Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024

Corso di laurea in Economia e cultura dell'alimentazione

Attività Formative

Tirocinio
In data 4 maggio 2022, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, docente di ECOCAL, un seminario dal titolo “Scegliere la terra: neoruralismo e attivismo alimentare ', che ha avuto come relatrice la Dott.ssa Maddalena Burzacchi dell'Università degli Studi di Perugia. Il seminario, svoltosi in presenza presso l'Aula L del DSA3, ha avuto una buona adesione di studenti e docenti del DSA3 e ha portato a nuove collaborazioni transdisciplinari tra gli ambiti di ricerca agraria e quelli delle scienze sociali, indicando numerose piste di ricerca da approfondire.


In data 21 novembre 2023 il Dr. Marino MARINI, nell'ambito dell'insegnamento di Storia dell'Alimentazione, ha tenuto un seminario dal titolo “Esperimenti di cucina antica per la valorizzazione del patrimonio culturale” che si è svolto presso un ristorante del centro di Perugia e ha visto la partecipazione di 30 studenti del CdL che hanno potuto lavorare sulla preparazione di antiche ricette potenzialmente riproponibili in un'ottica di valorizzazione delle tradizioni e di sviluppo economico del territorio.

Il giorno 24 novembre 2022 alle ore 14,30 si è tenuto presso l'Aula magna del DSA3 un seminario dal titolo “Proteine animali sostenibili: fatti e promesse” che ha visto una corposa partecipazione di studenti del CdL, docenti, dottorandi e tecnici del settore. Si prevede infatti che entro il 2050 la domanda di proteine alimentari di origine animale - e quindi di carne - aumenterà in maniera considerevole e tale da determinare un preoccupante incremento del relativo impatto ambientale, sia in termini di consumo di risorse (acqua, suolo) sia di emissioni di gas climalteranti. Al fine di scongiurare l'evenienza di un simile impatto, da più parti si raccomanda, ormai già da tempo, di operare una transizione nella produzione di proteine di origine animale che, dall'attuale sistema basato sull'allevamento intensivo (soprattutto bovino, ma anche suino e avicolo), conduca a nuovi sistemi di produzione ecosostenibile basati sullo sfruttamento di fonti alternative di proteine animali, il tutto nel rispetto della qualità nutrizionale e della sicurezza sanitaria dei nuovi alimenti proposti ai consumatori. Tra le fonti proteiche alternative, gli insetti e la cosiddetta “carne coltivata” costituiscono le opzioni oggi maggiormente raccomandate, sebbene le loro effettive disponibilità per il consumo umano siano alquanto contrastanti. Mentre le prime formulazioni alimentari a base di insetti iniziano ad essere immesse in commercio grazie alle recenti approvazioni da parte dell'UE, la strada verso la carne coltivata è ancora lunga e resa difficoltosa da numerosi limiti di natura sia tecnologica sia qualitativa. Le caratteristiche nutrizionali, organolettiche e sanitarie dei “novel foods” in questione sono quindi state poste a confronto con quelle della carne convenzionale, evidenziando i pregi e i difetti manifestati da ambo le parti. Il seminario, nell'illustrare i fatti e le promesse che ruotano intorno al tema delle proteine animali sostenibili, ha toccato altri aspetti correlati, come il ruolo delle fonti proteiche alternative non-animali (piante, alghe, microbi) e i rapporti esistenti tra l'approvvigionamento di proteine animali “selvatiche” (bushmeat hunting, wildlife trading, wet markets) e la sicurezza alimentare dei Paesi emergenti e in via di sviluppo.

In data 20 marzo 2023, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, un altro seminario dal titolo “Transforming food chains. Conflitti per il suolo, il cibo e la città. Tra teoria e ricerca”. Tim Weldon della Rutgers University, USA, ha presentato la sua ricerca in corso sulle pratiche di auto-organizzazione in relazione all'approvvigionamento alimentare di un caso studio nella Repubblica Ceca. Il seminario è stato aperto da Gaetano Martino, Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali ed erano presenti come discussant prof. Sarah Sippel dell'università di Muenster, Uliano Conti e Alexander Koensler dell'Università di Perugia. Il seminario è stato seguito da numerosi studenti e ha suscitato un notevole interesse confermato dall'intensa discussione finale.

In data 17 aprile 2023, è stato organizzato dal Prof. Alexander Koensler, un ulteriore seminario dal titolo “Andremo via da qui vincitori o morti: movimenti contadini in India e l'occupazione di Delhi”. La relatrice Laura Bellucci ha presentato la sua ricerca in corso su movimenti contadini, affrontando tematiche importanti relative alla produzione alimentare all'interno di un sistema di commercio globale e coinvolgendo in maniera fattiva i numerosi studenti presenti che hanno apprezzato molto la qualità e l'attualità degli argomenti presentati.

