono in media 2,7 mesi)
Per quanto riguarda l'area geografica di svolgimento dell'attività lavorativa l'80% degli intervistati riferisce di lavorare nel centro Italia pertanto nella stessa area geografica di conseguimento del titolo.
La soddisfazione rispetto all'impiego attuale, valutabile nel questionario su scala 1-10, si aggira al 7.3 (dato in aumento rispetto al 6.8 dell'anno 2022) ed il 45.5% degli intervistati riferisce che continua a cercare ancora lavoro (dato in leggera inflessione rispetto all'anno precedente che registrava un 50%).
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