Per la fine del secondo semestre, erano inoltre stati organizzati due incontri destinati agli studenti del Terzo anno da tenere nelle sedi di COOP Centroitalia e PAC 2000 CONAD (rispettivamente a Castiglion del Lago e Ponte Felcino).
Nei magazzini era prevista la presenza di un rappresentante dell'ufficio acquisti e della logistica per avere una precisa idea del tipo di competenze richieste. Stessa cosa successivamente per:
- ufficio buyer
- ufficio controllo qualità
- ufficio marketing e promozioni.
Per cause indipendenti dalla nostra volontà e connesse a problematiche organizzative delle Aziende stesse congiuntamente a motivi di salute del Presidente (COVID nel periodo interessato alle visite), purtroppo tali attività sono state rimandate.

2) Dal questionario del Tirocinio Pratico Applicativo del DSA3.
L'indagine sull'efficienza ed efficacia del tirocinio ha previsto un totale di 21 questionari compilati sia da studenti che da tutor aziendali per il periodo 2021/2022 e 2022/23 (dati considerati dal 31 Agosto 2022 al 28 Luglio 2023). Le convenzioni stipulate dal DSA3 con partner differenti, sia nel settore pubblico che privato, hanno fatto sì che, nel periodo considerato, gli studenti abbiano svolto attività di tirocinio in contesti differenti quali principalmente studi professionali (42,9 %) imprese private della filiera agro-alimentare e aziende agricole (14,3 % ciascuno) e associazioni di categoria (9,5 %). Inoltre, un 19 % di studenti si è equamente ripartito tra Birrifici, Fondazioni, Onlus ed Enti pubblici (4,75 % ciascuno). Tale distribuzione sottolinea ancora una volta le possibilità che gli studenti hanno di entrare in contatto con diverse realtà lavorative, potendo scegliere in funzione delle proprie aspirazioni professionali. Sempre alta è l'attenzione da parte della presidenza e dei docenti del CdL a far sì che le attività di tirocinio scelte siano davvero funzionali al percorso formativo specifico, quindi volte ad un approfondimento delle conoscenze delle principali tematiche del CdL e all'acquisizione delle relative abilità professionali. Continuo è anche il controllo, da parte dei docenti che fungono da tutor, della regolarità e della pertinenza delle attività svolte con quanto dichiarato nel programma di tirocinio. Infatti, come più volte sollecitato del Direttore del DSA3, i docenti tutor contattano a stretta periodicità i tirocinanti e si fanno da loro brevemente relazionare sull'andamento delle attività. Nel periodo di riferimento, gli studenti hanno valutato molto positivamente l'esperienza di tirocinio per la formazione (voto medio 9,33 in un range da 1 a 10, analogo a quello ottenuto lo scorso anno). Inoltre, con valutazioni in linea con quelle dello scorso anno o, per alcune voci, lievemente superiori, gli studenti affermano di aver potuto svolgere in modo appropriato le attività previste nel programma di tirocinio (voto medio 9,28), che elevata ha continuato ad essere la disponibilità a seguire gli studenti da parte del personale della struttura ospitante (voto medio 9,67) e che il tempo impegnato per lo svolgimento del tirocinio sia stato idoneo per appropriarsi in modo efficace delle funzioni svolte durante il tirocinio stesso (voto medio 8,95). Scende invece il voto medio attribuito alle prospettive di impiego offerte dalla struttura frequentata o da altre con le quali lo studente è venuto a contatto durante il tirocinio, che passa da 7 della scorsa SUA all'attuale 5,71. Un dato questo influenzato da numerosi fattori nonché dalle dinamiche del mercato del lavoro.
Interessante, anche in tal senso, è approfondire l'analisi all'interno delle differenti realtà sede dei tirocini. Infatti, gli studenti hanno conferito il voto massimo (10) a tutte le voci del questionario per le imprese private della filiera agroalimentare, che sono risultate quelle in cui l'esperienza di tirocinio ha contribuito maggiormente alla formazione dello studente, il quale ha potuto svolgere in modo appropriato le attività previste, impiegando in maniera efficace il tempo, seguito in maniera ottimale dal personale della struttura, struttura che ha offerto buone prospettive di impiego. Per quanto riguarda le prospettive di impiego offerte, le associazioni di categoria (voto medio 3) e gli studi professionali (voto medio 3,6) sono quelli che si discostano maggiormente, in negativo, dalla valutazione media. Anche per quanto riguarda la possibilità di svolgere in modo appropriato le attività previste dal programma, le Associazioni di categoria, pur avendo ottenuto un punteggio molto positivo (8,6 in media) si discostano, in negativo, dalla media.
I tutor aziendali, nel questionario di valutazione che prevede per ciascun quesito un punteggio di 1 (insufficiente), 2 (sufficiente), 3 (buono) e 4 (ottimo), hanno ritenuto le conoscenze iniziali dei tirocinanti in media idonee a quelle richieste per operare nella struttura ospitante (voto medio 3,38, ulteriormente migliorato rispetto ai 3,13 e 2,94 dello scorso biennio). Gli stessi tutor delle strutture ospitanti hanno valutato molto buoni: - il livello di autonomia acquisita dal tirocinante (voto medio 3,80), - il livello di responsabilità del tirocinante nello svolgimento delle attività (voto medio 3,90), - il livello di interesse mostrato dal tirocinante durante lo svolgimento delle attività (voto medio 4), - il livello di socializzazione del tirocinante con il personale dell'azienda (voto medio 3,90) e - l'atteggiamento dei tirocinanti nell'interfacciarsi con la realtà lavorativa (voto medio 3,90). Alcuni di tali giudizi sono lievemente migliorati rispetto quello dello scorso anno, altri sono stabili. Solo in un caso, relativo ad uno studio professionale, il tutor aziendale non ritiene utile ospitare il tirocinante. In tutti gli altri 20 questionari i tutor concordano nell'utilità di ospitare i tirocinanti.
Anche in questo caso, approfondendo l'analisi all'interno delle differenti realtà sede dei tirocini, tutte le differenti voci del questionario sottoposto ai tutor aziendali hanno ricevuto il punteggio massimo (4), superiore ai valori medi sopra riportati, per le imprese private della filiera agro-alimentare, che vedono nello studente ECOCAL un livello di conoscenze iniziali idonee per operare nella struttura, che permettono allo studente di raggiungere il massimo livello di autonomia nei compiti assegnati, che vengono svolti dallo stesso con il massimo livello di responsabilità ed interesse, socializzando a pieno col personale della struttura e ricevendo, nel complesso, il giudizio più soddisfacente. I tutor degli studi professionali, delle associazioni di categoria e, soprattutto, degli enti pubblici, conferiscono un voto inferiore a quello medio per quanto riguarda il livello di conoscenze inziali del tirocinante (3,1 e 3 e 2, rispettivamente). I tutor degli enti pubblici conferiscono una valutazione inferiore alla media (3) anche all'autonomia acquisita dallo studente e al suo livello di responsabilità, che tuttavia potrebbe dipendere dal caso specifico essendo relativo ad 1 solo caso.
Infine, va ricordato che, a seguito della proposta Direttore del DSA3 e dell'approvazione nel Consiglio del Corso di Laurea del 14 aprile 2022, il CdL ECOCAL aderito alla possibilità, a scelta dello studente, di un TPA più strutturato (con maggiori interazioni tra il Tutor accademico e quello aziendale) che dà la possibilità allo studente di avere una parte più attiva e propositiva portando idee e conoscenze dai suoi studi e, in ultima analisi, dal Dipartimento (maggiore visibilità, maggiori contatti, maggiori possibilità di collaborazioni, maggiori chance lavorative per i laureati, maggior successo del CdL). Al momento, non sono stati svolti tirocini di questo tipo e dunque non sono disponibili dati specifici da analizzare.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i 180 crediti relativi alle attività formative previste dal piano di studi. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo prevedono un carico didattico pari a 6 CFU. Tali attività consistono nella preparazione di un elaborato scritto su un argomento di documentazione, sperimentazione e ricerca inerente al settore alimentare. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti della Facoltà. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente della Facoltà che possa svolgere il ruolo di guida per la preparazione dell'elaborato e di relatore durante la discussione della prova finale. Il relatore, inoltre, è responsabile di verificare l'impegno operativo del laureando durante la preparazione e di valutare la completezza dell'elaborato e/o della relazione prima della discussione. La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato davanti ad una apposita commissione. La valutazione seguirà i criteri stabiliti nel Regolamento didattico del CdL e della Facoltà. La valutazione è espressa in centodecimi con eventuale lode.
Modalità di svolgimento della prova finale
Gli studenti presentano alla Commissione di laurea un elaborato di tesi sperimentale o compilativa.
L'elaborato della prova finale viene presentato in forma multimediale durante la seduta di laurea, discusso con la Commissione e quindi sottoposto a valutazione in base ai criteri riportati nel Regolamento Didattico del CdS.
Condividi su